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Non disse nulla ai genitori, non voleva sentire altre critiche, lo facevano sentire sbagliato ogni singolo giorno, in più ultimamente erano arrivati a lamentarsi anche del tempo che passavano con Jace. Cercava di trovare altro da fare, uscendo come sempre ogni giorno alla solita ora, per non destare sospetti nei genitori. Seduto sulla panchina cercava di trovare una soluzione, presto si sarebbero accorti che non stava più andando a lavorare, negli ultimi mesi puntualmente era arrivato lo stipendio. Forse, pensava Lance quel mese glielo avrebbe pagato, magari non tutto, ma qualcosa gli doveva, perché aveva lavorato. Ma poi? Che avrebbe fatto?. Sconsolato vagabondò per la città quando senza accorgersene capitò in una zona non troppo bella. Era frequentata per lo più da barboni, drogati, prostitute, cercò di uscire da quel quartiere il più in fretta possibile. Non si sentiva a suo agio.

-ehi bella – la voce alticcia di un uomo lo fece bloccare sul posto. L'aveva preso per una ragazza, tanti venivano presi in inganno dai suoi lineamenti femminili – quanto vuoi per farmi una sega? – Lance strabuzzò gli occhi – per un attimo penso di scappare a gambe levate, ma erano pur soldi, e doveva mantenere la facciata di lavoro con i suoi genitori, e doveva pensare al figlio. pattuirono la cifra, vergognandosi, Lance chiuse gli occhi e fece quello che gli era stato richiesto. A fine di tutto, prese i soldi, e con la mano ancora sporca dello sperma di quello sconosciuto andò nel primo bar aperto, entrò in bagno e si lavò più volte la mano scoppiando a piangere a dirotto. Tornò a casa a notte fonda, sul cellulare trovò diverse chiamate; di sua madre, suo padre, e pure di Morgan Rains, zero chiamate da parte di Alan. Sua madre era sulla porta ad aspettarlo, e gli mollò un sonoro ceffone. Lo accusò di essere un padre inutile, un figlio inutile, e ancora una volta si stava lamentando per essersi dovuta occupare del bambino che aveva fatto i capricci tutta la giornata. 

Raccontò la bugia del lavoro, degli straordinari che stava facendo per guadagnare più soldi, tirò fuori dal portafoglio diverse banconote. La donna non li degnò di uno sguardo, lasciò il figlio all'ingresso di casa e si ritirò in camera sua. Nel mese successivo, continuò con la doppia vita, usciva di casa al solito orario, cercava di tornare per la pausa pranzo, e usciva di nuovo al pomeriggio. I genitori non sospettavano di nulla. Aveva anche trovato il sistema per non destare sospetti per le volte in cui rientrava a notte fonda. Faceva addormentare il figlio, una volta assicurato che stesse bene ed era tranquillo usciva dalla finestra. Ormai aveva il suo giro, fatto da persone che non pretendevano niente di più di quello che Lance faceva. 

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