In questi giorni i miei genitori non erano molto presenti,andavano avanti e indietro da casa all'agenzia,dall'agenzia a casa.
I miei genitori stavano decidendo di traslocare,anche se io disapprovavo questa cosa,e anche il mio fratellino.
Comunque si davano il cambio perché avevano paura di lasciarci soli,un pò perché James mi faceva arrabbiare più di qualche volta e ci scappava uno schiaffo,e un pò perché il quartiere era pericoloso.
Eravamo tutti a tavola,quando mia madre prese la forchetta e la picchiettó ripetutamente sul bicchiere di cristallo,stava a indicare che aveva qualcosa da dire.
«James,Isabella, devo dirvi qualcosa » ecco ero sicuramente nei guai,non so di preciso per cosa.
«Non possiamo continuare a fare avanti e indietro da casa all' agenzia,con il pensiero di voi soli a casa,quindi vi abbiamo trovato un baby sitter che si occuperà di voi in questi giorni»
un baby sitter!? Cazzo non mi serve un baby sitter,ho 17 anni so badare a me stessa,capisco il fatto del pericolo ma c'è Sansone il nostro alano.«Mamma non serve un baby sitter» dissi con molta sicurezza.
«Lo so che hai 17 anni Isabella,ma abbiamo paura che possa succedervi qualcosa,ed è anche per questo che andiamo via da qua» mi madre insistette,la guardai e capii che aveva ragione ed annuii.La notte era passata con mille pensieri per la testa, specialmente quello del baby sitter,non ne avevo bisogno,avevamo Sansone, è un cane molto protettivo.
Ero sdraiata sul mio letto,quando ad un certo punto sobbalzai per l'urlo appena entrato nella mia camera,era quel rompiscatole di mio fratello"ora cosa vuole" pensai.
«Isa,mamma e papà sono andati via e io ho paura a stare solo» ecco lo sapevo, ora dovevo sorbirmelo io.
«Ok,rompiscatole puoi rimanere qua,ma del baby sitter ti hanno detto qualcosa?» chiesi curiosa.«Hanno detto che verrà in tarda mattinata» annuii paccheggiando il letto per far sedere James poi misi le coperte sulla mia testa e chiusi gli occhi.
Quando li riaprii mio fratello non c'era più.
Al piano di sopra,dov'ero io,non c'era, dalle scale si sentivano delle voci e delle risatine,ero ancora assonnata e mi girava un pò la testa,avevo riconosciuto la voce del mio fratellino,proveniva dalla cucina quindi entrai.
C'era mio fratello seduto a fare colazione con un estraneo.
«Scusa tu chi sei?» l'estraneo mi guardò sogghignando e notando che avevo l'aria assonnata e avevo indosso una maglia corta e delle mutandine di Victoria secret.
«Io sono Jacopo, e tu devi esserti appena svegliata suppongo» gli feci una smorfia e andai al piano di sopra per sistemarmi un pò.
Aprii l'armadio,era quasi vuoto,il resto della roba era in valigia,mi misi degli short di jeans,una canottiera a tema floreale e infradito colorate.
Andai in bagno per farmi il trucco e dare una sistemata ai miei buffissimi capelli in disordine.
Scesi di sotto e feci colazione.
L'estraneo continuava a fissarmi.
I suoi occhi verdi erano fissi sui miei. Decisi di fare il suo stesso gioco.Gli scappò una risatina soffocata e poi mi fece l'occhiolino.
«Allora?» dissi con un tono scocciato.
«Allora cosa?» mi rispose lui sarcastico e con un sorriso stampato in viso.« Vuoi continuare a fissarmi,guarda che poi mi consumi» gli feci la linguaccia.
Ad un tratto lui si avvicino lentamente al mio viso e mi sussurro all'orecchio «non lo farei mai».
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Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#
Teen FictionI genitori di Isabella e di James,decidono di fare un trasloco perché il quartiere in cui abitano è troppo pericoloso e hanno paura di lasciare i loro figli a casa da soli,quindi chiamano un baby sitter. Cosa succederà? Isabella sarà in grado di ten...