Capitolo 26

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Anche oggi era un'altra di quelle giornate strazianti dove bisognava andare a scuola e vedere le persone che odi.

Ma fortunatamente per me,io non odiavo nessuno,o fortunatamente per loro,dipende dai casi.

Stavo pensando che...era ora di mandare un messaggio a Jacopo, che...tutto sommato mi mancava,e siccome che si trovava qua a città del Messico potevo approfittare.

Mi ero preparata,ormai avevo familiarizzato con le stampelle quindi ero in grado di fare le scale da sola.

Purtroppo per familiarizzare non basta,bisogna anche saperci camminare e io,sbadatamente inciampai sull'ultimo gradino,o stavo per inciampare,quando qualcuno mi prese al volo tra le sue braccia.

«Jacopo,t-tu che ci fai qua?» dissi ovviamente terrorizzata.

«Sono venuto a vedere come stavi» mi fece scendere dalle sue braccia.

«Ma ci sono i miei in casa»

«Si,lo so,ho salutato anche loro» disse tranquillamente guardandosi in giro.

«Basta che ci credi».

Mi accompagno fino alla porta di casa e mi fece vedere dove aveva parcheggiato la sua auto.

Perché?

«Ah...Isabella, Jacopo te lo ha detto già? » disse mia madre.

«Cosa?»

«Che vai a scuola con lui»

«E...perché? » dissi sorpresa.

«Beh perché...farà il nostro baby sitter ancora per un po» disse mia madre sospirando profondamente.

Annuii e andai in macchina in silenzio.

«Allora...non sei contenta di venire a scuola con me?» disse Jacopo mettendo il broncio.

«Dovrei dire di si...»

«Beh...devo informarti di una cosa,oggi a casa tua verrà un mio amico,per me ovviamente,cerca di trattarlo bene,non fare come al tuo solito» mi mandò uno sguardo minaccioso.

«Si,ho capito ».

Se lui poteva farlo allora anche io.

Oggi inviterò Zhara a casa,lui non può farlo,non è neanche sua la casa,ed è arrivato neanche da un giorno e già crede di essere padrone di tutti e di tutto.

Entrai a scuola,subito all'entrata c'era Zhara che mi stava aspettando con Giorgio.

Cioè lo stavano facendo veramente. Si erano fidanzati per finta... Non credo che il ragazzo di Giorgio l'abbia presa bene.

«Ciao ragazzi,mi date una mano con lo zaino» affianco a me c'era Jacopo che lo portava.

«Certo» disse Giorgio.

«Dai Jacopo, dagli lo zaino» Jacopo diede lo zaino a Giorgio,e mi saluto con un bacio sulle labbra,stavo per dargli un ceffone,ma ormai era scappato.

« Carino il tuo ragazzo » disse Zhara,e Giorgio si morse il labbro inferiore.

«Non è il mio ragazzo» dissi imbarazzata,Zhara spalancò gli occhi sorpresa.

«Mmh...allora è libero» disse Giorgio leccandosi le labbra.

«Giorgio,sei fidanzato,e Jacopo non è omosessuale» lo rimproverai.

«Scusa,ma perché ti ha baciata se non siete fidanzati? E poi chi sarebbe?» disse Zhara.

«Lui è fatto così » sospirai profondamente « e sarebbe il mio baby sitter».

Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora