Capitolo 39

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Alle volte le parole non bastano,alle volte bisognerebbe prendere una pistola e sparare,ma in certi casi non basta neanche quello.

Così mi ritrovai con questo coltello infilato nella pancia,non ricordo molto perché svenni quasi subito,ricordo solo Jacopo che si avvicinava a me e che diceva che si sarebbe vendicato.

Sentii il coltello togliersi dalla mia pancia,faceva un male cane,e dopo di che il nulla assoluto.

Mi risvegliai in una stanza grigia sena alcuna decorazione,sentivo delle persone parlare,tra queste voci c'era anche quella di Jacopo.

Mi sporsi un pò per vedere chi fossero,poi sentii di nuovo un dolore forte poco sopra l'inguine.

Alzai il camice,avevo delle garze proprio nel punto in cui mi faceva male.

Mentre osservavo quelle garze entro un dottore ella stanza,era con Jacopo, si strinsero la mano,poi Jacopo venne vicino a me,e si sedette sulla sedia che era vicino al lettino.

Poi prese la mia mano e la strinse forte.

«Perchè devi sempre farti male,potevi morire,ti cacci sempre nei guai» disse molto seriamente guardandomi negli occhi.

«Ora cosa diremo ai tuoi genitori? Cosa ci inventiamo questa volta? Che sei caduta su un coltello?» non aveva del tutto torto,ma io che ne sapevo che David aveva un coltello con se.

«Cosa hai detto ai dottori?»

«Gli ho detto che quando ti ho vista ti avevano già ferita»

