Las Vegas Part 1 - 40

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Il set con la G-Star Raw si è svolto nel più completo silenzio. Io non parlo, lui non parla. L'ho guardato indossare gli abiti che avevano preparato per lui e diavolo che fatica che ho fatto a non sbavare ma sono ancora terribilmente incazzata. Stuart mi aveva chiamato per tre volte di fila ma anche con lui silenzio.
Devono capire che non sono una fottuta bambina, sono una donna che sa perfettamente cosa vuole e l'unica persona che vorrei è questo grandissimo stronzo che ora si sta togliendo la felpa gialla e mi sta davanti mettendo in mostra tutti quei suoi spettacolari addominali.
Oh fanculo Max!
Respiro e mi avvicino

"muoviti, dobbiamo prendere il volo" gli dico secca
"Bex dai piantala, possiamo parlare?"
"stiamo parlando genio, ti ho appena detto di muoverti"
"Non intendevo questo"
"lo faremo ma non ora, mi deve passare l'incazzatura"
Per fortuna arrivano gli altri e solo per dargli fastidio mi butto tra le braccia di Pierre.
Lo sento ringhiare, ti sta bene!

Sul volo per Las Vegas mi sono tenuta lontano da lui e mi sono seduta tra Pierre e Charles, Lasciando tutti i miei pensieri fuori e godendo della loro compagnia, abbiamo riso e scherzato ma la sensazione di essere continuamente osservata non mi ha mai abbandonato. Più di qualche volta mi sono girata e lui mi stava guardando. L'ultima volta prima di atterrare gli avevo alzato il dito medio e poco dopo mi era arrivato il Piccolo cuscino della compagnia aerea in testa.
I nostri tre amici erano scoppiati a ridere.

Le camere stavolta erano state assegnate in modo corretto, io avrei dormito da sola e i quattro piloti avrebbero diviso due camere twin, Max e Daniel in una, Pierre e Charles l'altra.
La mia camera singola tra le loro due.

"allora ciurma, piani per stasera?" ci chiede Daniel
"io direi di tentare la sorte ovviamente" propone Pierre
"quello era scontato genio" gli risponde Charles
"tu B?"
"credo che dopo una doccia uscirò a fare un giro P, voglio vedere i giochi d'acqua musicali e lo spettacolo dei pirati. Ci vediamo dopo?"
"vengo con te Bex" mi dice Max e di nuovo i tre ridono.
"Noooo! Assolutamente no! Non hai di meglio da fare?"
"no era proprio quello che volevo fare"
"cazzate! Vuoi rovinarmi la serata vero?"
"beh farti incazzare Bex è la cosa che mi riesce meglio no?"
"su questo puoi giurarci"
"allora a dopo, ti aspetto fuori"
Non voglio passare del tempo da sola con lui, non adesso, avevo deciso di dirgli tutta la verità sui miei sentimenti ma dopo quello che è successo con Stuart ho deciso di prendermi altro tempo e di mettere una benché minima distanza tra noi, cosa che mi fa soffrire eh, bramo quelle labbra soffici, mi mancano quelle sue mani che mi danno piacere e sogno il suo magnifico corpo fuso con il mio, ma l'orgoglio è più forte, lo è sempre stato. Ok Max giochiamo.
"Va bene Verstappen, ci vediamo alle 19.30 all'entrata"
Per un momento resta sorpreso dalla mia concessione poi si riprende in fretta
"bene harley a più tardi, sarà una bella sfida con me stesso non affogarti in quelle fontane"
"sai dove te le devi mettere le fontane?" urlo
Scoppia a ridere lasciandomi lì in preda a una furia cieca.
E eccoci, tornati ad urlarci in faccia e a sfotterci.
"almeno aiutami con la valigia!!!!" gli urlo dietro
"sai dove te la devi mettere la valigia harley?"
"ahhhhh Dio!"

