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«Cosa non capisci della frase: stammi lontano?» sbraitai contro il ragazzo, che barcollando si stava avvicinando.
Si sedette sulla panchina sospirando e mugolando qualcosa senza senso.
«Sai Ti» borbottò alzando una mano per sfiorarmi la guancia, ma mi scansai, così strinse gli occhi a due fessure e la allontanò.
«Sei così sexy stasera...non te l'ho mai detto ma ho sempre voluto scopare con te»
Mi voltai di scatto guardandolo stupita.
«Ma che cazzo ti sei scolato stasera?»
Cercai di sminuire la situazione, ma una punta di paura si stava annidando dentro di me e stava crescendo man mano che lui mi scrutava con il suo sguardo, che era più cupo del solito.
Appoggiò la mano sulla mia coscia e lentamente la fece scorrere prima su, poi giù.
Ora vi chiederete perché non tolsi subito la sua mano o non scattai in piedi, o perché non lo presi a botte.
Il fatto è che mi paralizzai. Ero totalmente immobile.
Non mi ero mai trovata in queste situazioni, non sapevo come reagire. Avevo paura. Io, proprio io che non mi sarei fatta intimorire nemmeno da un gigante.
«Peccato che tu sia una santarellina. Perché sappiamo entrambi che la tua spavalderia è tutta finzione, non è vero?» continuò Logan, ignaro del panico che si stava impossessando di me.
Il suo tono calmo e piatto era inquietante.
Presi un respiro e finalmente riuscii a convincere il mio cervello a far muovere una gamba e poi l'altra, e finalmente reagii.
Gli schiaffeggiai la mano che ormai era arrivata all'altezza dell'inguine e mi alzai.
«Andiamo amore!» urlò Logan.
Era talmente ubriaco che non riusciva neanche a controllare il tono di voce.
Sentii i suoi passi dietro di me, poi la sua mano sudata afferrarmi il polso.
«Non chiamarmi amore» gli urlai di rimando trovandomi a un palmo di distanza dal suo viso.
Mi trattenni dal tirargli uno schiaffo.
Ero ancora convinta che il vero Logan fosse il ragazzo troppo gentile e smielato, ma nel profondo sapevo che non era così.
Arretrai di qualche passo, mentre il mio cuore rimbombava nel petto e il mio respiro pesante e affannato si alternava allo scalpiccio dei nostri passi.
Avvertii Logan alle mie spalle, e non feci in tempo ad aprire la porta finestra che portava in salotto perché venni sbattuta contro il muro.
Sentii il peso di Logan addosso, premere contro il mio petto e i miei seni, mentre con una mano mi teneva la vita.
Provai a scostarlo da me e spinsi le mani sul suo petto, ma non riuscii a farlo muovere di un passo.
Il nodo alla gola ricomparve in un battibaleno.
«Lasciami» piagnucolai, avvertendo la paura riemergere e prendere possesso di me.
Lui mi bloccò le mani e mi si avvicinò.
Mi lasciò un bacio umido sulla bocca e scalciai provando a liberarmi, ma la sua presa era più salda di quanto pensassi.
Un singhiozzo uscì dalla mia bocca, mentre provavo a dimenarmi.
La mia vista si appannò per via delle lacrime, che sentii scendere brucianti sulla guancia.
Ad un tratto la presa sui miei polsi scomparve insieme al peso opprimente del suo corpo sul mio.
Presi un respiro profondo mentre venivo scossa da piccoli spasmi e intravidi qualcuno spingere via Logan.
Le mie gambe cedettero e non reggendo il loro peso mi accasciai a terra.
Un altro ragazzo biondo si era avvicinato e mi stava accanto.
Era Cody?
Spostai di nuovo lo sguardo davanti a me, per poi vedere Logan coricato a terra mentre qualcuno sopra di lui
lo prendeva a pugni.
Distinsi i capelli scuri di Lucas e le sue spalle larghe fasciate dal giubbotto di pelle.
La vista si appannò di nuovo, mentre il respiro si faceva sempre più corto e la testa girava.
Il mondo si fece a macchie, un miscuglio di punti scuri e colori, poi non vidi più niente.

