Ed eccomi in una classica scena di un film, me che guardo fuori dal finestrino con una canzone depressa la mia vita che a poco a poco si allontana.
Be se non ve l'avessi già detto mi sto per trasferire a Londra in un college del quale non so nemmeno il nome per farvi capire quanto me ne importi.
Certo, tutti penserete che è fantastico o che vorreste essere al mio posto ma io tutta questa voglio di andarci proprio non la ho.
Anche perché diciamocelo, io a scuola non sono mai stata un genio. Possiamo dire che la maggior parte delle ore scolastiche le passavo in presidenza o in punizione dopo scuola.
Lo so, vi starete chiedendo allora perché ci vado e la risposta è perché i miei mi hanno obbligata, letteralmente.
Dopo circa 25 minuti arriviamo all'aeroporto, prendiamo le valigie e ci dirigiamo alla postazione per fare il check in.
"Eccoci qui, il grande momento è arrivato" dice Alice con le lacrime agli occhi.
"O mio dio Alice!!! Mi avevi promesso che non avresti pianto"dico sbuffando.
Non fraintendetemi non ho un cuore di pietra, ma una cosa che non sopporto proprio sono i pianti. Odio piangere infatti penso di non averlo mai fatto, escludendo quelle poche volte da piccola.
"Lo so, lo so,ma la mia piccola ribelle se ne va, ora a chi rimprovereró perché fuma in casa o perché torna ubriaca" dice asciugandosi le lacrime con un sorriso.
"Mi mancherai anche tu zia, ora però devo andare".
"Hai ragione".
Dopo altri cinque minuti tra abbracci e smancerie varie mi imbarco sull'aereo per Londra.
Il viaggio è abbastanza tranquillo, certo escludendo il ciccione al mio fianco che russa e puzza come un maiale.
Vi confesso che in realtà sono un pochino emozionata perché sto per cominciare una nuova vita senza qualcuno che mi dica sempre cosa devo o non devo fare.
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Dopo circa due ore di volo atterro all'aeroporto di Londra.
Qua sembrano tutti andare di corsa.
Prima di ritirare la valigie faccio un salto in bagno per vedere se la mia faccia è ancora presentabile o se sembro un morto che cammina. Già la festa di ieri non è stata proprio una grande idea, ma tutto sommato non sono messa tanto male.
Dopo aver ritirato i bagagli prendo un cappuccino veloce in un bar ed esco dalla struttura alla ricerca di un taxi, cosa che trovo subito perché già dopo cinque minuti sono per le strade di Londra.
Londra è davvero un posto magico come tutti dicono, mi sento quasi in Harry Potter.
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Il college dista circa quindici minuti dalla città.
La struttura è antica ed è immersa nel verde.
Già, mi sento proprio in Harry Potter.
Il taxi si ferma , e dopo aver pagato e preso le valigie attraverso il cancello principale del college e dico
"Benvenuta nuova vita di Alex".
FINE DEL SECONDO CAPITOLO, SPERO VI SIA PIACIUTO :)