Flashback - 7

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"spiegami perché non vuoi che nessuno sappia che ci frequentiamo Max"
"perché romperebbero le palle e basta Bea, è una cosa nostra"
"Max è come se ti vergognassi di me, sei uno stronzo"
"bea credimi non lo sono in realtà"
"e come faccio a crederti visto che non sai neanche cosa provi per me e mi vuoi tenere nascosta"
Il silenzio in macchina mentre raggiungevano la festa di Helmut Marko era calato impietoso. Max non era ancora riuscito a dire a Bea che per la prima volta in vita sua si era innamorato di lei, che l'amava talmente tanto da avere paura di perderla se gli altri avessero saputo di loro.

~~~~~durante la festa ~~~~~

"ho una sorpresa per te Bea"
"cosa?"
"vieni con me"
"ma il nonno? La festa?"
"Non ci faranno caso, vieni!"
Max l'aveva portata al piano superiore dell'Hotel dove aveva preso una suite tutta per loro e dove aveva fatto portare champagne, rose rosse e candele profumate.
"Max è bellissimo!"
"ho voglia di fare l'amore con te Bea"
Per la prima volta da quando uscivano insieme i due ragazzi avevano fatto l'amore. Per Bea era stato unico, si era innamorata di Max la prima sera che erano usciti, un colpo di fulmine.
Lo stesso era stato per Max ma quella sera fare l'amore con Bea per lui era stato più potente della ragazza, più devastante. Max aveva avuto molte ragazze e fatto molto sesso ma con Beatrix quella sera aveva fatto veramente l'amore per la prima volta, sentendo delle sensazioni così forti, così grandi che l'avevano scosso nel profondo. Voleva dirle che l'amava, voleva dirle che da quando l'aveva conosciuta aveva capito cosa era l'amore ma non ci era riuscito. Per lui tutte queste emozioni erano nuove.
"scendo prima io Bea ok?"
"Non mi piace per niente questa cosa, mi sento una puttana"
"Non lo sei invece e lo sai"
"cosa sono per te?"
"dai scendiamo, balliamo insieme ok?"

~~~~~ bancone del bar ~~~~~

"eccoti finalmente, sveltina in bagno con qualcuna?"
"piantala Daniel"
"dai lo so, chi è? Qualcuna di importante?"
"no solo una delle tante, niente di serio, solo una scopata veloce"
"Non cambi mai eh"
"perché cambiare se va bene così?"
"oh Bea ciao! Vuoi qualcosa da bere?"
A Max si era gelato il sangue a sentire le parole di Daniel, si era voltato ed aveva visto Bea che lo fissava incredula e furiosa. Lui aveva detto quelle cose a Daniel per non dirgli la verità e ora aveva il terrore che Bea non avrebbe capito, che non gli avrebbe creduto.
"Daniel puoi dire a mio nonno che non mi sento bene e che sono andata a casa?"
"si certo Bea"
Bea era fuggita da lì ma poco dopo era stata raggiunta da Max che l'aveva presa per un braccio fermandola. Erano soli, nell'altra stanza musica risate e divertimento.
Bea si era sciolta dalla stretta di Max e lo guardava. Provava un dolore così grande che avrebbe giurato di sentire il cuore spezzarsi.
Max aveva paura, non aveva mai visto quello sguardo nella ragazza che amava.
Bea si sentiva male, ferita e si era chiusa nel suo orgoglio, aveva dato tutta sé stessa a Max e lui l'aveva umiliata e ferita profondamente con le sue parole. Decise di rendergli la stessa cosa, decise di ferirlo come più poteva, sapeva farlo anche se era certa che a lui di lei non importasse nulla.
Menti spudoratamente
"non c'è bisogno di dire nulla, grazie per la scopata. È stato divertente ma nulla di che"