«E quindi io ora cosa m'invento? Che mi stavano rapinando e quindi mi hanno accoltellato?» vidi il viso di Jacopo illuminarsi,come se avessi detto qualcosa di giusto.
«Ma non regge» dissi io.
«Si che regge» disse Jacopo.
«Oh no!» dissi pensando che non potevo muovermi almeno per oggi.
«Che è successo?» disse Jacopo voltandosi.
«Stasera dovevamo andare in disco,ora non ci potrò più andare»
«Ah,e allora?» disse Jacopo non capendo la tragedia appena avvenuta.
«E allora? Te lo dico io allora,dovevo incontrare Colin stasera,farmi una foto con lui, mandarla a Sel, e fargli invidia,chiedere il numero a Colin e chiamarlo ogni secondo finché non si innamora di me e mi sposa,chiaro?» dissi frettolosamente.
«Certo,ti sposa? Hai un po esagerato. Comunque non è una tragedia»
«Si che è una tragedia. È un figo della madonna» dissi spazientita.
Jacopo rise. Lui non capisce la gravità della cosa,okay forse avevo esagerato,ma volevo conoscere Colin, volevo conoscere quell'affascinante ragazzo,dagli occhi azzurri e capelli castano scuro.
Beh,in ospedale non c'è molto da fare,guardare la TV,leggere,dormire.
Jacopo era andato via,quindi non avevo con chi parlare.
Chiamai l'infermiera per chiederle se potevo alzarmi dal lettino,fortunatamente me lo concesse.
Andai così in giro per l'ospedale,in una ricerca disperata di compagnia.
Passai davanti ad una stanzetta colorata e piena di decorazioni, non come la mia,all'interno c'erano due bambini,un maschietto e una femminuccia, avranno avuto all'incirca 8 anni.
La bambina sorrise quando mi vide, così entrai,andai verso la bambina e mi sedetti sul suo lettino.
Lei mi guardò attentamente,come se mi stesse studiando, e mi accarezzò i capelli.
«Presto ti ricresceranno» le dissi.
Intuii che la bambina aveva il cancro,così decisi di fare di tutto per farla divertire.
«Hey piccola quanti anni hai?» le chiesi.
«Ho 9 anni,e tu?» mi chiese timidamente.
«Io ho 17 anni,non devi vergognarti di me,sono una ragazza come te» le dissi facendogli il solletico.
«No,tu non sei come me..tu hai i capelli» disse triste.
«Si invece,sei come me,e sono sicura che ce la farai e ti cresceranno i capelli»
«Dici sul serio? Pensi davvero che mi ricresceranno i capelli?»
«Certo,i capelli crescono a tutti,e poi se non dovessero ricrescerti compreremo una parrucca colorata,magari di tutti i colori, come quella dei clown» la bambina rise.
«Piccola,ancora non so come ti chiami, vuoi dirmi il tuo nome?»
«Io mi chiamo Elizabeth, ma puoi chiamarmi Lizzie,te invece come ti chiami?»
«Che bel nome che hai,io mi chiamo Isabella» le tesi la mano,ma lei mi abbracciò.
«Posso chiamarti Belle?» mi disse Lizzie.
«Ma certo,solo...perché?»
«Perché sei bella e gentile,come Belle,della bella e la bestia»
«Grazie,piccola Lizzie» la piccolina era davvero dolce.
«Belle,te hai un ragazzo?» disse prendendo una barbie poggiata sul suo comodino.
«Beh,una specie,te invece,ce l'hai il fidanzatino?» chiesi,prendendo anch'io una barbie.
«No,no» disse ridendo.
«Strano,sei una bambina così bella e dolce»
«Nessuno mi vuole, perché non ho i capelli» disse abbassando la testa.
«Ma che dici,sei bellissima,chiunque pensa il contrario non è sano di mente,se ti vedesse il mio fratellino gli piaceresti di sicuro» le dissi incoraggiandola.
«Davvero? Pensi questo?» disse rallegrandosi.
«Ovviamente,e sono sicura che presto lo troverai un fidanzatino,magari come quello che sta in questa stanza» le dissi indicandogli il bambino che era sull'altro lettino.
«No,è troppo carino per me» disse Lizzie arrossendo.
«Ti piace quel bambino?» le chiesi sotto voce.
«No,però è carino...invece il tuo ragazzo? È carino?»
«Beh,si,ma è uno stupido»
«Tutti i ragazzi sono stupidi» disse le ridendo.
«Non è vero non tutti» disse una voce maschile dietro di me.
«Tu stai zitto che sei stupido più di tutti» dissi a Jacopo.
«È lui il tuo ragazzo?» mi chiese Lizzie.
«Si Lizzie, è lui,il ragazzo più stupido di tutti» dissi ridendo.
«È carino però» disse lei sorridendo.
«Si lo so,sono carino,ma te piccola sei molto più bella,sei più bella della mia ragazza» vidi la piccola Lizzie arrossare.
«Grazie» disse lei tutta timida.
«Isi,andiamo, ho una sorpresa per te» mi disse Jacopo.
«Ora arrivo,saluto la mia piccola Lizzie e vengo»le diedi un abbraccio e un bacio sulla fronte,e poi mi alzai dal letto.
Quando ero quasi vicina alla porta Lizzie mi chiamò.
«Belle,domani verrai a trovarmi?» annuii e lei sorrise.

