Capitolo 5

609 20 1
                                    

Mentre tornavo a casa pensavo a quello che avevo fatto,non avevo torto,però gli avevo sputato sulla faccia,potevo semplicemente dargli un calcio nelle parti basse.

Stavo camminando quando ad un tratto mi sentii buttare addosso ad un muro poco distante da casa mia.

Era quel cretino di Mark.
«Cosa vuoi ancora?» roteai gli occhi.
«Lo sai cosa voglio» cominciò a sbottonarmi i pantaloncini. «No,fermo» mi teneva stretta e non riuscivo a muovermi,mi dava dei piccoli bacetti sul collo e anche dei morsetti.
«Basta ti ho detto» non mi ascoltava e continuava a fare quello che voleva, infilò una mano nelle calze e mi alzò la maglietta per poi baciarmi il seno. «Basta,basta» come aveva fatto a piacermi quel mostro.
«Hey coglione,hai sentito cosa ti ha detto la signorina,lasciala» sentii una voce familiare e mi voltai,era Jacopo.
«E tu chi sei,cosa vuoi?» Mark tolse la mano dalle calze e andò da Jacopo.
«Io sono quello che ti spaccherà il naso se non la lasci in pace» Jacopo lo prese per il colletto e lo alzò 5 cm da terra.
«Stronzo rimettimi giù » ed ecco che Jacopo gli diede un pugno in un occhio.
«Non toccarla più o ti faccio peggio» Mark lo guardava impaurito e sinceramente anche io. «N-non mi avvicinerò più a lei,t-te lo giuro» Jacopo lo lasciò andare e Mark andò via.

Poi si avvicinò a me.
«Hey piccola tutto a posto?» stranamente non mi dava fastidio il fatto che mi avesse chiamata "piccola".
«Veramente,s-sono un po i-impaurita» mi riabbottonò i pantaloncini e mi sistemò la frangia.
«Di me o di lui?» stavo per piangere.
«In realtà sono un po traumatizzata,da lui che quasi mi violentava.E da te che gli hai dato un pugno» mi accarezzò una guancia per tranquillizzarmi.
«Ma io ti ho difesa,se non ci fossi stato io quello ti avrebbe violentata di sicuro,io ti ho salvata» si aveva ragione,di lui mi dovevo fidare,non dovevo avere paura, mi aveva protetta,in fondo era il mio baby sitter.
«Hai ragione,ti ringrazio» gli diedi un bacio sulla guancia, ma ero ancora impaurita,a scuola chi mi avrebbe difesa?
«Hai ancora paura?» annuii e mi diede una abbraccio,potevo sentire il suo cuore battere e anche il suo calore.

Arrivammò a casa,io salii subito in camera da letto a mettermi il pigiama e a rinfrescarmi.

James non c'era, oggi andava a casa di un suo amico.

Mentre mi spogliavo pensavo a Jacopo, cioè mi aveva salvata,dovevo ringraziarlo in qualche modo,magari facendomi vedere in intimo.

No,mi sarebbe saltato addosso.

Ero ancora a pensare davanti al letto,quando sentii delle mani grandi e calde sui miei fianchi scoperti.

«Jacopo» in quel momento avrei voluto sparire.
«Come sei bella,il tuo corpo è bello» il cuore mi batteva fortissimo,ma non capivo il perché.
«G-grazie » non so il perché ma mi girai verso di lui e lo abbracciai e lui mi strinse forte a se.
«Hey piccola,come mai così dolce?» alzai la testa e mi limitai a sorridere.

Eravamo abbracciati da almeno un minuto,quando mi accorsi che portavo solo reggiseno nero di pizzo e mutande sempre di pizzo nere.
«Oh cazzo!!» mi allontanai e mi misi seduta sul letto.
«Che succede?» si avvicinò a me. «Mi sono accorta di essere in intimo» Jacopo rise,mentre io cercavo di coprirmi con la coperta. «Ma sei stupenda,perché ti copri?» mi levò le coperte da sopra.
«Ma che fai?» mi prese la faccia e mi baciò, era così passionale quel bacio,sentii la sua bocca che si stava aprendo leggermente così feci lo stesso,fece entrare la sua lingua e io feci lo stesso,le nostre lingue si stavano attorcigliando, e io mi staccai,avevo paura.
«Hey piccola, che succede,non mi dire che hai paura?» mi alzai e andai vicino alla finestra.
«S-si» si alzò anche lui e si mise vicino a me.
«Non devi avere paura,ti capisco,è la prima volta,e capisco anche che non mi conosci,se vuoi faremo finta di niente,io non ti ho mai baciata» mi accarezzò la guancia e si allontanò.
«Aspetta» ma che mi era preso,fino a quella mattina lo mandavo a fanculo e in quel momento volevo stare con lui?
«Resta con me» sorrise e mi abbracciò.

Troppi abbracci,troppe coccole,non era per me,dovevo tornare alla realtà.
«Ok,ora vai via,mi devo fare la doccia» lo scansai.
«Era troppo bello per essere vero» gli sorrisi e lo cacciai via dalla mia camera.

Avevo appena finito di farmi la doccia, erano quasi le sette.
«Tra poco devo andare a prendere James».

Mi misi un vestitino grigio scollato lungo fino alle ginocchia,ballerine nere e copri spalle nero,lasciai i miei lunghi capelli ricci sciolti e andai di sotto.

«Poi dici "mi molestano" ,guarda come ti sei conciata» gli feci una smorfia.
«Potresti gentilmente accompagnarmi?» chiesi sorridendo a denti stretti.
«Si,posso farlo,non voglio che ti violentano» che carino,si preoccupava per me.

Avevamo preso mio fratello che continuava a fissarmi da circa mezz'ora.
«Ma perchè ti sei vestita così? Ti sei fidanzata per caso?» perché quella domanda?
«No James,mi sono vestita così perché mi andava» James alzò un sopracciglio.
«No,non è per questo» ma che voleva mio fratello.
«No,e allora per cosa?» gli chiesi curiosa.
«Ti ricordi che avevi detto che ti saresti messa un vestito dopo i quindici anni solo se ti saresti fidanzata o avuto un esperienza bellissima?» o merda si ricordava ancora quella promessa.
«N-no non mi ricordo » Jacopo mi guardava e rideva.
«Allora la promessa che hai fatto?» poverino,non potevo mentirgli,doveva sapere la verità. «Veramente James, me ne ricordo ed è per questo che mi sono messa il vestito » mi morsi un labbro.
«Oh,e quindi? Cosa di queste due,fidanzamento o esperienza?» Jacopo mi guardava e si leccava le labbra.
«Già Isa,fidanzamento o esperienza?» non dovevo vergognarmi lui lo sapeva. «Esperienza» mi sentii la faccia che andava a fuoco.
«Davvero e con chi?» perché mio fratello continuava a fare domande. «È davvero necessario saperlo?» Jacopo si stava crepando dalle risate.
«Si isa,voglio saperlo» mio fratello mi guardava serio.
«Con Mark» mentii,Jacopo spalancò gli occhi.
«Mark Thunder? Il tipo che ti-» gli tappai la bocca con la mia mano. «Non ce bisogno che tu lo dica James» Jacopo fece un sorriso malizioso.
«No James,continua» James aveva parlato troppo,in quel momento Jacopo ce l'aveva sicuro con me.
«Beh lei è innamorata di Mark da tre anni,era ora che succedesse qualcosa» quella pulce me l'avrebbe pagata.
«Ma non è stata una cosa seria,solo un bacio» cercai di spiegarmi e Jacopo continuava a ridere.
«E tu? Che ridi?» dissi infuriata. «Niente solo che sei divertente» lo presi per un braccio e lo portai fuori. «Smettila» lo guardai seria. «Perché? Mi sto divertendo troppo,e poi il tizio che ti piace, ha un nome veramente idiota ma chi è?» lui non sapeva chi era Mark.
«Veramente lui è il tizio che hai picchiato oggi» ora non si scherzava più.
«Ma che cazzo dici? Davvero ti piace quello che ti ha violentata?» era confuso.
«Veramente dopo oggi non più, sei arrabbiato?» mi fissò negli occhi. «No,tranquilla,solo che ti piaceva veramente quel tipo?» aveva un tono preoccupato.
«Si,ma ora non più, non ce da preoccuparsi» sorrise.
«Quindi avresti fatto una promessa che se avresti avuto-» lo interruppi. «Non parliamone più,ok?» rise a crepapelle.
«Cioè tu veramente ti sei messa un vestito solo perché ti ho baciata? » sbuffai.
«È una cosa stupida,lo so,ma neanche me ne ricordavo di questa promessa,ho messo un vestito perché ne avevo voglia,un ragazzo non può condizionare le mie scelte» alzò un sopracciglio.
«Però guarda caso oggi è stato più intenso il nostro bacio e tu ti sei vestita decentemente» maschio pezzente.
«Decentemente? Scusa? Sei un coglione,io mi vesto sempre bene,però in effetti il bacio è stato più passionale» cominciò a battermi forte il cuore.
«Idem».

Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora