🎧 U2 - with or without you
Ho accompagnato Max alla conferenza stampa dei piloti e lo sto aspettando fuori, oggi è in coppia con Daniel e anche se so che a lui non piacciono le interviste e ha pochissima pazienza, saperlo in compagnia di Daniel mi tranquillizza, con lui si diverte. Ho cercato Pierre ma non sono riuscita a trovarlo, ci eravamo scritti e ci saremmo visti a cena, volevo sapere come era andata con Caterina a Milano. In tutti questi giorni ci eravamo di nuovo allontanati dalla nostra conoscenza approfondita, tornando i migliori amici di sempre. Probabilmente questo è il nostro destino, nessun rimpianto per quello che abbiamo avuto anche se per poco, è stato bello, ma la scintilla non era scattata e sono certa che anche per lui è così.
In camera avevo ritrovato una rosa con un'altra lettera, R, l'avevo messa con le altre che mi porto sempre dietro, chiuse in una pochette.
Quello che ho capito è che deve venire da parte di qualcuno che è legato al mondo della formula 1, si ma chi? E quale è il messaggio che vuole farmi costruire con questo puzzle? Le lettere ricevute non hanno una logica, deve mandarle mischiate.
Quando i due escono dalla sala interviste mi si piazzano davanti guardandomi.
"a che pensi Bea?" mi chiede Daniel
"alle rose Dan"
"ne hai ricevuta un'altra?"
"si ma le lettere sono mischiate, chi sarà?"
"un idiota sicuramente, pensa che coglione a sprecare tutto questo tempo" esclama Max
"tu non capisci proprio niente! È un gesto così bello e romantico!" gli rispondo alzandomi
"un gesto da disperati"
"ah certo che se consideriamo che il tuo livello di romanticismo è mettere una mano sul culo di una e portarla a casa, questo delle rose deve sembrarti strano"
"perché perdere così tanto tempo quando è semplice?" insiste
"ma non ti senti uno stronzo?"
"no mai, sono sincero"
"tu sincero? Ti prego"
"almeno non sono perfida come te"
"ma fottiti una buona volta!"
"ti piacerebbe eh!"
"fanculo, sei odioso!"
Daniel ride come un pazzo
"Dio ragazzi, starei qui a sentirvi per ore! Siete completamente pazzi"
Li lascio lì e mi dirigo verso l'uscita, mi seguono parlottando sotto voce, capto qualche parola del loro discorso
Ammettilo... Niente...rose... Impazzito...Arrivata finalmente in camera, mi preparo per la cena con Pierre dopo aver trovato ovviamente un'altra rosa davanti la porta della mia camera. Stavolta è accompagnata da un biglietto
Mi fai impazzire e il solito cartoncino con una L.
Annuso la perfetta rosa sorridendo, questa cosa mi piace da morire.
Mi faccio una doccia e mi vesto, scelgo un paio di pantaloni bianchi e una camicetta celeste che lascio leggermente sbottonata sul davanti, completo il tutto con la giacca dello stesso colore della camicetta e scarpe con il tacco, mi piace sentirmi più alta, se potessi li indosserei anche nel paddock ma correre dietro alle pazzie di Max in tacchi vertiginosi non sarebbe proprio comodo. Quando esco dalla camera per recarmi al ristorante scelto da Pierre, trovo Max che entra nella sua camera e non è solo. Mi guarda e per un momento stringendo i suoi occhi a due fessure.
Non mi dice niente e io non dico nulla, non c'è niente da dire, solo guardare la porta che si chiude e dirigermi verso l'ascensore."B sei stupenda!" mi dice Pierre quando lo raggiungo al tavolo
"ehy! Finalmente ti vedo, ti sei nascosto oggi?"
"no no, ho avuto mille cose da vedere con il team"
"come stanno? Mi mancano tutti cavolo"
Vedo Pierre rattristirsi.
"tutti bene, ci manchi anche tu e io..."
È il momento, prima ce lo diciamo prima ci sentiremo meglio entrambi.
"Pierre va tutto bene, sei sempre il mio migliore amico?"
"sempre! E tu?"
"domanda inutile! Sempre!"
"abbiamo fatto un casino Bea e mi dispiace non sai quanto per tutto"
"Pierre, nessun casino. Abbiamo solo cercato di capire e ora sappiamo. La nostra amicizia è molto più importante del resto. Va tutto bene"
"mi sento terribilmente in colpa" mi dice spiazzandomi
"e perché scusa? Lo volevamo entrambi"
"no non per quello, è stato unico e lo sai bene. Ti ho spinto ad accettare il lavoro con Max e so quanto non volevi e mi sento uno stronzo. A quest'ora se non avevamo incasinato tutto, potevi essere con me e con gli altri a casa tua, all'Alpha"
"ascolta piccolo capo, se non fossi andata alla Red Bull, io e te saremo ancora incasinati a capire che succedeva e probabilmente non avremo ancora capito di volerci un bene infinito, quindi va bene così"
"ma tu odi Max!"
"oh si! Ma sto imparando a gestirlo"
"torna da noi B, puoi farlo?"
Ci penso un po' su, mi hanno fatto firmare una montagna di carta, patti di riservatezza e non so che altro
"devo leggere il contratto, non so se c'è qualche clausola strana. Se posso liberarmi lo farò"
"Non sai quanto mi farebbe felice!"
Evito di rispondere, farebbe felice anche me? O no? O meglio, non del tutto? Ma che mi succede? Pierre che mi chiama interrompe i miei pensieri.
"va tutto bene B?"
"si si scusa! Allora, racconta tutto. Come è andata con Cate?"
Mi racconta del Loro incontro e di cosa si sono detti, di quello che sentono e che lui al momento non vuole prendere nessuna decisione affrettata.
"Pierre ti prego! Basta con queste indecisioni! Sei uno tosto, sai cosa vuoi! Dentro di te lo sai! Smettila di avere paura, credi in te una buona volta e prendi quello che vuoi! Fanculo dubbi e paure"
Mi guarda sorridendomi e mi stringe la mano
"ti adoro lo sai? Sei unica"
Rido stringendo le sue dita
"oh lo so, lo so"
Ridiamo entrambi continuando la nostra cena come i due amici che siamo sempre stati.Torno in camera da sola, mentre mi spoglio per mettermi il pigiama, inizio a sentire nella camera accanto, occupata dallo stronzo, risate, rumori e gridolini.
Ohh ma vaffanculo!Mi arriva la chiamata di Helene e per fortuna mi distrae da quei rumori molesti
"allora racconta, con Pierre?"
Mi chiede
"niente hel doveva andare così, siamo solo amici, in effetti credo che lo abbiamo sempre saputo"
"cavolo mi dispiace B. Come stai?"
"sto bene se solo smettessi di sentire le scopate dello stronzo nella camera accanto, starei meglio!"
"noooo! Sei seria?"
"purtroppo si. Che cavolata che ho fatto accettando questo lavoro!"
"senti chiedi un'altra camera, vattene da lì"
"si hai ragione"
"un'altra cosa B, non andare a Monaco dopo la gara. Puoi evitare o hai impegni?"
"no hel nessun impegno, poi devo parlare con Christian e il nonno, voglio vedere se posso annullare il contratto. Vengo direttamente a Londra"
"ohhh siiiii! Southampton?"
"si hel! Mi va proprio!"
"bene! Faccio preparare la casa e avviso gli altri che stiamo per arrivare!"
"ti voglio bene hel"
"anch'io B, ora esci da quella camera!"Attacco il telefono e chiamo in reception, niente cambio camera, l'hotel è al completo.
Non voglio chiamare Pierre, anche se è la cosa giusta da fare ma non ne ho voglia, neanche Charles, mi chiederebbe di Pierre se già non lo sa, e ora non ne voglio parlare. L'unica persona mi viene in mente è Daniel, è sempre così carino con me.
Gli mando un messaggioA: Daniel Ricciardo
"Dan, scusa se ti rompo, ma potresti ospitarmi stanotte? L'hotel è al completo e non posso restare in camera mia"Da: Daniel Ricciardo
"Bea, certo che si! Ma che succede? Problemi?"A: Daniel Ricciardo
"non ho voglia di continuare a sentire le evoluzioni sessuali dello stronzo qui accanto"Da: Daniel Ricciardo
"vieni pure, ti aspetto, 355, terzo piano"Senza neanche cambiarmi, mi metto la felpa della Red Bull sopra al pigiama, nello zaino ci infilo lo spazzolino, il caricabatterie, i vestiti per il giorno seguente e esco dalla camera. Davanti la sua camera sferro un calcio alla sua porta facendola tremare e corro verso le scale.
Per fortuna non c'è nessuno in giro, arrivo da Daniel che mi sta aspettando con la porta aperta.
"grazie Daniel!" gli dico dandogli un bacio sulla guancia
"figurati! Pigiama party?"
Ride chiudendo la porta.
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Heart And Hate
Short StoryNon è cosi difficile passare dall'amore all'odio, molti pensano che non sia possibile ma è molto più semplice di quanto si pensi. Come? Semplice, bastano poche parole, misurate, calibrate, bastano due cuori spezzati, due caratteri orgogliosi e il gi...