Era già da un pò che ero sveglia.
Stavo contemplando quello che era intorno a me,il mio ragazzo,Zhara,il paesaggio fuori alla finestra.
Era tutto magnifico,era tutto perfetto,come avevo sempre voluto.
Un ragazzo dolce ma allo stesso tempo dispettoso.
Un'amica che non scambierei con nessuna al mondo,perchè è divertente,sincera e...strana.Tante volte mi sono chiesta perchè lui. Perchè Jacopo. Non c'entra nulla il fatto di bello e brutto,perchè non era mai stato bello,ma neanche brutto,il fatto era che amavo il suo carattere,il suo modo di essere.
Bello non vuol dire buono.
Molte cose che all'apparenza possono sembrarci giuste,la maggior parte delle volte sono sbagliate.«Buongiorno» disse Jacopo stiracchiandosi.
«Dormito bene?»
«Con te sempre,amore mio» disse lasciandomi un bacio sulle labbra.
«Che facciamo oggi?» chiese esitante.
«Sai,domani è l'ultimo dell'anno quindi direi di starcene un pò per fatti nostri,prima...beh,lo sai prima di cosa» in un attimo la mia euforia diventò tristezza.
«Non ti rabbuiare tesoro,non ci pensare. Pensiamo solo a divertirci,okay? Usiamo il tempo che abbiamo per amarci il più possibile,evitiamo di litigare almeno per oggi. Sei d'accordo?» mi porse la mano,che strinsi in segno di resa.
Dovevo arrendermi per forza al suo magnifico sorriso,e quelle bellissime fossette che gli si formavano ai lati della bocca,quelle fossette che amavo perchè di mie non ne avevo,ma le avrei amate comunque anche se ne avessi avute.Ma ogni tanto devo vincere anche io,quindi trovai un compromesso.
Visto che di litigare non se ne parlava,ed era ovvio che non lo volevo, anche se ero io che facevo cominciare i litigi,la maggior parte delle volte,non perchè lo volessi,ma perchè è nella mia natura,decisi insieme a Jacopo, che durante la giornata potevamo lanciarci qualche frecciatina,come facevamo sempre,tanto per rendere più interessante la giornata.Jacopo come al solito rimase qualche minuto in più a letto.
Io,per fare qualcosa di diverso,presi dall'armadio una camicetta bianca aderente,con i primi due bottoni slacciati,per far intravedere il seno,e una gonna corta svasata,di colore bordeaux,le calze nere,e tacco dieci sempre nero.Mentre mi stavo vestendo,nel bagno entrò Zhara.
«OMG! Is,ma sei...una donna!» sorrisi alla mia amica che mi guardava fiera,mi abbracciò e poi mi guardò, di nuovo,con un piccolo cambiamento,era contrariata.
«Non è giusto,ora sei più alta di me» mise il broncio.
«Solo perchè porto i tacchi,sarai sempre più alta te» gli feci la linguaccia.
«Devo lasciarvi soli? Avete in mente qualcosa? Tipo filmini porno...o cose del genere»
«ZHARAAA! Ma che cazzo dici? Non siamo così malati»
«Scherzavo,scherzavo. Cavolo,non ti si puó dire nulla,sei un'isterica»
«Non sono un'isterica,e comunque,si dovresti lasciarci soli...ci rimane poco tempo,e oggi volevamo dedicarlo a noi,a te non dispiace vero?» la pregai con tutta me stessa e alla fine decise di tornarsene a casa sua,e prepararsi i vestiti per l'ultimo dell'anno.
Scesi in cucina,i miei sarebbero tornati nel pomeriggio.
Presi qualche brioche dal bar davanti casa nostra,e tornata a casa preparai il caffé.
Sistemai il tavolo in modo carino,e poi misi le brioche e il caffé sulla tovaglia.
Dopo qualche minuto sentii qualcuno scendere le scale.Appena Jacopo mi vide rimase a bocca aperta.
STAI LEGGENDO
Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#
Teen FictionI genitori di Isabella e di James,decidono di fare un trasloco perché il quartiere in cui abitano è troppo pericoloso e hanno paura di lasciare i loro figli a casa da soli,quindi chiamano un baby sitter. Cosa succederà? Isabella sarà in grado di ten...