Caro Diario,
Non pensare che io stia scrivendo su questi fogli come una ragazzina di 13 anni, sfigata, che cerca di scaricare i suoi problemi su una penna e un quadernetto con un insulso e inutile lucchetto. Non voglio neanche fare pena a nessuno, neanche a te.
Non so nemmeno perché ora ti sto dando del tu come se fossi una persona.
A dire il vero non so neanche perché sto scrivendo.
Comunque non è per fare ironia, quindi la smetto.
È un mese.
Un mese, 31 giorni.
744 ore, 44.640 minuti, 2.678.400 secondi che non ho notizie di Lucas.
Non lo vedo più la mattina, non vedo il suo sorriso, non vedo il suo broncio, non vedo le sue spalle larghe o i suoi capelli tra la folla di studenti che si avvia ogni giorno a scuola.
Non sento il suo profumo, non mi sento protetta, non mi sento al mio posto.
Da quando abbiamo litigato, quella sera, il tempo sembra essere volato, anche se, allo stesso tempo le giornate sono lunghe e strazianti. Non mi sono resa conto che è passato già un mese, ma allo stesso tempo è come se fosse passata un'eternità da quando ha lasciato la città.
È un mese che non lo vedo la sera, tra Chris, Tay e gli altri.
Di solito stava sempre un po' distaccato, quando invece gli altri camminavano vicini, spintonandosi e facendo gli scemi. Lo si notava subito, si notava quanto era diverso e unico.
Il punto è che lo avevo sempre saputo, ma solo ora che non c'è più me ne rendo conto.
Mi manca troppo, non perché non siamo mai stati una coppia, anzi abbiamo sempre litigato per ogni cosa. Ma mi manca perché lo amo.
Malgrado lui non accetti i sentimenti che prova per me, io continuo ad amarlo, anche se è scappato, si è allontanato da me, da quello che prova.
Mi ha distrutta, eppure io sono ancora qui, a pensare ogni giorno se sta bene, cosa sta facendo, e, soprattutto dov'è.
Non mi è mai capitata una cosa del genere, non mi sono mai fatta manipolare così da qualcuno, non mi sono mai fatta trattare così, come un oggetto. Eppure lui me lo fa fare.
Lui ci è riuscito, mi ha cambiata totalmente, anche nell'anima.
Forse ho trovato veramente qualcuno che riesce a tenermi testa, che riesce a colmare quel vuoto che è in me.
Nessuno lo aveva mai fatto, ma forse l'ho già detto.
Ogni giorno mi sento sempre peggio, e la sua lontananza non aiuta.
Forse penserai che esagero, forse sono troppo melodrammatica, patetica.
E lo penso anch'io, insomma mi farò schifo da sola se continuerò così, non sopporto le persone che si abbattono, strillano e si disperano.
Ma alla fine sono la prima a farlo, se si tratta di lui.
A volte mi dico che prima o poi tornerà e allora lo aspetto, altre volte crollo, pensando che forse non lo farà, che forse ha trovato di meglio in un altra città.
Non mangio molto, mi è passata la fame e a scuola passo le ore a dormire sul banco, mentre Rose cerca perennemente di svegliarmi e di prendere appunti per me. Lei e Beth passano ogni giorno a trovarmi, perdendo il loro tempo per me, che non lo merito affatto. Non meritano di ascoltare i miei capricci. Mi ero ripromessa di non soffrire più per lui, ma era solo un'illusione, una bugia che amavo raccontarmi.
Nessuno dei miei amici può capirmi, nessuno.
Talvolta cerco di dimostrare che non mi importa, che sto bene e che la vita è bella anche così.
Ma nel profondo so che è tutta finzione, lo sanno tutti.
Non badare alle lacrime che cadono sulle pagine in questo momento, non badare al fatto che stanno facendo sfumare l'inchiostro e stanno rendendo le parole incomprensibili.
Perché il mio cuore è così. Sta sfumando, piano piano, come l'inchiostro bagnato dalle mie lacrime.
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Fall (sospesa)
RomanceDopo quella sera, quella fottuta sera in cui mio padre ci abbandonò, tutte le mie certezze sparirono, sostituite da un vuoto. Una voragine. Tutti quegli anni passati a ereggere barriere invisibili intorno a me, tutti quegli anni passati a fidarmi d...