Capitolo 45

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Era arrivata l'ora di pranzo.

La mamma aveva preparato un buon pranzo, e poi il pesce era il mio cibo preferito.

Il papà si sentiva in colpa per avermi fatta andare sugli sci,e la mamma era molto arabbiata.

«Stasera chi viene alla messa di mezzanotte?» chiese la mamma cercando di cambiare la situazione.

«Io mamma,sai che vengo sempre» risposi allegra.

«Qualcuno deve rimanere a casa con James» disse papà.

«Rimani tu,visto che queste cose a te non interessano» disse mia madre tenendosi sottocontrollo.

«Tanto sarei rimasto comunque,con o senza James» mio padre si alzò dal tavolo e andò in camera.

«Okay,lui non viene, e nemmeno James, oltre loro chi non vuole venire?» chiese di nuovo la mamma.

Nessuno rispose.

«Quindi verrete tutti?! Bene» annuì la mamma.

Dopo aver sparecchiato e messo i piatti nella lavastoviglie sentimmo suonare il campanello.

Il nonno andò ad aprire.

«Credo che sia per te,Isabella» disse il nonno.

Dalla porta entró Nathan,che ci faceva qui?

«Hey,ciao, sono venuto a chiederti come stavi, e a portarvi questo da parte di mio padre» disse mostrando un panettone.

«Ringrazia tuo padre da parte nostra» disse il nonno prendendo il panettone.

Poi Nathan si avvicinò a me e mi chiese nuovamente come stavo.

«Sto bene,non è niente, come hai detto tu» gli feci l'occhiolino.

«Eggià,e il tuo ragazzo che dice?» gli tappai la bocca prima che dicesse qualcos'altro.

«Zitto,non lo sanno che lui è il mio ragazzo»

«Oh,mi dispiace, non lo dirò più, ma dov'è? Voglio salutarlo»

«Ehm...non saprei, forse nella sua camera» lo accompagnai al piano di sopra nella stanza di Jacopo.

«Hey, guarda chi c'è,voleva salutarti» dissi io.

«Ciao Nathan, come mai sei qua?»

«Sono venuto a chiedere come stava la tua...lo sai,e poi sono passato a salutare»

«Vieni qui,ci facciamo due chiacchiere, è tanto che non parlo con uno del mio stesso sesso» a Nathan scappò una risata,io invece ero molto seria.

Uscii dalla stanza e andai nella mia camera.

Quando ero distesa sul letto, però, mi venne da vomitare.

Appena finito pensai che era qualcosa che avevo mangiato, ma poi pensai che avevo un ritardo di qualche giorno, e poi una volta abbiamo fatto sesso senza protezione, e avevo una paura immane, se i miei l'avrebbero scoperto sarebbe stata la mia fine.

Dovevo parlarne con Jacopo il prima possibile.

Entrai nella sua camera, ma c'era ancora Nathan, e non potevo parlare con lui nella stanza.

«Hey Isa,devi dirci qualcosa?» chiese Jacopo.

«Si ma solo a te»

«Okey,allora io vado» disse Nathan con rammarico.

«Ciao,ci si vede» lo salutò Jacopo agitando la mano.

Appena Nathan andò via, io chiusi la porta della camera, così potevamo parlare senza alcun disturbo.

Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora