Stavo superando alla grande il limite di velocità, ma avevo voglia di provare qualcosa che mi distraesse dalle emozioni che mi tormentavano.
L'adrenalina era la cosa migliore.
Volevo solo rimanere sola, dove nessuno potesse sentirmi o trovarmi.
Raggiunsi una stradina sterrata fuori dalla città, raggiungendo i pressi di un bosco. Solo i fanali della macchina illuminavano il paesaggio attorno a me, il resto era immerso nell'oscurità.
Mi fermai quando vidi il posto perfetto per rimanere sola.
Davanti a me si estendeva un grande campo, dove l'erba alta si muoveva a causa dell'aria fresca. Sapeva di campagna, fieno, grano e solitudine.
Scesi dalla macchina, spegnendola e chiudendo piano la portiera.
Regnava il silenzio, interrotto ogni tanto dal verso delle cicale e dei grilli che levavano il loro canto.
Mi distesi sul prato osservando le stelle.
Lì dove non c'erano luci che illuminavano la strada le stelle erano bellissime. Sfavillavano ancora di più, e si vedevano anche quelle più lontane.
Sospirai lasciando uscire finalmente le lacrime trattenute.
Arrivarono prepotenti e colarono giù dal mio viso.
I miei singhiozzi riempirono l'aria.
Lui non voleva cambiare, era egoista.
Lui non voleva me.
Potevo giurare di aver sentito il mio cuore spezzarsi, nel momento in cui Lucas aveva detto quelle cose.
Era una sensazione strana, effettivamente.
Ti si mozza il fiato per qualche secondo, poi senti una sorta di vuoto, di voragine, perforarti lo stomaco.
E accade: riprendi a respirare ma non sei più vivo.
È così strano...L'amore ti salva da tutto e poi ti uccide senza pudore.
E io lo amavo, dio se lo amavo.
Nonostante tutto il dolore che mi aveva dato, nonostante il cuore che mi aveva spezzato.
Io avrei continuato ad amarlo.
Da lontano, come avevo sempre fatto, anche se non me ne ero mai resa conto.LUCAS
Non sapevo cosa avevo combinato. Avevo la testa talmente incasinata che non capivo più niente.
Raggiunsi il più lontano spiazzo che conoscessi, sulla scogliera.
Le luci in lontananza si riflettevano nei miei occhi, che diventavano lucidi con il passare dei secondi.
Era il mio posto segreto, dove mi rifugiavo ogni volta che avevo un problema. Era importante per me, non ci avevo mai portato nessuno.
Un nodo mi attanagliò la gola.
L'avevo delusa senza dubbio, l'avevo fatta scappare, l'avevo fatta piangere.
Provavo per lei delle emozioni talmente forti...
Mi ricordavano ciò che avevo provato per Jenny.
Avevo fatto un errore con lei, perché mi aveva solo fatto male.
Ricordo ancora come lei aveva tradito la mia fiducia.
Come quando avevo progettato di farle una sorpresa. Ero partito per qualche settimana, per andare a trovare mio padre e per conoscere i miei nonni paterni.
Sapeva della mia situazione famigliare e mi aveva sempre sostenuto.
Mi aveva aiutato a smettere di farmi tutte le sere, di assumere stupefacenti e tutto il resto.
La sera in cui tornai era il suo compleanno. Volevo farle una sorpresa, così non le avevo detto del mio ritorno.
Avevo preparato la tavola, con candele e fiori rosa, come piaceva a lei.
Sua madre mi aveva aiutato a nasconderle tutto, così era stato facile. Quando avevo sentito il rumore della serratura avevo spento tutte le luci.
Avevo aspettato qualche secondo, sentendo i passi poi però quando avevo acceso la luce il mondo mi era crollato addosso.
Si stava trascinando dietro un ragazzo più grande, con l'intento di portarselo a letto. Continuarono a baciarsi finché non mi videro.
Fu la prima persona che mi spezzò il cuore, la persona che mi fece più male, e da quel momento in poi non la volli più vedere più.
Non le risposi mai più al telefono.
Non volevo spiegazioni. Mi aveva tradito.
E io non lo meritavo.
Ero diventato un bastardo da quel momento in poi, la persona che tutti conoscevano, e ora avevo ferito la sola ed unica persona che sapeva farmi provare di nuovo quelle emozioni dopo tanto, troppo tempo.
Lei era così unica.
Non era paragonabile a nessuna, perché sapevo che non era come le altre. Lei non mi avrebbe mai fatto del male, eravamo troppo simili eppure così diversi.
Entrambi eravamo cambiati dopo aver ricevuto delusioni, entrambi eravamo duri con il mondo, entrambi odiavamo la nostra vita.
Eravamo più simili di quanto pensassimo.
Passai una mano sul mio braccio per riscaldarmi dall'aria fresca della sera.
Il mio sguardo cadde sull'inchiostro all'interno della mia pelle.
I miei tatuaggi esprimevano la mia vita, tutto il casino che c'era dietro e tutta la merda che c'era dentro.
I piccoli momenti belli, i più importanti.
Ho il suo nome tatuato sul cuore.
Spiegatemi come cazzo lo cancello...
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Fall (sospesa)
RomanceDopo quella sera, quella fottuta sera in cui mio padre ci abbandonò, tutte le mie certezze sparirono, sostituite da un vuoto. Una voragine. Tutti quegli anni passati a ereggere barriere invisibili intorno a me, tutti quegli anni passati a fidarmi d...