***

Un peso gravava sul mio cuore.
Lo sentivo lì, all'altezza del petto, opprimere la mia cassa toracica.
Ma non era un dolore fisico.
Avvertii una sensazione di nausea, e dei brividi freddi mi percorsero il corpo.
Aprii gli occhi.
Non sentii nulla, solo il silenzio. Voltai lentamente la testa di lato, mentre sentivo un leggero calore.
Ero in camera mia, distesa sotto le coperte.
La luce era accesa e qualcuno picchiettava sulla mia guancia.
Scossi la testa come per dare segni di vita e allontanai le mani della persona che mi schiaffeggiava.
Beth era in piedi davanti a me, e appena si accorse che ero sveglia si gettò su di me abbracciandomi.
Tossicchiai e lei si allontanò mortificata.
«Oh mio dio Ti, mi sono preoccupata tanto. Sei pallidissima e...» singhiozzò con le lacrime agli occhi.
«Ehi sto benone» la interruppi per rassicurarla e la strinsi a me.
Mi appoggiai con la schiena alla testiera del letto, e guardandomi attorno non vidi nessuno nella mia camera oltre che Beth.
«Gi altri sono fuori» spiegò intuendo la mia domanda. Puntò un pollice verso la porta «Gli ho detto di lasciarti spazio»
Sorrisi timidamente, perché Beth aveva capito benissimo che non mi sarebbe piaciuto avere troppe persone attorno a me al mio risveglio...Un attimo.
Ero svenuta?
«Che è successo?» chiesi d'un colpo, quando sentii una fitta alla testa.
Beth sospirò e tirò su con il naso.
«Dopo che Logan ti ha messo le mani addosso sei svenuta. Almeno così vi hanno raccontato Cody e Lucas.»
Al sentire quei due nomi il mio cuore fece una capriola, ma non capii il perché. Forse perché mi avevano salvato, l'avevano fatta pagare a Logan e mi avevano portato fino in camera.
Ero debitrice a entrambi.
Feci per chiedere come fosse finita tutta questa storia e dove fosse finito Logan, quando qualcuno bussò alla porta e questa poco dopo si aprì, rivelando un ciuffo di capelli scuri.
Lo sguardo glaciale di Lucas percorse tutta la stanza e poi cadde su di me.
Emise un sospiro di sollievo e i lineamenti del suo volto si rilassarono visibilmente.
I nostri sguardi si incrociarono e non potei fare a meno di sorridere leggermente.
Beth si schiarì la voce attirando la nostra attenzione.
«Vi lascio soli» borbottò imbarazzata per poi sgattaiolare verso la porta e chiuderla alle sue spalle.
Lucas mosse qualche passo incerto verso il letto, e si sedette sulla poltroncina posta accanto ad esso.
Seguì un attimo di silenzio in cui io mi rigirai nel letto tirando più su le coperte.
«Te lo dicevo che Logan era pericoloso» mi rimproverò, rompendo il silenzio.
Una persona normale, in queste condizioni mi avrebbe chiesto innanzi tutto come stavo, e poi mi avrebbe fatto la ramanzina.
Ma non Lucas, perché lui non era una persona normale.
Alzai gli occhi al cielo.
«Non pretendo che tu ti preoccupi di me, ma si grazie per l'interessamento, sto bene» ironizzai stizzita.
Sospirò facendo scorrere una mano tra i suoi capelli.
«Non sai quanto mi sono preoccupato, non ne hai idea»
Ridacchiai certa che non stesse dicendo la verità, ma non mi soffermai su questo, perché la paura provata poco prima tornò a farmi visita.
«Che cosa è successo? Come mi avete trovata?» chiesi, non sicura di voler scoprire davvero la risposta.
Lucas si rigirò i pollici sporgendosi in avanti e appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
«Ero fuori a fumare e quel ragazzo, Cody, era appena uscito e aveva provato ad attaccare bottone...poi abbiamo sentito qualcuno urlare ed eri tu»
Alzò lo sguardo per vedere una mia reazione, ma rimasi immobile a guardarlo. Era così bello anche se furioso e preoccupato.
«Siamo arrivati e appena ho visto Logan addosso a te l'ho allontanato e...» seguii il suo sguardo che cadde sulle sue mani.
Le nocche erano rosse e notai poco dopo che anche sul mento aveva un piccolo livido violaceo. «Beh è evidente. Ti abbiamo portata dentro e ti abbiamo fatta coricare e Ben ha chiamato gli amici di Logan per portarlo a casa. Gli parleremo appena sarà più lucido...»
Mi misi seduta, appoggiandomi poi nuovamente alla testiera. Indossavo ancora i vestiti della festa.
«Vi devo un favore...mi avete salvato la vita. Probabilmente sarebbe finita molto male se non foste arrivati voi»
Cercai di nascondere il fatto che stavo ringraziando Lucas, proprio Lucas.
Lui ridacchiò scompigliandosi i capelli.
«È un "grazie" quello?» borbottò cercando di strapparmi un sorriso.
Gli tirai un cuscino addosso, ma lui lo prese al volo.
«No, non lo è» risposi ridendo.
Dopo poco entrambi tornammo seri.
«Sei forte Tiffany. Qualunque cosa fosse accaduta tu ti saresti rialzata come hai sempre fatto» mormorò guardandomi negli occhi.
La sua espressione tradiva la serietà del suo tono. Stavolta era dolce e comprensiva, e non c'era nulla di ostile in essa.
Scossi la testa lentamente.
«No, no» sussurrai spostando lo sguardo fuori dalla finestra.«La verità è che non sono forte, Lucas.
Le mie paure mi tremano contro. Ho sempre creduto di non aver paura di niente, ma non è così.
Ho paura della paura. Ho paura di questa orribile sensazione di incomprensibile terrore. Sono sempre vissuta nella paura, e chi vive di paura vive a metà»
«E sai cosa penso io?»
Mi voltai verso di lui, incontrando quegli occhi color ghiaccio per cui continuavo ogni giorno a perdere la testa.
«Penso che non esistono persone senza paura, solo attimi senza paura.»

•••
Weee,
Scusate la prolungata assenza, ma ho avuto molti, moltissimi, anzi troppi impegni!!
Anyway, fatemi sapere se vi è piaciuto e cosa ne pensate visto che questo è un capitolo un po' più cupo e triste 😭
Un bacio 🌬

Theheadfullofmind

Fall (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora