Max - 3

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🎧 Pink Floyd - another brick in the wall

Lavorare al simulatore mi piace troppo e non mi fa pensare a nulla se non a migliorare ancora. Voglio essere il campione del mondo, voglio essere il migliore e devo riuscirci.
Dopo tre ore continue ho bisogno di una pausa. Prendo il telefono e mi trovo un messaggio della ragazza bionda della sera precedente, mi chiede di vederci ancora.
Le rispondo che non è possibile e poi cancello il numero. Nessun legame, il mare è pieno di pesci, una notte e via. Ho chiuso il mio cuore un anno prima, l'ho congelato e ora batte soltanto per la mia macchina. Non proverò mai più nulla per nessuna ragazza, mai! Nessuno mi vedrà mai più in quelle condizioni.

Mi blocco alla fine del corridoio come se schiacciassi il pedale del freno furiosamente.
Che cazzo ci fa qui? Lei lavora con Pierre all'Alpha Tauri, non viene mai qui. Questo è il mio posto sicuro, lontano da tutto, da tutti, specialmente da lei!
È un anno che la evito come la peste, in paddock quando sono obbligato a stare nello stesso posto per via degli impegni dei due team mi calco il cappello in testa, faccio quello che devo fare e ciao, scappo più veloce della luce.

Ecco, come volevasi dimostrare, quattro frasi e un odio viscerale da parte di entrambi. Ma si può essere più stronze?

"Max!" mi urla Christian riprendendomi
Perfetto! Ora mi tocca una ramanzina di un'ora circa sul mio comportamento, sul mio carattere di merda, sul fatto che devo trovare un equilibrio e bla bla bla... Sono un pilota, corro no? Lo faccio bene? Si. Ecco non basta questo?
Almeno harley quinn se ne è andata!
Seguo Christian nel suo ufficio, ha detto che c'è anche mio padre, sicuramente anche Marko e probabilmente anche Gianpiero.
Ma che bella giornata di merda! Mi preparo mentalmente per l'ennesima lavata di testa.

"Max siediti"
Come avevo immaginato sono tutti qui e mi guardano come se fossi un bambino che ha rubato un vasetto di cioccolato.
"anche Julie se ne è andata. Ti leggo la versione ufficiale nella lettera di dimissioni inconciliabili divergenze con il pilota Max Verstappen.
E ora cito le sue parole Della versione ufficiosa
Non voglio avere a che fare mai più con uno stronzo simile"
Christian posa il foglio che ha appena finito di leggere e si passa le mani sugli occhi strofinandoli, poi continua
"Max ti voglio bene come un figlio e credo in te ma non si può continuare così"
Oh ma dai! Solo perché la ragazza in questione mi è caduta tra le braccia e le ho chiaramente detto, dopo, che da me poteva avere solo quello? Ma che è colpa mia? Non è questo che le ragazze vogliono? La sincerità? Io lo sono stato e ora mi ritrovo qui a essere messo in punizione.

Guardo mio padre che mi sta lanciando occhiate di fuoco, se fossimo in un film dove i protagonisti hanno poteri speciali, sarei morto all'istante incenerito su questa sedia.
"Max tu sai che mia nipote Beatrix sta facendo un ottimo lavoro con Pierre Gasly no?"
Annuisco nervosamente chiedendomi dove vuole arrivare Marko.
"bene, poco fa abbiamo fatto una proposta a Bea, visto che secondo tutti noi lei ha il giusto carattere e la giusta forza per... Ehm... Gestirti. Le abbiamo chiesto di passare alla Red Bull e di diventare la tua assistente"