Max era senza parole, voleva dirle che per lui era stato importante che l'amava da morire, ma le parole di Bea gli avevano lacerato l'anima. Sentiva il suo cuore sanguinare e le gambe tremare. Ma lui era orgoglioso in un modo oltre l'immaginario. Non accettava nella sua testa che la ragazza della sua vita gli avesse appena detto quelle cose.
Così prese anche lui in una frazione di secondo la stupida decisione di mentire e di ferire l'oggetto del suo amore segreto.
"cosa ti aspettavi? Io non provo niente per te. Sei anonima, una delle tante e neanche così brava a letto"
Non era vero e lui lo sapeva perfettamente, sentiva ancora le meravigliose sensazioni sulla sua pelle.
"sei un buco nero Verstappen, un ragazzo senza scrupoli e senza sentimenti, ti ritroverai solo e senza nessuno"
"meglio stare da soli che con una stronza e viziata ragazzina come te"
"continua a fotterti gente a caso e a illuderti di dare piacere, continua a vivere nella tua bolla di superficialità"
"due mesi di cazzate per una scopata scadente, sei stato il peggior errore della mia vita Beatrix Van Der Berg"

L'aveva guardata girarsi, uscire dall'hotel e salire in macchina.
Si sentiva svenire, stava male voleva urlarle che erano tutte bugie dettate dall'orgoglio e gridarle che la amava, che voleva vivere con lei.
Si rese conto troppo tardi della cazzata fatta.
Corse da lei e apri lo sportello prima che Bea potesse partire, la guardò e la vide piangere. Voleva consolarla dirle la verità ma stava troppo male, la stava perdendo e si sentiva morire.
Quando apri la bocca per parlare dal nervoso e dal dolore vomito' sul tappetino della macchina.
"mi fai veramente schifo Verstappen"
Bea chiuse con uno strappo lo sportello e parti veloce lasciando Max in mezzo la strada nella sua disperazione.

~~~~~ Max ~~~~~

Con le ultime forze rimaste Max prese il telefono e chiamò Daniel pregando che gli rispondesse
"ehy ma dove sei?"
"corri Dan ti prego sono all'entrata sto malissimo"
"arrivo resisti"
Daniel era corso dal suo amico e lo aveva trovato immobile con lo sguardo fisso in mezzo alla strada. Max si era aggrappato alle braccia del suo amico crollando e piangendo.
Daniel aveva messo Max in macchina e mentre tornavano a casa aveva chiamato Pierre chiedendo di dire agli altri che erano dovuti tornare per un lieve Malessere.
Max per tutto il tragitto aveva continuato a piangere come un bambino.
Era rimasto buttato sul letto per giorni interi, in completa apatia e disperazione, dormendo pochissimo e mangiando anche meno con Daniel sempre al suo fianco.
Quello che non poteva immaginare e che non avrebbe mai saputo era che Beatrix si trovava nelle stesse sue condizioni.

~~~~~ Beatrix ~~~~~

Bea era riuscita ad arrivare a un incrocio non sapendo neanche lei come ci fosse arrivata. Tremava vistosamente, i piedi non riuscivano a stare fermi e scivolavano sui pedali, gli occhi pieni di lacrime le impedivano di vedere la strada. Era ferma e non riusciva a muovere la macchina. Una macchina con due ragazzi si era fermata dietro di lei e dopo aver suonato il clacson per qualche minuto erano scesi per vedere.
"ehy stai bene?"
"no aiutatemi per favore"
"ti Portiamo in ospedale"
"no vi prego, prendete il mio cellulare e cercate Helene"
Helene aveva dato l'indirizzo di casa di Bea ai due ragazzi e si era fiondata a casa della sua amica. L'aveva portata in casa e spogliata. Le aveva messo una tuta e dopo aver pianto disperata per ore intere, era crollata sul letto grazie all'effetto di un calmante. Per giorni era rimasta in quel letto senza mangiare, piangeva e di notte si svegliava urlando in preda a incubi devastanti con Helene sempre al suo fianco.
Quello che non poteva immaginare e che non avrebbe mai saputo era che Max si trovava nelle stesse sue condizioni.

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