Prendo la valigia e ancora con gli sguardi divertiti dei miei amici addosso, mi dirigo al sicuro nella mia camera.
Dopo una doccia molto rilassante ed essermi preparata, jeans, scarpe comode ma con il tacco, camicetta Bianca e una giacca, guardo l'orologio. Benissimo! 18.30 orario perfetto, fregato!
Chiudo la porta e scendo in reception, chiedo un taxi e appena arrivo mi faccio portare a destinazione. Lo spettacolo inizia alle 20.00.
Mi siedo su un muretto e rilassandomi mi fumo una sigaretta. Mi starà ancora aspettando, bene Maxie, spero che il messaggio ti sia arrivato forte e chiaro, io decido della mia vita, non tu, non Stuart, no mio nonno, no Christian, nessuno, solo io.
Le luci della Street si stanno affievolendo, manca poco, il mio orgoglio è soddisfatto ma io no, sarebbe stato meraviglioso vederlo con lui, abbracciata all'uomo che ho sempre amato, ma le cose non sempre vanno come si spera no?

~~~~~~~~~

Conoscendola non avevo nessun dubbio che me l'avrebbe fatta pagare. Non ho mai voluto decidere per lei, anche perché so perfettamente che voler controllare Beatrix è come voler controllare il tempo, impossibile. Sono pronto ad aspettare tutto il tempo che vuole, ormai so perfettamente che non potrà mai più esserci nessun'altra nella mia vita, se non lei. Quello che mi solleva è che sta dando lo stesso trattamento anche al Calciatore. Sono le 19.00 manca ancora mezz'ora al nostro appuntamento ma proprio perché la conosco so che troverà il modo per sfuggirmi, è stata troppo permissiva prima, ha ceduto troppo in fretta.
Già pronto, scendo in reception e chiedo di chiamarla al telefono direttamente da lì, se le avessi bussato non mi avrebbe aperto.
"mi dispiace signor Verstappen ma la signorina van Der Berg ha lasciato l'hotel poco fa"
Maledizione! Lo sapevo!
"a che ora inizia lo spettacolo delle fontane danzanti?"
"il primo alle 20"
"può chiamarmi un taxi?"
"certo"
D'accordo Piccolo demone, a noi due.

Quando arrivo c'è moltissima gente, comincio a camminare in cerchio lungo tutto il perimetro come se stessi facendo una track walk osservando ogni persona sola, per fortuna la maggior parte sono o coppie o piccoli gruppi. Poi la vedo, appoggiata con le braccia alla ringhiera e lo sguardo perso avanti a se in attesa dell'inizio. Cazzo se è bella, ancora una volta mi ritrovo a pensare che la voglio con me.
Mi avvicino e mi piazzo poco distante da lei nella sua stessa posizione, non si accorge di me ancora completamente immersa nei suoi pensieri. Quanto vorrei saperli! Diventa tutto buio e una musica dolcissima inizia. Dai buchi sul pavimento escono zampilli di acqua e si mischiano a quelli già in funzione e l'acqua danza sulle note della musica, è uno spettacolo molto affascinante. Mi avvicino di più e le sfioro la sua spalla con la mia.
Si gira e quando si accorge che sono io sbarra gli occhi.
"devi impegnarti di più se vuoi darmi buca harley"
"zitto, non rovinarmi la serata"
Sorrido e le circondo le spalle con un braccio
"Max" mi ammonisce
"zitta, non rovinarmi la serata"
Restiamo a guardare il resto dello spettacolo in silenzio.

"ora te ne vai?" mi chiede puntando quei suoi dannati occhi che adoro nei miei
"no"
"Max dio santo, tu non vuoi stare qui con me e lo sai"
"ma perché sei così presuntuosa?"
"ahhhh io????"
"si harley, credi di sapere sempre quello che penso o voglio"
"come te, devo ricordarti cosa è successo con Stuart?"
La guardo avvicinandomi alle sue labbra, non so resistere, quel tenue colore del rossetto lo voglio addosso, oraaaaaa
"no Bex non devi, so perfettamente cosa volevo fare e l'ho fatto"
"cosa Maxie?"
I pirati, lo spettacolo al treasure island sta per iniziare. Si ma trasferiamolo nel nostro hotel, ora subito.
Picchiami Bex, graffiami, insultami ma io ho bisogno di te.
La prendo in braccio e la bacio
"mamma guarda! Quel ragazzo sta uccidendo quella ragazza!" urla una bimbetta
Mi fa ridere, chissà se il nostro piccolo Angelo sarebbe stata così penso
"piccolina, non la sto uccidendo, lei è la mia Harley Quinn e io il suo joker"
"davvero??" mi risponde la bimba emozionata
Le strizzo l'occhio e con bex in braccio mi dirigo verso il nostro hotel situato poco più avanti
"Max non è giusto continuare così" mi dice
"shhh Bex, chi lo dice? Tu lo vuoi?"
"e tu?"
"impareremo mai a parlare io e te?" le chiedo
Non mi risponde ma mi bacia il collo proprio sotto l'orecchio facendomi accelerare il passo.

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