Io e Jacopo uscimmo di casa.
La mia cameretta era tutta pulita e ordinata.
Ma pensavo ancora alla "sorpresa". Chissà cosa aveva in mente. In realtà forse lo sapevo, magari centrava con Riccardo, visto che viene la sera dell'ultimo dell'anno.«Hey tesoro, a cosa pensi?» disse Jacopo.
«Nulla,cioé, a qualcosa penso, ma non deve importarti» gli feci la linguaccia.
«Ah,è così? Eh va bene,allora io non ti bacio più» disse lui facendo finta di essere offeso.
«Mh,certo. Non credo che resisterai a lungo»
«Non sei poi così sexy, c'è di meglio in giro» disse guardando fuori dal finestrino con il suo solito sorrisetto malizioso.
«Io non sono sexy? Ma se sono bellissima» mi attorcigliai la coda intorno alla mano.
«Credici pure,io dico che ci sono di più belle,anche se hai gli occhi azzurri non vuol dire che sei la più bella»
«Ma che cazzo vuol dire scusa? Senti basta così, sennò va a finire che litighiamo e io non voglio, cerchiamo di rimanere sereni e normali almeno per oggi»
«Ma dai,io scherzo. Lo sai che sei la più strafiga di tutte, e non per gli occhi azzurri, ma perchè sei tu. Perchè hai il sorriso più bello che io abbia mai visto, la risata più contagiosa che esista e un fisico da urlo» disse alzando e abbassando entrambe le sopracciglia.
«Dove il fisico da urlo? Ho la pancia, le cosce enormi e due tette che sembrano dei kiwi»
«Ma smettila che sei perfetta. E poi non sembrano dei kiwi,sembrano dei buoni e succosi pompelmi» si passò la lingua tra le labbra.
«Sei un maiale» dissi facendomi scappare una risatina.
Jacopo alle volte era dolce,e altre volte sembrava un maniaco sessuale.
Sempre a pensare alle tette e alla vagina.
Ma più che altro alla vagina. E per la precisione alla mia.
Però con lui non ci si annoia mai,è simpatico, divertente e sciocco.
Arrivammo a piazza Garibaldi per le quattro precise.
Jacopo mi fece scendere e andò a parcheggiare.
Mentre ero lì che passeggiavo e osservavo i vari bar e ristoranti, tra cui il salon Tenampa.
Il Tenampa è una specie di cantina. E poi c'è il museo della tequila e del mezcal.
Sinceramente non so cosa sia il mezcal.
Comunque è un posto molto visitato e ha varie sezioni.
Per esempio al piano terra c'è l'accesso al museo e ad un negozio dove si compra la tequila e il mezcal.
Però non ci sono mai stata,vorrei andarci.«Visto che figo» disse Jacopo.
«Eggià. Te ci sei già stato?»
«Mmh,no. Ma vorrei entrare e visitarlo,si dice che c'è la tequila che proviene da tutto il paese» disse avvolgendomi la vita e tirandomi a se.
«Che ne dici se andiamo? Intendo...con tuo padre. Appena arriva,immagino che sarebbe forte, magari scopri che è un appassionato di tequila e un collezionista di mezcal» dissi cercando di trovare informazioni su questo "mezcal".
«Che vai blaterando, il mezcal non si colleziona, beh al massimo metti la bottiglia in vetrina, ma non si colleziona» oh,che stupida, dovevo immaginarlo che era una bevanda.
«Ah,quindi è una bevanda»
«È un distillato, come la tequila, vengono dalla stessa pianta,l'agave,solo che il mezcal viene prodotto dalla parte centrale» spiegò lui,anche se non vedevo la differenza. E poi comunque era una bevanda.
Mentre eravamo impegnati a parlare della tequila e del mezcal,un uomo sulla quarantina si avvicinò a noi.
Era un uomo dai capelli grigi,occhi tra l'azzurro e il verde,un pò bassino e anche molto affascinante.
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Mi fido di te [in revisione] #wattys2019#
Teen FictionI genitori di Isabella e di James,decidono di fare un trasloco perché il quartiere in cui abitano è troppo pericoloso e hanno paura di lasciare i loro figli a casa da soli,quindi chiamano un baby sitter. Cosa succederà? Isabella sarà in grado di ten...