Lunedì
Ancora non riesco a crederci. Guardo la coppa che è sul tavolo della nostra camera vicino ai cartoncini con le lettere ormai decifrate. Max ha vinto il suo primo mondiale e lui mi ama. Mi sembra di vivere un sogno. Mai mi sarei aspettata di sentirmi così felice.
Mi accarezzo la pancia estremamente felice, andrà tutto bene ora.
"a che pensi?" mi chiede uscendo dal bagno avvolto in un asciugamano e straordinariamente bellissimo.
"a quanto sono felice Max" ammetto
Si sdraia accanto a me e mi abbraccia
"si anch'io" mi dice stampandomi un bacio.
Restiamo un po' in silenzio come se ci fosse qualcosa di cui parlare ma nessuno dei due ha il coraggio di farlo.
Dopo un tempo che sembra eterno Max si mette seduto sul letto e mi prende la mano
"oh fanculo! E va bene!" esclama tra sé e sé
"Max cosa c'è?"
"ascoltami Bex. Finalmente tra noi è tutto chiarito, va tutto alla grande ma io voglio dirti la verità su quella notte anche se ancora mi fa male, ma è giusto che tu sappia"
Annuisco restando in silenzio ma stringendogli la mano, so quanto è difficile per lui.
"quella sera per me è stata unica, in quella suite io ho fatto l'amore per la prima volta e l'ho fatto con te. Ho provato delle sensazioni così forti da sconvolgermi, da farmi tremare il cuore perché io ero già innamorato di te. Mi sono innamorato di te La prima sera che siamo usciti insieme ma per paura e se vogliamo anche per il mio fottuto orgoglio, non te l'ho mai detto. Non credevo possibile che tu potessi ricambiare i miei sentimenti e poi ero terrorizzato dagli altri, avevo paura che potessero farti cambiare idea su di me una volta saputo che ci frequentavamo, ecco perché quando siamo scesi mi hai sentito dire quelle parole a Daniel, volevo dirglielo ma non in quel momento, dovevo ancora riprendermi dal meraviglioso e unico momento che avevamo appena vissuto. Erano tutte bugie Bex quelle che hai sentito, anche le mie parole in quel dannato corridoio. Mi avevi ferito, profondamente, le tue parole mi stavano uccidendo, ero a pezzi ma per il mio orgoglio non potevo darti anche quella soddisfazione così ho reagito ferendoti più che ho potuto, ma ancora una volta quello che volevo dirti in realtà era che ero follemente innamorato di te e che ti amavo. Anche se distrutto ci ho provato, ti sono corso dietro e quando ho aperto lo sportello della tua macchina ci ho provato ma ero disperato, annientato, spezzato in mille pezzi e non ce l'ho fatta.
Sono rimasto in mezzo alla strada finché Daniel non mi ha raggiunto e mi ha portato via. Non ero in condizioni di fare nulla, se non starmene su quel dannato letto a cercare di capire e di soffrire di meno. Tutto aveva perso attrattiva, tu non c'eri più. Così ho fatto l'unica cosa che riuscivo a fare, ho iniziato ad odiarti, più ti odiavo più congelavo il mio cuore e il mio amore per te. Così sono andato avanti sopravvivendo finché non sei riapparsa nella mia vita, sapevo di non avere scampo. Era lì, l'amore per te c'era, voleva emergere ma io lo rimettevo a posto suo, almeno finché tu non avresti fatto qualcosa, almeno finché non mi avresti fatto capire che forse qualcosa per me provavi ancora. Così ho deciso di giocare con le rose, so che sei curiosa e ti avrebbe attirato, volevo dirtelo ma ho aspettato, sperando che in tutto questo tempo tu potessi imparare di nuovo a conoscermi e a innamorarti di me"
Sono sconvolta, mai avrei immaginato che lui potesse aver provato tutto questo, che potesse essere stato così male.
Mi metto in braccio a lui e lo abbraccio forte.
"Max grazie, non sai quanto è importante per me sapere la verità. Le sensazioni di quella notte e le tue parole mi avevano annientata"
"Bex mi dispiace davvero tanto"
"dispiace anche a me amore mio"
Mi guarda con gli occhi sbarrati
"come mi hai chiamato?"
"amore mio, semplicemente quello che sei per me. Ti ho visto per troppo tempo come il mio nemico. Ma tu sei il mio amore e così sarà per sempre Max"
"è così bello sentirtelo dire amore. Mi scalda il cuore"
"senti Maxie, prima che tutti gli altri si fiondino qui per festeggiare con te, è giusto che tu sappia la mia versione di quella notte. Una volta saputa la verità, finalmente ci lasceremo quella parte della nostra vita indietro e andremo avanti insieme. Ci stai? "
"d'accordo piccola, tutto quello che vuoi"
"io mi sono innamorata di te La prima sera che siamo usciti, baaaam colpo di fulmine, da quel momento ci sei stato solo tu. Non riuscivo a capire, almeno finora, perché tu volessi tenere segreta la nostra storia e ne soffrivo. Quando ho sentito le tue parole a Daniel tutto quello che provavo per te, tutto quello provato in quella Suite, è uscito dal mio corpo ed è volato via. Niente, non avevi lasciato niente, quattro parole e avevi distrutto tutto, mi restava un piccolo orgoglio e lo avrei protetto con tutta me stessa, non ti avrei mai dato la soddisfazione di sapere quanto mi avevi distrutto Max. Volevo urlarti quanto fossi arrabbiata e delusa ma tu avresti spazzato via anche l'ultima briciola di me, quindi ho mentito, con una fatica estrema ho mentito a te, all'amore della mia vita, al ragazzo al quale avevo donato tutta me stessa. Ho lasciato che l'odio prendesse il sopravvento e ti ho colpito, più ti colpivo più morivo dentro. Sono scappata da lì ma ho percorso pochi metri. Non riuscivo a guidare, sapevo che stavo rischiando di morire, non vedevo e tremavo vistosamente. Così sono rimasta ferma finché due ragazzi mi hanno soccorso e aiutato. Mi hanno portato a casa dove Helene si è presa cura di me. Ho passato i giorni a piangere, a disperarmi a cercare di capire perché tu non mi amavi. Volevo capire ma non ci riuscivo, mi facevi sentire amata quando eravamo soli, poi tutto cambiava. Tra un calmante e l'altro mi ero convinta che tu avessi solo giocato con me, avevi ottenuto quello che volevi e avevo creduto alle tue parole, non ne era valsa neanche la pena. Tempo sprecato avevi detto, una delle tante, anonima. Ecco, così sono rimasta in quel letto, anonimamente, finché Stuart e gli altri sono venuti a prenderci a Londra e ci hanno portate a Southampton. Non cambiava nulla, un altro letto, stessa sofferenza, stessi pensieri, tu. Mi sentivo una stupida, ti immaginavo felice a correre dietro alla prossima conquista e io mezza morta a compatirmi. Non ti meritavi il mio amore, nella mia testa non ti meritavi nulla, mi avevi annientato, così ho iniziato a mutare l'amore per te in odio, un pezzetto per volta. Dopo il bambino forse ti ho odiato ancora di più. Mi ero convinta che tu avresti odiato anche lui, non eravamo niente per te. Lui non c'era più, ti eri portato via anche quella piccola parte di te che mi stava facendo tornare in vita. Così ti ho odiato ancora di più, almeno finché giorno dopo giorno quel ghiaccio intorno al cuore si è sciolto, pezzetto per pezzetto"
"Dio piccola mia! Se solo penso a quanto abbiamo sofferto inutilmente"
"va bene Max, forse questo doveva portarci qui a questo momento, ora siamo più forti no? Forse ci è servito"
"forse Bex, ma comunque sia mai più succederà una cosa simile. Promettimi che parleremo di tutto da ora in poi"
"te lo prometto Max, non vorrei ritrovarmi di nuovo qualcuno che mi vomita in macchina"
Finalmente ridiamo sempre abbracciati.
"Bex sei bellissima"
"anche tu Maxie"
I nostri baci e le nostre carezze si fanno più urgenti. Le nostre confessioni ci hanno reso più forti e desiderosi l'uno dell'altra.
Come se ci fosse una maledizione in questi giorni, veniamo di nuovo interrotti da qualcuno che bussa.
"Non rispondere Max"
"Non ci penso proprio" mi dice mentre mi continua a baciare il collo
"daiii Max! So che ci siete! Sono tutti giù vogliono festeggiare con te e con Bea! Ci sono tutti"
Noi continuiamo le nostre cose, immersi nella nostra bolla ma Daniel non molla.
"Bea dai, ragiona almeno tu, fai ragionare quel cazzone e scendete, domani torniamo a Monaco. Avete tutta la vita"
"Non cedere amore, lo conosco fidati, ora userà la carta della pietà"
Mi fa ridere
"oh e dai ragazzi, pensate a me, se la prenderanno con me, ci tengono tanto, fatelo per me"
"che ti avevo detto?"
"Max almeno rispondiamo che scenderemo più tardi, troviamo un compromesso"
"oh e va bene!" mi dice sussurrando al mio orecchio, poi si alza e va vicino alla porta ma non la apre, sa benissimo che Daniel entrerebbe e non uscirebbe più.
"hai un minuto Ricciardo!"
"alleluja! Scendete! Christian e Marko hanno organizzato una mega festa per voi Max, vi stanno aspettando e hanno mandato me a chiamarvi"
"fanculo, io e Bex stiamo bene così, Dan ti prego prendi una scusa, finalmente abbiamo chiarito tutto"
"amico è splendido davvero e ne sono felice ma che gli dico a questi giù? Dai!"
"tra mezz'ora stiamo giù! E no non mi sbrigo. Zitto non lo dire! Vattene Dan, ci vediamo giù"
Mi guarda e ride, so quanto Daniel e Max si vogliono bene
"ok Max non dirò niente. Però una cosa devo dirla"
Max alza gli occhi al cielo
"hai 3 secondi"
"sono felice per voi ragazzi, vi voglio bene"
"ti voglio bene anch'io vecchio pazzo, ora sparisci!"
"si sono stanco di parlare a una porta" lo sentiamo ridere mentre si allontana e Max torna da me
"dove eravamo rimasti amore?" mi dice
Gli prendo il viso con le mani e lo attiro su di me
"qui amore"
"bene proprio dove volevo andare"
"Max tra mezz'ora però..."
"tranquilla, saranno tutti ubriachi e non si accorgeranno di qualche minuto di ritardo"
"sicuro?"
"zitta piccola Harley, ho bisogno di te"
"anch'io Maxie"
Sorride sulle mie labbra, non c'è più tempo per parlare, basta parole, basta tutto, iniziamo la nostra nuova vita da qui, da questo momento, finalmente liberi da segreti e oscurità.
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Heart And Hate
Short StoryNon è cosi difficile passare dall'amore all'odio, molti pensano che non sia possibile ma è molto più semplice di quanto si pensi. Come? Semplice, bastano poche parole, misurate, calibrate, bastano due cuori spezzati, due caratteri orgogliosi e il gi...