Scatto dalla sedia come se mi avesse morso un cobra velenoso nel culo, facendo volare all'indietro la sedia che sbatte violentemente contro il muro.
"Noooo! Non esiste! Maiii!" urlo con tutta la voce che ho in corpo. Guardo disperato Gianpiero, il mio ingegnere di pista nonché una persona di fiducia, chiedendo un suo aiuto ma lui abbassa gli occhi.
Mi sento in Trappola come se fossi caduto in un bosco atterrando di colpo di collo in una tagliola che si sta chiudendo sulla mia giugulare.
Mio padre mi guarda di nuovo
"Max calmati! Bea ci ha detto che avete avuto dei trascorsi particolari, ora tu riporti il tuo culo su quella sedia e ci racconti tutto!"
"no papà! Sono cose mie e non ne voglio parlare! Trovate qualcun altro ma Harley Quinn proprio no! Tanto neanche lei accetterà mai, quindi discorso chiuso"
Mi volto per uscire ma vengo bloccato di nuovo da Christian
"Max!"
Mi volto di nuovo verso i quattro inquisitori
"Bea non ha accettato al momento, le abbiamo strappato la promessa che ci penserà, c'è ancora tempo"
Bene! Penso. Almeno su questo siamo d'accordo.
"lasciatela con Gasly, quei due vanno d'amore e d'accordo, quello è il suo posto non con me, mi farebbe impazzire e voi questo non lo volete giusto?"
"hai paura di lei vero?" mi chiede mio padre e vedo Marko sorridere
Cazzo! Conosco quello sguardo, sono un idiota, con la mia reazione e le mie parole gli ho fatto capire che hanno ragione. Ora se li conosco faranno di tutto per farle accettare il cambio.
Devo uscire da qui! Ho bisogno di aria.

Mentre continuano a chiamarmi dalla stanza che ho lasciato con la porta aperta corro fuori.
Beatrix no! Tutti tranne lei! Sarebbe un disastro! Ripenso agli avvenimenti di un anno prima e mi sento così incazzato da sferrare un pugno alla porta a vetri, rompendola in mille pezzi e ferendomi la mano.

"Max cristo!"
Gianpiero che mi ha seguito corre da me e mi guarda la mano che sanguina.
"Non è niente" gli dico guardando i tagli con alcune schegge di vetro incastrate.
Si scioglie la felpa che tiene legato in vita e mi copre la mano.
"andiamo brutto pazzo, ti porto in infermeria, sembra che ci vogliano dei punti. Mi spieghi perché ti ha preso così? Bea mi sembra così dolce"
"tu non hai idea del diavolo che c'è sotto Gianpiero" gli rispondo quasi sussurrando
"secondo me Max non me la racconti giusta"
"Non c'è niente da raccontare, io non lavorerò mai con Beatrix Van Der Berg"

Benissimo, la giornata di merda sta peggiorando sempre di più, tre dannati maledetti punti sul dorso della mano. Christian mi ha raggiunto in infermeria ed è furioso.
"ringrazia Dio che non è iniziato il mondiale! Mi dici che ti ha preso?"
"Non ho niente Christian, è solo un taglio, non sono di vetro, passerà in fretta"
"Max veramente, sei un eccellente pilota e so che presto quando metteremo a punto una macchina fantastica tu sarai campione, ma dimmi che ti succede, perché reagisci così? Che è successo con Bea?"
"non ne voglio parlare, è passato"
Mi guarda pensieroso e se non mi sbaglio leggermente preoccupato
"sei scappato prima che potessi dirti un'altra cosa. Domani sera ci sarà la classica festa per il compleanno di Marko e tu ci sarai"
Sbarro gli occhi, avrei fatto meglio a non venire stamattina e restare nel letto con la biondina, almeno mi sarei divertito. Invece mi ritrovo qui, con tre punti sulla mano, un vetro rotto, mio padre che vuole uccidermi, lo spettro di harley quinn come assistente e la festa di Marko.
"posso darmi malato"
"no"
"posso avere un incidente"
"no"
"posso restare intrappolato in un bagno pubblico senza chiave"
"no"
"Christian non verrò cazzo"
"ma perché hai così paura di quella ragazza?"
"io non ho paura di niente e di nessuno! Sono gli altri che hanno paura di me e fanno bene!"
"tu ci verrai punto! Basta discussioni! Alle 7, the Chesterfield Mayfair a Londra. Puntuale"

Lo guardo allontanarsi mentre mi guardo la mano fasciata, si è proprio una grandissima epocale giornata di merda.

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