Capitolo 46

195 10 0
                                    

«Io proprio non ti capisco» disse Jacopo infuriato.

«Scusami,solo che,secondo me dovremmo smetterla almeno per questa settimana. Tu non hai paura che ci scoprano?»

«No,e non mi importa, già sai come la penso»

«Si,beh,però non è giusto nei miei confronti, dovresti rispettare le mie scelte, siamo una coppia. Una fottuta coppia Ja» se non ci faceva scoprire lui di sicuro lo avrei fatto io, stavo alzando decisamente troppo la voce.

«Va bene,per questa settimana lasceremo stare ogni tipo di rapporto, non so come farai,visto che ti arrendi facilmente, il problema non sono io» disse Jacopo in tono di siperiorità.

«No,infatti tu non sei il problema, tu sei la causa del problema, vedi sei troppo dolce e tenero, e quando fai lo stronzo sei anche più sexy del solito»

«E quindi cosa dovrei fare, dovrei sparire?» lo guardai quasi come in segno d'approvazione.

«Non ci penso neanche a sparire» alterò la voce.

«Era solo un'idea...» mi giustificai.

«Comunque sono quasi le due,e io ho sonno» dissi spengendo la luce.

«Io no,e voglio rimanere qua,posso?»

«No che non puoi, cos'ho detto fin'ora? Se ci beccano sono cazzi,vai via» dissi spingendolo fuori dal letto.

«E io ti ho detto che non mi frega un cazzo» mi prese e mi buttò sul letto.

«La vuoi smettere di fare così, sei fastidioso, e ti ho detto di andare via,ho sonno» ero decisamente incazzata, e lui non intendeva andarsene, e questa cosa non mi andava bene, è per il bene del nostro rapporto, dovrebbe capirlo.

«E allora dormi, ma io voglio stare qua con te, voglio starti accanto» addolcì il tono della voce, e forse capii.

«Tu vuoi starmi accanto perchè hai paura che sia incinta?»

«In parte per quello, ma questo è l'unico momento in cui possiamo stare insieme, di giorno ci sono i tuoi e non possiamo neanche salutarci» fece spallucce.

«Già,hai ragione... Però se si svegliassero e ci vedrebbero insieme cosa faremo?»

«Allora vado nella mia camera,così non avremo problemi ci vedremo domani mattina» stava per andarsene,ma si girò.

«Ah,buon natale!» mi sentii in colpa, era natale, e forse con quel "buon natale" voleva proprio farmici sentire, a natale ci si deve voler bene e fare la pace, e non come noi che litighiamo per ogni sciocchezza.

Ma non potevo farlo rimanere, era ovvio che lo volevo immensamente ma non volevo farci scoprire.

Era mattina presto. Ero andata a dormire con un peso sulla coscenza,e quindi non ce la facevo a dormire,non mi rimaneva altro che alzarmi dal letto e andare a preparare la colazione per tutti. Ma prima,mi ricordai,dovevo fare il test, e si fa prima di bere.

Andai in bagno e chiusi a chiave. Ovviamente alle cinque e mezza non si sarebbe svegliato nessuno, ma non si sa mai.

Feci la pipì su questa specie di termometro.

Appena fatto lo appoggiai sul davanzale della finestra ad aspettare la risposta.

Già che ero in bagno mi lavai i denti.

Andai a controllare il test. Era negativo. Tirai un sospiro di sollievo. Me l'avevo quasi fatta addosso dalla paura.

Andai subito da Jacopo a dargli la buona notizia. Stava dormendo come un angioletto. Che tutto è tranne questo.

Saltai sopra il suo letto,facendolo svegliare.

«Hey,ma non avevi detto che non dovevamo più-» non lo feci finire da parlare che gli diedi un bacio.

«Ma avevi detto che non dovevamo avere più rapporti di qualsiasi tipo»

«Si,ma devo darti una buona notizia» dissi saltando sul letto.

«Dimmi,ma smettila di saltare sul letto»

«Okay,ehm,non sono incinta...esulta con me» mi fece vedere un sorriso a trentadue denti.

«È una cosa buona,giusto?» mi chiese.

«Ovvio,senno perchè staremmo esultando»

Ritornai di sotto a buttare le prove del misfatto da qualche parte in cui nessuno avrebbe potuto vedere.

Mi cambiai. Avevo in mente di mettermi un paio di jeans,ma mi faceva male il ginocchio, quindi presi un paio di leggins neri,poi presi un maglioncino scollato blu,indossai i scarponi da neve bianchi(gli unici che avevo), e poi la giacca nera della north-face. Nella valigia avevo anche qualche sciarpa e dei capelli,ne presi uno per tipo e uscii di casa per buttare la prova della mia verginità perduta.

La nascosi vicino ad un albero sotto la neve. Ma molto, molto sotto la neve.

Rientrai in casa. Erano ancora le sei. Come avevo deciso,iniziai a preparare la colazione, e la tavola.

Misi sul fuoco la padella,con cui stavo facendo le frittelle.

Controllai nella dispensa se c'era qualcosa di spalmabile. Dietro il pacco di fette biscottate c'erano alcuni barattoli, tra cui: nutella, marmellata di fragole, marmellata di albicocca e burro di arachidi.

Li presi e li misi sul tavolo. Quando finii di cucinare le frittelle, presi dei piatti e li misi sul tavolo. Cercai qualcos'altro,ma non c'era nulla,apparte il panettone che ci aveva portato Nathan.

Decisi di andare a fare la spesa, ma vista l'ora di super mercati aperti non ce n'erano.

Andai di nuovo da Jacopo.

«Hey,svegliati» gli mossi la spalla con una mano.

«Si» disse assonnato.

«Dai svegliati,non fare finta,mi devi accompagnare a fare la spesa»

«Okey,okey adesso mi alzo» si tolse le coperte e scese dal letto,poi uscì dalla camera.

«Ti sarei grata se ti mettessi dei vestiti» Jacopo rientrò e prese i vestiti dalla valigia. Erano due giorni che era in questo posto e ancora non l'aveva sistemata?! Gli ci voleva una come me.

«Ecco ho fatto,ora andiamo» disse Jacopo.

Scendemmo le scale,e andammo in macchina.

Erano quasi le sette,quindi, probabilmente alcuni negozi avrebbero aperto a quell'ora.

Andammo in un paesino vicino,dove c'era un grande supermarket. Ma non era ancora aperto. Apriva alle sette e mezza. A quell'ora poteva alzarsi la mia famiglia,e se fossimo arrivati nel momento in cui stavano facendo colazione,sarebbe stata la mia fine e quella di Jacopo.

Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora