Capitolo 9

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Mi ero rassegnata,ormai Sel era sparita,non la trovavo più.

Mi stavo dirigendo in mensa quando incrociai Tilly.

«Ciao Isabella» disse lei tutta contenta.

«Ciao Tilly»

«Stavi cercando Selena?»

«In realtà si»

«È in mensa»

«Grazie di avermelo detto,non la trovavo più» mi sorrise e andò via.

Mi diressi subito in mensa,per trovare Sel e Jason seduti al nostro tavolo.

«Hey ragazzi» notai che erano sorridenti,e che erano seduti molto più vicini delle altre volte.

«Come mai così appiccicati? Mi sembrate due cozze» risero alla mia battuta.

«Sai Is,Jason ha scritto la poesia» disse Sel entusiasta.

«Si,già lo sapevo»

«E quindi io...cioè noi» avevo intuito,sapevo cosa volevano dirmi,e a me non sarebbe piaciuto.

«Forse se ti siedi è meglio» intervenne Jason.

«Spero non sia qualcosa di grave» e invece si che lo era,e molto per il nostro gruppo era gravissimo.

«Parlo io» disse Jason rivolto verso Selena.

«Vedi noi...ci siamo...» Jason nom riuscì a finire la frase,così la finii io.

«Fidanzati» Jason mi guardò con gli occhi sgranati,e io sospirai,perchè avevo capito che per noi non sarebbe stato più lo stesso.

«Non sei contenta?» disse Selena triste,avendo notato il mio disagio.

«No Sel ,sono felicissima»

«Allora cosa ti turba?»

«Non sarà più come prima» abbassai la testa.

«E chi lo dice?» disse Jason.

«Beh,io...guardiamo in faccia la realtà,voi adesso siete fidanzati,io farò da terzo incomodo,e sapete quanto non mi piaccia fare da terzo incomodo,quindi sarò costretta a fare amicizia con quello sfigato di Manuel Sella» dissi agitando le mani.

«Invece no» disse Jason.

«Che vuoi dire?»

«Voglio dire che noi tre domani sera andremo a vedere la partita degli Holliwood Knights»

«Farò comunque da terzo incomodo...»

«Invece no,perchè avendo riscontrato un problema di accompagno da parte dei miei genitori,puó venire il tuo mezzo fidanzato»

«IL MIO COSAA?» urlai così forte da far girare l'intera mensa.

«Is,non urlare,più tosto,non abbiamo solo tre biglietti?» chiese Selena.

«No,tesoro. I biglietti sono quattro,e se Is chiede al suo mezzo fidanzato di venire avremo anche un passaggio»

«Se dici di nuovo che quello è il mio mezzo fidanzato ti arriva un pugno sui denti» dissi alquanto irritata.

«Dai Is,finiscila,sappiamo che ti piace» disse Selena.

«Sel,non ti ci mettere anche tu» sbuffai.

«Va bene. Comunque,puoi chiedergli di accompagnarci?»

«Si,posso,ma non so quale sarà la sua risposta» se mi avesse detto di si,avrei dovuto sdebitarmi in qualche modo,e l'idea non mi andava molto a genio.

Suonò la campanella,staccai Sel dalle labbra di Jason,e andammo in classe.
Avevamo due ora di chimica,il mio compagno di esperimenti era quel cervellone di Manuel,io non capivo un tubo di miscele e miscugli,ma per fortuna lui si,e faceva tutto da solo.

Fortunatamente per lui non dovevamo andare in laboratorio,ma dovevamo comunque stare vicini,perché il prof Valentine aveva deciso quelle postazioni all'inizio dell'anno,e non aveva intenzione di cambiarle.

«Ciao Manuel» dissi sedendomi vicino a lui,mi salutò con la mano,e si coprì il viso,non ho mai capito se lo faceva perché era timido o perchè gli stavo antipatica,o magari voleva solo starmi alla larga per le abitudini che avevo.

Tilly si stava avvicinando alla nostra postazione,notai che a Manuel gli si illuminarono gli occhi.

«Isabella posso chiederti una cosa?»

«Ma certo» dissi sorridente.

«Sei abbastanza brava in italiano,vero?» rimasi sbalordita,Tilly,la ragazza più intelligente di tutta la classe stava chiedendo aiuto a me,una comune mortale che riesce a prendere un sei in matematica per grazia divina.

«Si,perché?»

«Non mi trovo con l'argomento che stiamo facendo ora e mi servirebbe una mano» avrei voluto dargliela,ma sembrava che a Manuel piacesse Tilly,quindi dovevo feci la cosa giusta.

«Iovorrei tanto,ma credo che Manuel sia più preparato di me,e sicuramente ti saprà aiutare meglio» Manuel ci guardò immobile,non riusciva ad aprire bocca.

«Allora Manuel puoi aiutarmi?» Manuel annuì solamente,Tilly sorrise e tornò al suo posto.

Manuel mi fissava con i suoi occhi color ghiaccio,non riusciva a capire perchè lo avessi fatto.

«Lo so che ti piace Tilly» dissi sfacciatamente,sbatté ripetutamente le palpebre e si guardò intorno.

«Manuel,si vede dai tuoi occhi che ti piace,prima brillavano» diventò tutto rosso e si girò verso il muro.
Aveva problemi seri quel ragazzo.

Le lezioni erano finite,tutti erano usciti dalla classe, lo stavo per fare anch'io ma una voce timida e fiacca mi chiamò.

«Isabella,non so perché lo hai fatto,ma grazie» era Manuel, credo fosse stata la prima volta che sentivo la sua voce.

«Ci mancherebbe» lo avevo fatto perché secondo me meritavano di stare insieme,e poi mi piaceva vedere le coppiette innamorate in ogni dove.

Ero appena arrivata a casa,Jacopo era in salotto a vedere un film,lo salutai e andai nella mia camera.

Poggiai lo zaino sul pavimento vicino alla libreria,e mi buttai sul letto.

Era stata una giornata faticosa,avevo bisogno di una doccia rilassante.

Misi i miei sporchi vestiti in lavanderia,e poi mi diressi in bagno per farmi la doccia.

Finito di fare la doccia mi coprii con un asciugamano molto piccolo,ma fortunatamente riusciva a coprirmi il fondoschiena.
Andai in camera mia ed aprii l'armadio per scegliere i vestiti,ma mi immobilizai appena sentii due dita sfiorarmi la spalla.

«Sai qua ci starebbe bene un tatuaggio» mi voltai,ero furiosa e anche imbarazzata.

«Ti ho d-disturbata?» chiese lui con voce tremante.

«Non so,dimmelo tu?» dissi sarcastica.

«Hai r-ragione,io...torno d-di sotto».

Appena uscito dalla mia camera chiusi la porta a chiave,avrei dovuto farlo prima che entrasse e non dopo uscito.

Decisi di non mettermi la gonna,se no Jacopo avrebbe ricominciato con quella storia,quindi misi un paio di jeans chiari,t-shirt nera aderente,e felpa bianca con la cerniera.

Scesi di sotto a fare merenda.
Aprii il frigo,c'erano le kinder paradiso,mi piacevano tanto.

Ne presi una,e poi presi un succo all'albicocca.
Jacopo mi guardava con aria affamata.
Girai i tacchi e andai di nuovo verso il frigo,lo aprii e presi l'altra kinder paradiso e gliela lanciai,chiusi il frigo e mi sedetti sulla sedia a fare merenda.

Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora