Capitolo 8

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Sento il mio telefono squillare ed una voce che mi dice "spegni quel cazzo di telefono".

Aspetta un secondo, io conosco quella voce, ma che cazzo ci fa Harry nella mia stanza. Prima rispondo e poi lo prendo a parole.

"Pronto?" O mio dio che mal di testa.

"ALEX , CAZZO, per fortuna stai bene, mi hai fatto venire un colpo".

"Emily , sisi sto bene".

"Ieri non ti ho vista più e mi sono preoccupata , poi sono tornata in camera e tu non c'eri, poi è venuto questo diluvio ed ero in panico..." la interruppi "aspetta un secondo Emily , ti richiamo tra poco" chiusi il telefono e con molta calma diedi un pugno a Harry.

"AI ma che cazzo fai?".

"Dove sono? O meglio perché sono con te in un letto?".

"Tranquilla , sei nella mia stanza".

"È proprio per questo che non sono tranquilla" dissi.

"Cos'è , per caso ti rendo nervosa?" Disse con un ghigno malizioso.

"Cosa? NO, non deviare il discorso, spiega, o giuro che ti prendo a pugni".

" okok però calmati, ieri eri ubriaca e Emily se n'era andata quindi ti ho portato nella mia camera".

"Tutto qui? Quindi non abbiamo fatto...."

"No tranquilla, se mai facessi sesso con me te ne ricorderesti, fidati".

"Ne dubito".

"Allora lo fai apposta a provocarmi" ed in meno di un secondo me lo ritrovai su di me che mi teneva le braccia bloccate sopra la testa.

"Non fare il coglione, ora me ne vado".

Senza mollare la presa disse "piccola non vai da nessuna parte".

"Come scusa?" Lo guardai con uno sguardo omicida.

"Dico sul serio , non te ne puoi andare, fuori sta diluviando, c'è tipo una tempesta, la radio del college ha detto di non uscire per nessun motivo".

"Ma come cazzo è possibile, ieri c'era un sole che spaccava le pietre".

"Piccola forse hai dimenticato che sei a Londra, qui il tempo fa come cazzo gli pare".

Ero ancora sotto di lui, ma stranamente ero a mio perfetto agio, non lo so perché, ma mi sentivo al sicuro. Forse sto impazzendo. Ad un certo punto sentii la sua mano, o meglio le sue dita sul mio collo, penso abbia visto il mio tatuaggio, quello è uno dei miei preferiti.

"Non avevo mai visto che avevi così tanti tatuaggi, quanti ne hai?"

"Circa 15, ma sono tutti piccolini".

"Mi piacciono, vuoi vedere i miei?".

Feci cenno di si con la testa ed in poco tempo si alzò da me e si levò la maglietta mostrando i tatuaggi sul petto e l'addome, quelli nelle braccia li avevo già visto. Senza rendermene conto la mia mano gli stava tracciando ogni singolo tatuaggio, e la mia testa pensava solo ad un cosa, le sue labbra su di me.

Alzai lo sguardo e vidi che mi guardava proprio come ieri sera, aveva fame, fame di me.

Non so come ci eravamo avvicinati, ad un certo punto mi prese dai fianchi e mi fece mettere a cavalcioni sopra di lui che era seduto nel letto.

L'aria era piena di elettricità si sentiva.

Poggió la sua fronte contro la mia e disse "Alex mi stai facendo impazzire".

La mia testa mi diceva di baciarlo ma sapevo che se lo avessi fatto sarei stata un'altra sua preda.

Non sono una che crede nell'amore ed è proprio per questo che non so perché mi lasciai andare.

Le sue labbra erano morbide,all'inizio fu un semplice bacio ma dopo esserci guardati negli occhi fu come un'esplosione di passione. La sua lingua si muoveva in una danza sfrenata con la mia e le sue mani mi accarezzavano la schiena mentre le mie erano nei suoi ricci.Nella testa pensavo, il ragazzo ci sa fare.

Quando pensavo che non ci saremmo più staccati, ci staccammo per prendere fiato.

Eravamo entrambi con il fiatone.

HARRY POV.

Si la ragazza ci sa decisamente fare.

Eravamo entrambi imbarazzati, non sapevamo che fare o dire.

Ad un certo punto lei si alzò e disse " lo sai che abbiamo sbagliato vero?".

"Be, sei tu che mi hai baciato".

"Come scusa? E anche se non mi sembrava ti fosse dispiaciuto" rispose imbrociata.

"Be non mi risulta di aver mai detto il contrario" dissi con il mio solito ghigno.

"Sei un coglione, ti odio , dov'è il bagno? Vado a farmi una doccia".

"È quella porta, vuoi compagnia?"

La risposta alla mia domanda fu lo sbattere della porta.

"Immagino sia un no" dissi ridendo.

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