Devo calmarmi! Non posso innervosirmi ma proprio non ci riesco. Come ha potuto farlo? So che probabilmente si è sentito con le spalle al muro ma proprio il gesto non lo sopporto. Certo quello che ha detto è vero, anch'io non mi sono comportata bene, dovevo dirglielo subito ma veramente ho pensato solo al suo lavoro e alla sua concentrazione. Ora lo sa, ha detto di esserne felice ma ancora una volta non ha avuto scelta, ancora una volta deve accettare senza possibilità di replica.
La discussione di poco fa è stata solo l'inizio lo so, non mollerà facilmente, é un gran testardo figurati ora.
Sto per entrare in sala riunione quando un calore mi arriva dallo stomaco alla gola. Ormai ho capito ma non ho mangiato nulla ancora! Ora so che non è sushi! Corro in bagno. Ma che bell'inizio di giornata e pensare che era partito tutto alla grande!
Torno in sala riunione cercando di essere più normale possibile e lui è arrivato. Dalla sua reazione ha capito, ecco perché non volevo lo sapesse ora, si preoccupa. Sono ancora incazzata per la cosa del telefono, mi siedo lontano da lui sotto gli sguardi curiosi e sospettosi di tutti.
Quando portano la piccola colazione non ci penso un secondo e agguanto una tartina al cioccolato, mi manca il mio cappuccino ma come era successo con Pierre proprio ha perso ogni attrattiva, mi disgusta.
Mio nonno invece che è seduto vicino a me lo prende e comincia a girarlo, cazzo!
Dall'altra parte Christian sta facendo la stessa cosa con il caffè.
Sono circondata, sono in Trappola.
La sala è piena di odore di caffè, non mi piace, si mette male. Cerco di respirare e concentrarmi su altro, mi accarezzo la pancia e cerco lo sguardo di Max sperando che capisca e mi aiuti in qualche modo, anche se non vorrei eh! Ma è l'unico che sa qui. Mi guarda ma sorride, non c'è niente da sorridere! Non resisto più. Mi Alzo in piedi mettendomi una mano sulla bocca e volo fuori da quella stanza, direzione bagno.
Digli che è una intossicazione Max! Non far scoppiare un'altra bomba! Penso tra me e me mentre vomito pure l'anima nel bagno del motorhome.
Mi sento due mani che mi tirano indietro i capelli, sono delicate.
Mi Alzo ormai ho finito, è passata per ora, mi volto e trovo Lindsay.
La guardo e scoppio a piangere
"ohhh Bea! Da quando?"
"più o meno un mese"
"vieni ora, diamoci una sistemata e rientriamo"
"oddio, hanno capito?"
"Non credo, sono uomini dopotutto anche se non sono affatto stupidi"
"speriamo che per una volta lo siano"
Non sapevamo ancora quanto ci stavamo sbagliando.Davanti la porta della sala riunioni prima di rientrare mi fermo un secondo ma non si sente neanche una voce. Tutto tace. Lindsay mi stringe il braccio come se volesse farmi coraggio e entriamo. Sono tutti seduti come li abbiamo lasciati, mi risiedo tra mio nonno e Christian e guardo Max, tiene lo sguardo fisso sul tavolo e le mani strette in due pugni. È successo qualcosa.
"Bea tesoro, stai bene ora?"
Mio nonno mi stringe una mano
"nonno possiamo parlare dopo? Ho bisogno di te"
"certo tesoro, ora sta tranquilla"
Guardo di nuovo Max che finalmente ha alzato la testa e mi guarda, conosco quello sguardo è furioso, suo padre invece non parla ma scrive al cellulare e ogni tanto Scuote la testa.
Lo sanno! L'hanno capito!
"Christian" gli dico soltanto
"tranquilla, tutto ok"
Che sta succedendo?
"allora signori, iniziamo il briefing tecnico" dice Christian e io mi rilasso un po', forse lasceranno stare la cosa, ma l'espressione di Max non promette niente di buono.~~~~~~
Guardo Bex uscire di corsa con la mano sulla bocca seguita subito dopo da Lindsay. Capisco immediatamente che è un'altra nausea, il mio bellissimo bimbo deve essere un gran dispettoso. Vorrei correre da lei ed aiutarla ma appena mi alzo mio padre che probabilmente ha capito tutto mi urla contro
"non dirmelo! Anche questa Max?"
"sono cose mie papà"
"no Max sono cose nostre! Perché non me lo hai detto?"
"perché l'ho saputo ieri sera???" urlo anch'io
"e ora? Che vuoi fare?"
"che significa?"
"è un bambino Max, ha bisogno di tanto, sei in grado di farlo?"
"puoi essere felice per me cazzo? Puoi essere felice come lo sono io?"
Dopo questo scambio di battute tra me e mio padre Helmut é intervenuto
"Jos, ti prego ora calmiamoci. Non credo che ci faccia bene innervosirci ora, Beatrix tra poco tornerà, se siete d'accordo procediamo come solito, poi resteremo solo noi e ne parleremo. Ok Max?"
Annuisco.
Possibile che ogni cazzo di volta io e Bex dobbiamo sorbirci questa Inquisizione? Certo capisco che loro si preoccupano delle telecamere, del gossip che può essere allucinante e deleterio specialmente per uno con il mio carattere, del giudizio dei giornalisti e dei loro articoli a volte, molte volte, pieni di cazzate, ma io sono felicissimo di questa notizia, lo vogliono capire???
Me ne frego di tutto, per me contano solo loro due ora come ora. Capisco perché Bex non voleva dirmelo, anche Daniel me l'aveva detto stamattina e probabilmente anche loro pensano che io mi distragga dalle ultime due gare che ancora potrebbero farci vincere il mondiale piloti e il secondo posto dei costruttori.
OK se devo rassicurarli lo farò, ho imparato benissimo da questa splendida donna testarda come un mulo che mi è davanti e che è ancora incazzata con me.La parte tecnica e strategica è terminata, restiamo tutti seduti in attesa che qualcuno inizi.
"allora ragazzi, credo che sia chiaro a tutti che c'è una novità" dice Christian girandosi con la sedia verso Bex e guardandola
"io l'ho scoperto da poco in realtà, allo scorso gran premio, non l'ho detto subito a Max solo perché non volevo che si preoccupasse e si sconcentrasse sugli obiettivi della squadra"
"come stai piccola? Ti sei fatta visitare?" le chiede suo nonno e io trasalisco, questo è uno dei miei dubbi che mi sta più a cuore
"si ho visto un medico a Monaco e va tutto bene"
Oddio grazie! Mi rilasso un po'
"puoi continuare il lavoro o hai bisogno di riposo?" le chiede Christian
Decido di intervenire
"ha bisogno di riposare, deve pensare al piccolo"
Eccola la mia Harley, mi lancia sguardi di fuoco
"sto bene te l'ho detto, se non mi credi guarda il mio telefono stanotte" mi risponde acida
"piccola stronzetta, vuoi capirlo o no che io mi preoccupo per voi?"
"proprio quello che non volevo, tu corri e fai il tuo lavoro ce la fai o è troppo difficile Verstappen?"
"ora bastaaa!" mio padre si alza sorprendoci tutti
"Beatrix sono immensamente felice per questa meravigliosa sorpresa. Ce ne avete fatte di sorprese ma questa le batte tutte. Max da te mi aspetto un comportamento esemplare, chiaro?"
"papà credimi loro due sono la cosa più bella che potesse capitarmi" gli dico sincera e guardo Bex di nuovo con le lacrime agli occhi
"bene! Ovviamente teniamo la cosa solo per noi almeno finché sarà possibile, concentrati sugli obiettivi ma ora festeggiamo! Congratulazioni ragazzi! Se solo penso a come tutto questo è iniziato e quante ne avete combinate, non riesco a credere che siamo arrivati qui" Christian scoppia a ridere e tutti si alzano per abbracciarci e congratularsi con noi. Io e Bex ancora non ci siamo parlati se non per quelle parole.
Finalmente soli mentre andiamo in box e decido di parlarle
"Bex mi dispiace per la cosa del telefono, davvero"
"devi fidarti di me Max"
"anche tu Bex, non mi è piaciuto per niente che tu me l'abbia nascosto di nuovo, capisco perché lo hai fatto ma anche tu devi fidarti di me"
"Max ce la faremo?"
"ci stiamo provando Bex, almeno io lo sto facendo, fallo anche tu o sarà tutto inutile. Pensaci"
Mi guarda e annuisce.
Stavolta non la prendo per mano come facciamo sempre, camminiamo vicini si ma ognuno immerso nei suoi pensieri.
Io ci sono Bex, rifletti e stai con me, lotta con me, non allontanarmi!
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Heart And Hate
Short StoryNon è cosi difficile passare dall'amore all'odio, molti pensano che non sia possibile ma è molto più semplice di quanto si pensi. Come? Semplice, bastano poche parole, misurate, calibrate, bastano due cuori spezzati, due caratteri orgogliosi e il gi...