Tra qualche settimana saremo partiti per Las Vegas.
La mia immaginazione mi trasportava in un altro mondo in quei giorni.
Pensavo molto al bacio di Lucas, anche se era solo stato un banale bacio sulla guancia.
Non mi sentivo più come prima di arrivare qua.
Mi sentivo più vicina al mondo di quanto non lo fossi mai stata. Era strano e stupefacente come una sola persona potesse cambiarmi.
Probabilmente ero troppo impegnata a nascondermi, mi imponevo di adottare alcuni comportamenti che mi avevano fatto diventare stronza e acida. Ma per cambiare ci sarebbe voluto tempo.
Non volevo propriamente cambiare, ma apportare alcune modifiche al mio caratteraccio.
Soprattutto verso le persone di cui mi fidavo, come gli amici che mi ero fatta e la mia famiglia.
Era Sabato sera, e io e gli altri saremo andati in un locale in centro a Los Angeles, abbastanza frequentato.
Beth e Rose erano nella mia stanza, davanti allo specchio, intente a truccarsi gli occhi.
Sia Rose che Lucas erano venuti a casa nostra per prepararsi ognuno coi propri amici.
Io invece ero coricata sul mio letto a disegnare e non avevo ancora alzato un dito per prepararmi o almeno sistemarmi.
Beth si voltò verso di me, distraendosi dal suo lavoro.
«Quando hai intenzione di cominciare a prepararti?» mi chiese ritornando al suo lavoro.
Come non detto, anche Rose si girò verso di me e mi ammonì con lo sguardo.
Mi ricordava molto mia madre in quei momenti.
«Ancora cinque minuti» dissi distrattamente mentre ricalcavo una linea che avevo tracciato in precedenza. Rose fece spallucce: «É probabile che tra cinque minuti suonerà il campanello, e vorrà dire che gli altri andranno via senza di noi»
Aggrottai la fronte. Impossibile era da cinque minuti che disegnavo.
Gettai lo sguardo all'orologio e...
Sfrecciai giù dal letto, e corsi in giro per la camera talmente veloce che anche Usain Bolt si sarebbe meravigliato.
Era da un'ora che stavo scarabocchiando e non me ne ero neanche accorta e ora avevo solo trenta minuti per prepararmi.
Beth scoppiò a ridere, macchiandosi la guancia di rossetto rosa.
«Non ridere!» la ammonii, ficcandomi dentro la doccia. Mi lavai alla velocità della luce e uscii avvolta nell'asciugamano blu.
Infilai l'intimo e mi truccai velocemente, mettendo fondotinta e blush, poi ombretto color oro, consigliato da Beth, e eyeliner nero.
Mi affrettai nel mettere il mascara ma il risultato fu comunque ottimo.
Feci per mettere il rossetto quando sentii il campanello suonare. Sentii qualcuno scendere le scale, per andare ad aprire, così pensai fossero Ben o Nash e non mi preoccupai.
Stesi il rossetto chiaro sulle labbra e indossai un paio di orecchini.
Rose era pronta e stava infilando le sue cose in una borsetta.
Aveva un vestitino blu scuro molto bello che risaltava le sue gambe magre e Beth indossava un paio di pantaloncini corti neri a vita alta e sopra una maglietta corta rossa.
Feci per prendere i miei pantaloni effetto pelle a vita alta dall'armadio, quando qualcuno bussò alla porta e non aspettando risposta l'aprì.
Merda, merda, merda.
In quel nanosecondo sperai fosse uno dei miei fratelli, la figura sarebbe stata meno di merda.
Ma ovviamente non fu così, perché riuscii a distinguere la chioma ribelle di Lucas.
Era stupendo come sempre, ma non avevo tempo di pensare a questo visto che ero ancora in intimo, mezza nuda, e lui era lì.
«Ragazze Tay e Chris sono arrivati, siete...» non fece in tempo a finir la frase e si bloccò quando mi vide. Rimasi immobile, sorpresa quanto lui.
Il suo sguardo percorse tutto il mio corpo e potevo giurare di aver visto un lampo di desiderio nei suoi occhi. Deglutì un paio di volte.
Rimase immobile indeciso su cosa fare per qualche secondo, che a me sembrò un'eternità.
«S-scusate» disse sbrigandosi a uscire.
Rose si sbrigò a chiudere la porta. Rimase a bocca aperta, come Beth.
E come me.
«Cazzo» sussurrò Beth, rompendo il silenzio.
Scoppiarono a ridere e io mi svegliai da quella specie di paralisi e mi sbrigai a prendere dall'armadio il paio di pantaloni che stavo per prendere poco prima e lo indossai, infilandomi anche un top.
Mi infilai il giubbotto di pelle borchiato che avevo e velocemente gettai alla rinfusa le mie cose nella borsetta mentre le mie amiche blateravano cose come: «Ti stava mangiando con gli occhi, Tiff», oppure: «Hai visto il suo amichetto come è diventato duro?»
A quell'ultima frase per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.
Le fulminai con lo sguardo e mi spruzzai il profumo.
«Forza, andiamo porcelline» dissi uscendo dalla stanza e scendendo velocemente le scale. Quando arrivai in salotto e alzai lo sguardo notai due facce nuove. Una non tanto nuova e da riempire di schiaffi.
Infatti Abby mi stava già uccidendo con lo sguardo.
Perché c'era anche lei?
Purtroppo non era un incubo da cui potevo svegliarmi.
L'altra persona mai vista prima era un ragazzo dall'aria simpatica.
Era un bel tipo, alto e con un fisico asciutto e muscoloso il giusto.
I capelli neri erano abbastanza ordinati e i suoi occhi azzurri erano sorridenti, mentre rideva alle battute degli altri.
Mi avvicinai seguita da Rose e Beth, lanciando un'occhiataccia a Lucas, che invece cercava di evitare il mio sguardo.
Forse aveva capito che non doveva invitare quella gatta morta.
Abby sbuffò quando salutai tutti.
Il ragazzo nuovo si presentò.
«Piacere, sono Logan»
Strinse la mano sia a me che alle mie amiche e noi ci presentammo a nostra volta.
Spostai lo sguardo su Abby.
A proposito dei cambiamenti che avevo in programma di fare...lei mi avrebbe sempre dato sui nervi.
Mi ricordavo ancora di quella sera in cui mi aveva trattato di merda.
«E tu che ci fai qui?» le chiesi acida, guardandola negli occhi.
Lei sorrise amaramente guardandomi da capo a piedi «Pensavo non ti ricordassi di me...sai la scorsa volta eri piuttosto fatta» gracchiò con la sua stupida voce.
Gli altri si girarono appena sentirono quelle ultime parole.
Rimasi a bocca aperta.
Nash e Ben non avrebbero dovuto saperlo.
Lucas sembrò prendersela appena Abby mi ricordò che ero fatta, infatti la sua mascella si era irrigidì e il suo sguardo si fece duro.
Tornai a fissare quella faccia da schiaffi che mi stava davanti.
«Già è difficile non ricordare la tua faccia da culo e il tuo carattere di merda.»
Avrei voluto aggiungere altro ma Lucas tirò per un braccio Abby verso la porta, ma lei si fermò e mi rispose.
«La prossima volta magari non farti beccare come una deficiente, però»
Alzai un sopracciglio, delusa da quella risposta così banale.
Avrei fatto tacere quella stronza.
«Che ci fai ancora dentro?» le chiesi, visto che era ancora nel salotto di casa mia. «I cani stanno fuori»
Touché.
Abby fece una smorfia orrenda, come se mi volesse strappare i capelli, mentre Lucas trattenendo una risata la portò fuori di peso.
Sentii qualche risata dietro di me.
Mi voltai sospirando e indicando alle mie spalle.
«Chi l'ha invitata?»
Osservai tutti e alla fine Ben parlò, rompendo il silenzio.
«Lucas»
Come?! Era malato o cosa?
Okay che era la sua amica di letto, però almeno stasera poteva lasciarla dov'era.
Sbuffai seccata.
«Non sapevo aveste dei precedenti» disse Nash, aprendo la porta per uscire.
«Lasciamo stare» dissi ringraziando il cielo per il fatto che nè Nash nè Ben mi avevano chiesto niente della canna.
Lo seguimmo e appena misi piede sul portico vidi vicino al mio garage una moto. Era quella che avevo visto nel garage di Lucas e Rose quando ci avevano mostrato la macchina.
Era molto bella, anche se non riuscii a capire che modello fosse.
Mi intendevo di macchine ma non di moto.
Abby era poco più in là mentre Lucas la rimproverava. Poco dopo si infilò il casco e salì sulla moto, seguita da Lucas.
Ci passarono davanti e Lucas, si tirò giù il vetrino paraocchi del casco.
«Ci vediamo là»
Detto questo accelerò.
Salii nella macchina di Chris senza proferire parola e senza pensare che Lucas se ne era appena andato via con quella stronza.
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Fall (sospesa)
RomanceDopo quella sera, quella fottuta sera in cui mio padre ci abbandonò, tutte le mie certezze sparirono, sostituite da un vuoto. Una voragine. Tutti quegli anni passati a ereggere barriere invisibili intorno a me, tutti quegli anni passati a fidarmi d...