Andai nella mia stanza,sul mio letto c'era un ragazzo sulla trentina credo, voltato verso la finestra.
Andai da lui e gli toccai la spalla,quando si girò quasi non urlai dalla gioia.
Era Colin, era il ragazzo dagli occhi azzurri più bello del mondo.
«Ti piace la sorpresa tesoro?» mi chiese Jacopo che era dietro di me.
«Ehm...si,tanto tantissimo...prima o poi dovrai spiegarmi come fai».
Colin si avvicinò a me e mi strinse la mano.
«Ciao» dissi timidamente.
«Ciao» rispose lui.
Non ci credevo che Colin era lì con me,era impossibile, cioè lui era venuto per me.
«Allora come ti chiami?»
«Isabella,e beh,il tuo nome già lo so» dissi ridendo.
«Il tuo amico ha detto che mi segui,su "c'era una volta",ti piace?» mi chiese sorridendo.
Aveva un sorriso così bello,e sincero.
«Si,io amo quel programma,amo Killian, cioè il tuo personaggio,cioè veramente amo la storia fra te ed Emma»
«Sono così affascinante?» disse alzando un sopracciglio come fa di solito Killian.
«Si,lo sei» sapevo che aveva una coniuge,ma era simpatico,e beh,non fa proprio schifo.
«E so anche che c'è una signora O'donoghue,quindi fammi un autografo e puoi anche andare in discoteca,dove dovresti essere» dissi facendo un sorriso falso.
«Si c'è una signora O'donoghue,e si tra poco devo andare in discoteca,ma credo sia più importante stare con una ragazza che ha bisogno di cure con il mio fascino»
«Ti prego smettila,ti fai amare ancora di più quando ti comporti come Killian, e poi anche io ho un ragazzo, è quello che sta fuori alla porta» dissi indicandolo.
«Non voglio mica sedurti,solo hai detto che ami il mio personaggio, credevo che lo avresti apprezzato»
«Beh si,a me piace Killian,però ora credo proprio che dovresti andare,comincio a sentire di nuovo male dove sono ferita, potresti farmi un autografo?» dissi prendendo carta e penna dal cassetto.
«Posso fare meglio» tirò fuori da una tasca una sua foto già autografata.
«Grazie» tesi la mano verso di lui,ma la spostò e mi diede un abbraccio.
Poi si alzò e andò via.
Entrò poi Jacopo sorridente,anche io ero sorridente, e anche tanto.
«Allora,ti è piaciuta la sorpresa?»
«Certo che mi è piaciuta, ma come hai fatto?» lo abbracciai così forte che non riusciva nemmeno a respirare.
«Se mi lasci te lo dico» disse quasi senza fiato.
«Scusa» lo lasciai.
«Beh,contatti piccola»
«Dai,dimmelo» dissi spingendolo.
«Ho contattato la discoteca per farmi dare il numero di Colin, l'ho chiamato,e lui ha accettato di venire»
«Oh Jacopo, come fai?» lo abbracciai di nuovo.
«Farei di tutto per te»
«Non ti ho più chiesto come va il tuo occhio,cioè la cicatrice»
«Tranquilla piccola, è tutto okay,la mia cicatrice non è niente in confronto alla tua ferita» mise la mano sulla mia ferita.
Poi mi sorrise, e si avvicinò alla mia faccia.
«Ora voglio un bacio» mi disse sottovoce.
Ma mentre stava per darmelo squillò il mio telefono.
«Pronto»
«Tesoro,sono la mamma,tutto bene? Jacopo ci ha detto che ti hanno ferita, è grave?»
«No mamma,tranquilla non è niente, ho perso molto sangue, ma ora sto bene»
«Scusaci se non possiamo venire,ti prometto che domani mattina verremo a prenderti,sai che abbiamo molto lavoro da fare sotto le feste,ci sarà Jacopo li con te,e James starà da un suo amico a dormire»
«Okay mamma,ci vediamo domani,ti voglio bene»
«Anch'io tesoro».

Attaccai e misi il telefono sul comodino.
Mia madre non c'era mai,io quasi morivo e lei doveva lavorare,ho perso i miei amici per il suo lavoro,almeno la verginità non l'ho persa per colpa sua,ma ha comunque voluto sapere con chi l'ho persa.

Cercai di rilassarmi e non pensare troppo a lei e i suoi sbagli da madre,e cercai di concentrarmi più sul mio ragazzo che era lì a darmi conforto e tenermi compagnia.

Mi ero infilata sotto le coperte,e lui invece era seduto sulla sedia affianco al letto,povero il mio Jacopo, avrebbe dovuto dormire tutta la notte su una scomodissima sedia.

«Caro,non stai scomodo su quella sedia?»
«Si,ed è per questo che dormirò nel letto con te» disse infilandosi sotto.
«Basta che non spingi la ferita mentre dormi» dissi preoccupata.
«Tranquilla piccola,ti abbraccerò per tutta la notte» mise le braccia attorno a me,io appoggiai delicatamente la testa sul suo petto,e lui mi baciò la fronte.
Poi ci addormentammo,l'uno tra le braccia dell'altra.


Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora