Da quando avevo conosciuto Lucas tutto era cambiato.
Un po' in peggio, un po' in meglio.
Quella notte il mondo per me aveva smesso di girare, il tempo aveva arrestato il suo corso.
Ora stare con lui, non solo sembrava strano, ma anche incredibile, impossibile.
Per così tanto tempo eravamo stati impegnati a farci la guerra che non ci eravamo accorti che, in realtà, la nostra era solo una tattica di difesa contro l'amore, che terrorizzava entrambi.
Ma malgrado tutto eravamo riusciti a liberarci delle nostre paure, passo dopo passo, accorgendoci sempre di più che entrambi ci eravamo innamorati.
L'uno era caduto per l'altra.
Grazie a questo continuo scontro avevamo imparato a conoscerci in ogni minimo dettaglio, destreggiandoci tra pregi e difetti.
Eravamo arrivati ad amarci completamente, ad amare tutto l'uno dell'altra, e non solo il lato migliore.
Era un pezzo di me. Lo era sempre stato, dovevo solo capirlo.
Quella notte sembrò non finire mai.
Mi aveva sollevato mantenendo le mani sotto alle mie cosce, e mi aveva portata fino alla macchina per poi distendermi sui sedili posteriori e stendersi accanto a me.
Guardammo le stelle, disegnando nuove costellazioni con la nostra fantasia sfrenata.
«Sei bellissima, lo sai?» sussurrò, mentre ridevo. Tirai più su la coperta che lui aveva tirato fuori dal bagagliaio per tenerci al caldo, sorridendo.
«Sembra impossibile tutto questo» gli dico, senza smettere di guardarlo. Allungo una mano per accarezzargli i capelli.
«Perché?» chiede mentre si avvicina di più a me, posando un bacio sul mio naso.
«Quando sono arrivata qui odiavo tutti. Odiavo la mia nuova vita, perché mi era stata sottratta quella vecchia...» spiegai, stringendomi nella coperta e tra le sue braccia.
Lui non smise di guardarmi.
«Poi ho capito che nemmeno quella era vita. Continuavo a respingere tutti tranne Beth, che era la mia unica ancora di salvezza...ho sempre avuto dei problemi con le persone, credo.»
Ridacchiai pensando al passato.
«Poi voi mi avete insegnato come si fa. Tu mi hai insegnato come si fa.»
«A fare cosa?» chiese, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
«A vivere senza smettere di essere me stessa» risposi, sorridendo.
Non ero mai stata più felice di così.
Il viso di Lucas si illuminò.
Mi avvicinai cautamente alle sue labbra, baciandole lentamente, torturandole, sentendo la sua mano scendere sul mio fianco.
Non gli avevo mai visto quello sguardo.
Era dolce, pieno di parole mai dette.
Era uno sguardo innamorato.
La sua lingua picchiettò sulle mie labbra, così le schiusi, facendo intrecciare la sua lingua calda con la mia. I nostri respiri si fecero sempre più corti, e il loro rumore ruppe il silenzio della notte.
Mi spostai sopra di lui, e lo baciai con più foga circondando la sua vita con le mie gambe scoperte dalla gonna di jeans.
Lo volevo. Io volevo Lucas.
Lo volevo mio, volevo che tutti sapessero che era mio. Ma soprattutto che io ero sua.
Lo attirai a me facendo scontrare la sua eccitazione contro il mio bacino. Ansimai in cerca di altro contatto, e ridacchiai mentre respiravo il suo profumo.
Sapere che era eccitato per me era bello.
«Ti voglio mia» mi sussurrò prima di morsicarmi delicatamente il collo e posarci piccoli baci.
«Fammi tua» risposi gemendo ancora. Incontrai i suoi occhi luccicanti e ardenti di desiderio.
Mi accarezzò la guancia baciandomi ancora.
Gli tolsi la felpa e la maglia e lui fece lo stesso con la mia camicetta, sbottonandola e sfilandomela. Sfiorò i miei seni coperti dal reggiseno di pizzo.
Mi abbassai la zip delle gonna per sfilarla e lui si sfilò i jeans.
Accarezzai il suo petto ammirandolo in tutta la sua bellezza. Si poteva essere più perfetti?
Feci scorrere la mano giù, sui pettorali, sulla tartaruga, fino ad arrivare al bordo dei boxer e poi spostai la mano più giù, sulla sua erezione che pulsava.
Gliela strinsi leggermente ottenendo un gemito soffocato da parte sua.
«Non credevo di poteri mai fare» risi contro la sua bocca.
«Mi farai impazzire» sussurrò, senza smettere di sorridere.
Mi tolse il reggiseno e mi guardò per qualche istante, e appena notò il piercing al capezzolo rise. La sua risata profonda provocò in me dei brividi.
«Sei bellissima» sussurrò prima di baciarmi il seno e succhiare il capezzolo.
Mi sentivo eccitata, e non vedevo l'ora che continuasse. Sentii uno strano calore all'altezza del mio ventre.
Cazzo se lo volevo. Ribaltò la situazione, dandosi la spinta e mi trovai sotto di lui con il suo pene che premeva sulle mie mutande.
Gemetti, trattenendomi.
Mi chinai a baciarlo mentre lui faceva scorrere le mani sotto il pizzo delle mutande, mentre premeva la sua erezione contro di me.
Mi strusciai a lui per avere ancora più contatto e lui ansimò di piacere, spingendo le anche verso le mie.
«Sei sicura?» sussurrò interrompendo il bacio. «Vuoi essere veramente mia, Tiffany?»
Nel suo sguardo lessi speranza, speranza che non mi tirassi indietro.
«Sì» risposi convinta. Era ciò che volevo, ne ero certa. Era ciò che mi serviva ora, cioè che avevo sempre sognato. E volevo che succedesse con lui.
«Nel cruscotto» sussurrò indicandolo. Mi sporsi verso la parte anteriore della macchina, e aprii lo sportellino trovando due preservativi. Ne presi uno e glielo passai.
Gli tolsi i boxer liberando la sua erezione.
Era troppo tardi per dirgli che ero vergine?
Oh, che figura di merda avrei fatto.
«Lucas» lo chiamai. Smise di armeggiare con la bustina e mi guardò.
«Io non ho mai...» mi interruppi cercando di trovare le parole.
«Lo so» disse sorridendo. Mi baciò.
«E ritengo sia importante. Devi essere sicura.»
Fissai per una attimo le stelle.
Non mi ero solo spogliata dei vestiti con lui.
Mi ero spogliata delle mie paure.
Annuii.
«Sono sicura perché ti amo» affermai guardandolo negli occhi.
Sorrise abbassandomi lentamente le mutande, e subito sentii le sue dita dentro di me.
Mi mancava essere toccata così.
Mi ero già fatta fare questo tipo di cose, ma fatte da lui...era così bello, così diverso.
«Oh» ansimai. L'eccitazione si stava diffondendo in tutto il corpo.
Il calore si diffuse dal punto toccato da lui in tutto il mio corpo, scaldandomi le guance.
Presi la sua erezione in mano, muovendola. «Cazzo» ansimò ancora «mi farai morire»
Risi contro il suo collo.
«Lo hai già detto» mormorai ridacchiando.
Si alzò leggermente per infilarsi il preservativo, poi si riposizionò.
Le nostre pance si toccavano, come i nostri bacini. Non avevo paura, non con lui.
«Sei pronta?» chiese accarezzandomi.
«Sì.»
Non c'era bisogno di dirgli di essere delicato, sapevo che avrebbe capito da solo.
Lo sentii entrare in me, e provai un po' di dolore inizialmente. Mi irrigidii e Lucas non ruppe mai il contatto con i miei occhi.
Come pensavo capì di dover fare piano, così cominciò a muoversi lentamente avanti e indietro senza smettere di baciarmi.
Gemetti, quando il dolore venne sostituto dal piacere. Cominciai a muovermi anche io contro di lui.
«Oh, sì» ansimò baciandomi.
Accelerai il movimento del bacino facendolo scontrare col suo, ancora e ancora.
Era bellissimo. Unico.
«Ti amo così tanto, Tiff» sussurrò al mio orecchio mordendo delicatamente il lobo.
I nostri gemiti si alternavano all'infrangersi delle onde sulla scogliera.
Gemetti più forte e lo strinsi a me con le gambe.
Diede ancora alcune spinte, poi venne insieme a me e urlammo di piacere.
Avevamo entrambi il fiatone e la notte era riempita da nostri respiri affannati.
Era stato bellissimo.
Si mosse ancora dentro di me, e ci aggrappammo a quelle ultime scariche di piacere, entrambi sconvolti. Mi accarezzava il seno, il ventre, le gambe.
Si accasciò sopra di me, posizionando la testa nell'incavo del mio collo. Lo baciò, poi mi guardò, mentre lo accarezzavo.
«Ti amo» sussurrò prima di baciarmi la punta del naso. «Tu sei la mia vita Tiffany».
«Ti amo Lucas, come non ho mai amato nessuno in vita mia.» risposi spostando un ciuffo ribelle che era caduto davanti al suo viso, mentre il mio cuore stava esplodendo nel silenzio e nella dolcezza di quella notte stellata.

» risposi spostando un ciuffo ribelle che era caduto davanti al suo viso, mentre il mio cuore stava esplodendo nel silenzio e nella dolcezza di quella notte stellata

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 04, 2020 ⏰

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