Dopo la rivelazione le cose sono strane, precipitate in un silenzio quasi assordante.
In questi giorni passati nella routine della formula 1 io e Max siamo andati sempre insieme ma sempre in silenzio, come se tra di noi ci fosse un muro invisibile e isolante che ci impedisse di parlare. Le uniche parole che ci siamo scambiati sono state ok, grazie e ciao, dopo le mie indicazioni su orari e appuntamenti. La seconda sera dal nostro arrivo i ragazzi avevano organizzato una serata in un locale ma io non avevo partecipato, ero troppo preoccupata e non avevo la testa libera. Lindsay e Tom avevano insistito parecchio ma non mi avevano convinto, avevo paura, sapevo che il silenzio di Max era temporaneo, ero in continua attesa della sua reazione che sapevo sarebbe arrivata prima o poi. L'avevo vista sul volo, l'avevo percepita, era dentro di lui ma non era ancora esplosa e non sapevo proprio cosa aspettarmi. Ero in continua ansia, dormivo male e mangiavo poco, mi veniva da vomitare dal nervoso.
La sera della festa, ero in camera mia, quando avevo sentito dei passi nel corridoio e delle voci che si erano fermate davanti la mia porta. Avevo riconosciuto la voce di Max e quella di Daniel.
Mi ero avvicinata alla porta in ascolto, Daniel diceva a max di stare calmo e lui aveva urlato un semplice perché?
Poi altri passi e la porta della sua camera sbattuta violentemente.
Stava arrivando, la reazione del leone stava arrivando.
Avevo parlato con Daniel ovviamente, dovevo capire come stesse Max, io avevo avuto tutto il tempo per metabolizzare la perdita, lui no, lui era stato all'oscuro di tutto e aveva ora mille cose da riordinare e una sola persona a cui dare la colpa, me.
In tutto questo continuavo a ricevere la rosa con le lettere, solo una ne era arrivata, bellissima ma non rossa stavolta, di un rosa pallido tendente al bianco accompagnata da una C.
Avevo provato a costruire una parola di senso compiuto ma ancora era un rebus, nessuna combinazione provato portava a una benché minima idea."dagli tempo Bea, sta cercando di metabolizzare la cosa"
"Dan non so che aspettarmi"
"niente vedrai, andrà tutto bene"
"forse non dovevo dirglielo, ho sbagliato, era meglio che non lo sapesse"
"se posso permettermi Bea, l'unico errore di tutta questa storia è che non lo hai informato quando lo hai scoperto"
"Dan come potevo? Sai com'era finita, io non ero stata nulla per lui, se non una avventura e per di più scadente come mi aveva detto. Che dovevo fare? Chiamarlo e dirgli ehy ciao avremo un bambino? In tutta onestà Daniel non ero in grado di poter sopportare un altro rifiuto e un altro insulto da lui"
"beh se la metti così non posso darti torto. Dai ora non ci pensare"Avevamo camminato insieme verso il paddock mentre io gli raccontavo di Southampton e della notte con Stuart. Questo contribuiva al peggioramento del mio imminente Esaurimento nervoso. Stuart prima di scendere dalla macchina in aeroporto mi aveva chiesto solo di pensarci prima di darmi un casto bacio sulla punta del naso. Incapace di rispondergli avevo annuito, ma in questi giorni l'unico pensiero che riuscivo a formulare era Max e la sua reazione.
Sto vedendo le Qualifiche dal box insieme agli altri membri del team. Max si era preparato e come ormai eravamo abituati io gli passavo le sue cose, lui si sistemava ma stavolta nessuno scherzo, nessuna battuta, nessuna parola. Quando era salito in macchina mi ero voltata e avevo trovato quattro paia di occhi che mi fissavano increduli.
Mio nonno, Jos, Christian e Gianpiero erano a dir poco scioccati, credo che nessuno di loro si aspettasse una calma del genere, la classica calma prima della tempesta.
Christian mi aveva accennato un sorriso con un lieve accenno della testa, so che ha capito, Max era stato messo al corrente del bambino.
Mi sono seduta su una sedia in fondo al box da sola, guardavo il monitor e ascoltavo la sua voce tramite la radio, fredda, dura, distaccata, la sua modalità gara.🕕 Hotel Sofitel Bahrein Zallaq
🎧 Imagine Dragons - WreckedAdoro la sensazione dell'acqua sulla mia pelle mentre le parole della canzone del mio gruppo preferito inondano la mia camera. Esco dalla doccia cantando, questa canzone rispecchia perfettamente il mio stato d'animo. Mi infilo l'accappatoio ancora cantando mentre vado ad aprire la porta visto che stanno bussando. Probabilmente è Pierre, mi aveva visto oggi e aveva detto che sarebbe venuto da me per una consolazione fatta di gelato, cioccolato e fragola.
Quando apro la porta non c'è Pierre, lui è qui davanti a me. Mi fissa con i suoi occhi blu, respira affannosamente, il suo petto si gonfia e le spalle si akzano e si abbassano velocemente.
So che è il momento, eccola è arrivata, mi sposto di lato e lui senza dire nulla entra. Chiudo la porta e mi volto, è davanti al mio telefono e sta ascoltando la canzone. Spegne il cellulare, nella stanza cade il silenzio e io resto in attesa. Se dico qualcosa o faccio qualcosa peggiora tutto."come hai solamente potuto pensare di non dirmi niente?" mi chiede
Provo ad aprire la bocca per parlare ma lui continua
"cristo Harley! Era mio figlio! Non solo tuo! Avevo il diritto di saperlo!!!"
"Max cosa dovevo dirti? Io non ero niente per te e di certo non sarebbe stato niente anche il bambino!"
"ma ti ascolti? Che diavolo dici?"
"dovevo chiamarti dopo tutto quello che ci eravamo detti e dirti, ciao stai per diventare papà da una donna che odi? Dai Max!!!!!"
"ma tu che ne sai??? CHE NE SAIIIII" urla ancora più forte
"no Max! Tu che ne sai????? Non hai idea di cosa ho provato io! Avere un bambino e sapere che dovrai crescerlo da sola! Sapere che suo padre mi odia talmente tanto che se lo avesse saputo mi avrebbe chiesto di abortire!" a questo punto è i utile mentire, tiriamo fuori tutto, a chi urla di più.
"sei una stronza! Pretendi di sapere cosa avrei fatto! Avresti tenuto il bambino senza neanche fargli sapere che io ero il padre!"
"L'HO PROTETTO!"
"DA CHI??? DA ME???"
"SIII DA TE! TU MI ODI E AVRESTI ODIATO LUI"
la sua furia é qualcosa di tangibile ora. È davanti a me e mi afferra i polsi
"Non ti permettere Beatrix non ti permettere mai più di dire che io avrei odiato mio figlio! Ti odio per avermelo nascosto! Ti odio per avermi proibito di esserne felice e per non avermi fatto soffrire per la sua perdita! Ti odiooooo"
"ti odio anch'iooooo! Ti odio per non avermi amato maiiiii, per tutto il male che mi hai fatto! Ti odio Max!"E poi tutto cambia, si trasforma, in cosa? Non lo so, non ho il tempo di capire, di ragionare, il tempo si ferma, la stanza scompare, sparisce il Bahrein, sparisce il circuito, scompare il tempo, il luogo, lo spazio, le parole, tutto è immobile nell'esatto momento che le nostre labbra si toccano e la sua lingua si fa spazio nella mia bocca, trovando la mia.
È un bacio di rabbia, di follia, figlio di qualcosa di così incontrollabile e potente da portarci ad abbracciarci con violenza, prepotentemente da far tremare il pavimento sotto di noi, da scombussolare i nostri cuori e le nostre menti.
Un bacio che non finisce, susseguito da molti altri, baci urgenti, forti che fanno sbattere i nostri corpi sul bordo del letto e facendoci cadere sul morbido materasso.
Quattro mani furiose due per ogni corpo, spogliano i nostri corpi desiderosi.Ascolto solo i gemiti di Max che si confondono con i miei, sento solo le sue mani su di me e la sensazione della sua pelle sotto le mie, sento un suo bacio sopra il tatuaggio del mio angelo che mi Scuote l'anima, me la spezza per poi rimetterla insieme.
Mi blocca le mani sulla mia testa e gioca con il mio piercing all'ombelico e poi torna a baciarmi il collo, mordendomi e lasciandomi dei segni.
È al limite, siamo al limite, siamo arrivati al punto di non ritorno, da qui non si torna indietro, non voglio farlo ora, voglio solo andare avanti. Mi libero le mani e ritrovo la sua bocca, lo stringo con durezza a me e quando lui entra dentro di me, un grido, un lamento sofferente esce da entrambi.
Nell'odio che proviamo l'uno per l'altra, dopo un tempo che sembra infinito facciamo di nuovo l'amore, un amore tormentato, doloroso. Amore? Odio? Passione? Semplicemente Max, tutto questo è Max.
STAI LEGGENDO
Heart And Hate
Short StoryNon è cosi difficile passare dall'amore all'odio, molti pensano che non sia possibile ma è molto più semplice di quanto si pensi. Come? Semplice, bastano poche parole, misurate, calibrate, bastano due cuori spezzati, due caratteri orgogliosi e il gi...