Capitolo 4

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Era già mattina,e dovevo andare a scuola.
James era sveglio e anche vestito,io invece ero ancora in pigiama,e per evitare ulteriori problemi con Jacopo,dovevo vestirmi il prima possibile.

Avevo messo calze trasparenti con la stampa di stelle, pantaloncini neri,t-shirt grigia con la scritta "Love" in nero e converse bianche.

Andai in bagno a sistemarmi il trucco e farmi l'acconciatura.
Mi ero fatta una treccia di lato e la frangia dal lato opposto.

Scesi in cucina a fare colazione,dove c'era quel coglione di Jacopo, stava con James,senza rendermene conto il mio fratellino rompiscatole mi stava salvando da un pervertito.

«Buongiorno cara» non poteva chiamarmi in quel modo,e soprattutto non davanti al mio fratellino che avrebbe detto tutto ai miei,se mi avesse chiamata di nuovo in quel modo se la sarebbe vista con il mio pugno.
«Buongiorno baby sitter» sputò il caffé che stava bevendo.

Mi sedetti vicino a lui con una certa indifferenza,e poggiai la tazza con il latte sul tavolo.

Quando credevo che stava andando tutto per il meglio,Jacopo appoggiò una mano sulla mia e intrecciò le sue dita con le mie,lo guardai e mi sorrise,odiavo quando lo faceva,tolsi la mano e gli feci il dito medio.

Io e Selena non eravamo le uniche nel nostro gruppo c'era anche Jason, era il nostro "maps",lui aveva capelli castano chiaro quasi biondo medio lunghi e occhi azzurri,un bel ragazzo,anche lui è un festaiolo come noi,però non si ubriacava mai,perché lui era responsabile per noi,o così diceva,e io e Selena gli siamo grate per questo.

Nella nostra scuola c'era una mensa,dove mangiavamo,
pranzavamo a scuola,ma non tutti i giorni, solo quando avevamo il rientro.

Noi ci sedevamo sempre vicino ad una finestra,il nostro tavolo era vicino a quello dei nerd.

La nostra scuola si distingueva in gruppi:

il gruppo di rugby,il gruppo delle cheerleader,il gruppo dei festaioli,il gruppo dei nerd,il gruppo di musica, ed infine il gruppo dei drogati.

Noi non facevamo parte di alcun gruppo,stavamo tra noi.

Le cheerleader e gli atleti stavano nello stesso tavolo,i tipi in evidenza erano Mark,Michael(il suo migliore amico),Scott, Josh, Spencer e Luke,poi c'erano le loro rispettive "ragazze"(le cheerleader),Dana,Jennifer e Lana(le cagne che seguivano Dana),Taylor,Rachel e Erika.

Loro erano i più popolari,i più belli,i più trendy,secondo loro noi non esistevamo.

Io ero cotta di Mark Thunder,il capitano,il più bello della scuola,invece la mia maps era innamorata di Michael,da quando aveva letto quella cazzo di poesia in classe,che poi non sarà stata nemmeno sua.

Jason,non saprei,noi abbiamo sempre pensato che fosse gay,non ci aveva mai provato con nessuna di noi due,ci proteggeva come se fossimo sue sorelle,quindi non saprei.

Alla mensa,per pranzo ci davano il polpettone,una bottiglietta d'acqua e insalata,non condita,ovviamente.

Non era una gran bontà,quasi tutto era scaduto e per questo l'infermeria il martedì e il giovedì era piena.

Quel giorno mi sentivo bella,non so bene il perchè, forse perchè qualcuno aveva cominciato a notarmi,quel qualcuno era Jacopo, ma è comunque qualcuno,ed ero contenta,cominciavo ad essere sicura di me,e vestirmi decentemente e truccarmi decentemente.

Eravamo a lezione di storia,mi stavo annoiando un casino,così alzai la mano.
«Si signorina white?» sicuramente il prof sperava in una domanda intelligente sull'argomento che stava spiegando.
«Devo andare in bagno» il prof,rassegnato,fece un cenno con la mano e ritornò a guardare il libro.

Feci una passeggiata tranquilla,fin quando non andai addosso a qualcosa,o qualcuno.

«Ahi» vidi una mano davanti a me,alzai lo sguardo,era Mark,sbarrai gli occhi dalla sorpresa.

«Hey bellezza ti sei fatta male?» sembrava un ragazzo così intelligente,quando non apriva la bocca.

«No ho solo appoggiato delicatamente il mio culo per terra» Mark si mise a ridere,mi porse di nuovo la mano.

«Sei così bella,non ti ho mai visto prima d'ora,come ti chiami?» presi la sua mano e mi alzai.
Era sicura che volesse rimorchiarmi,era un suo hobby scopare con tutte le ragazze della scuola,tutte quelle che trovava sexy,ovviamente,ma io non volevo,anche se ne ero cotta.

«Io invece ti conosco,e conosco anche la tua ragazza» ingoiò la saliva.
«Comunque sono Isabella» spalancò gli occhi.
«Tu sei white?Isabella white?» chiese con sorpresa.
«Si sono io,qualche problema?» sorrise maliziosamente.

«Vedi» mi mise con la schiena contro il muro.
«Sei una ragazza forte» si leccò le labbra.
«Tu sei una gran bella gnocca,sei una gran festaiola e sono certo che non sei più vergine,è vero?» sorrise maliziosamente,io deglutii.
«Veramente avrei qualcosa da ridire sull'ultima cosa» dissi con un tono forte.
«Ma non ti dispiace se..» mi sbottonó i pantaloncini ,ovvio che mi dispiaceva,non mi doveva toccare,e poi stava con Dana.
Gli mollai uno schiaffo in faccia.
«Ma che cazzo fai?» si accarezzò la parte arrossata della guancia.

«Tu sei fidanzato, e io non voglio farlo a scuola» mi riabbottonai i pantaloncini.

«Allora incontriamoci dopo la scuola» io non volevo andare a letto con un ragazzo fidanzato,non sarebbe stato corretto.

«E la tua ragazza?» cercai di divagare.

«Chi se la fotte quella? Perché devo accontentarmi del contorno quando posso avere il dolce?» non poteva avermi,io non sono di nessuno e poi io non me lo sarei fatto,non a scuola almeno.
«Beh non m'interessa, io non voglio» alzò un sopracciglio.

«Ma io ti voglio scopare,io sono Mark,tu devi volere» si credeva sto cazzo,pensava di possere tutte le ragazze sexy della nostra scuola che cedevano ad ogni suo tocco,ma io non avrei ceduto,anche se ero pazza di lui da sempre,non avrei ceduto perché lui voleva scopare una sola volta,mentre io ero una ragazza seria che voleva impegnarsi.
«Senti io non voglio essere quella di una botta e via,voglio essere tua,ma la tua ragazza» sbarrò gli occhi.
«Io non la posso lasciare Dana,è per la popolarità capisci, o ti fai bastare una scopata o la pagherai» preferivo pagarla che scoparlo una sola volta.
«No grazie. Preferisco che mi accada qualcosa di terribile più tosto che stare con te una sola volta» gli sputai in faccia e tornai in classe.

Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora