Caos Mentale - 29

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"non dovrà succedere mai più" gli avevo detto pochi istanti prima che la porta della mia camera si chiudesse
"mai più" mi aveva risposto lui nell'istante esatto che la porta aveva sbattuto.
Non sapevo cosa pensare, era stato devastante, importante e sbagliato. Mi vesto al volo e scendo di sotto al bar, ho bisogno di non pensare. Ordino un drink e al bancone da sola, ancora con la sensazione di Max addosso a me, bevo.
"ciao Beatrix" mi saluta un ragazzo che si siede accanto a me
"ciao Sebastien"
Sébastien Buemi è il terzo pilota della Red Bull, un bravo ragazzo e molto simpatico.
"hai un'aria triste, che succede?" mi chiede gentilmente
"mille pensieri e non so come spegnerli"
"senti, io stavo uscendo per un giro, vuoi unirti a me? Passeggiata, magari un dolce che aiuta sempre e poi torniamo. Ti va?"
Lo guardo e ci penso, qualche ora lontano da qui mi farebbe bene.
"d'accordo! Mi farà bene. A un patto"
"quale?"
"tanto cioccolato"
Sebastien ride
"deve essere qualcosa di grosso allora"
Mi fa ridere. Ci avviamo alla macchina cercando di lasciare tutti i miei pensieri su quel bancone del bar, accanto al bicchiere dimenticato nella confusione della mia testa, il mio cellulare che nello stesso istante che salgo in macchina con Sebastien squilla. La chiamata di Daniel resta senza risposta.

~~~~~

Mio Dio! So che è sbagliato, so perfettamente che mi distruggerà di nuovo ma averla ancora con me, anche se con rabbia, una rabbia tormentata ma appassionata, è una sensazione straordinaria. Baciarla mi fa sentire potente, sentire quel maledetto piercing sbattere contro la mia lingua mi fa andare fuori di testa. Le sue mani, il suo tocco mi devastano l'anima eppure qui ora, in questo momento mentre entro dentro di lei gridando con lei, mi sento in pace, come se tutti i pezzi di me che ha distrutto quella sera si fossero ricomposti.
È odio, misto all'amore che abbiamo appena fatto, un mix perfetto di emozioni contrastanti, è lei, lei è questo, un diavolo e un Angelo, bianco e nero, lei è questo, la mia dannazione.

"non dovrà succedere mai più" mi avevo detto pochi istanti prima che chiudessi la porta della sua camera
"mai più" le avevo risposto chiudendola e facendola sbattere.

Sono corso da Daniel, l'unico che poteva capirmi in questo momento.
Apre la porta e mi fa entrare, silenzioso attende guardandomi
"abbiamo fatto l'amore Dan"
Sa che non c'è niente da dire, sa che sono in confusione e mi lascia parlare. Al termine del mio sfogo mi abbraccia
"chiamala Dan ti prego, la conosco si terrà tutto dentro, chiedile come sta, ti prego"
"ci penso io amico" prende il telefono e la chiama ma non risponde
"magari vuole solo stare da sola ora. Tranquillo Max, andrà tutto bene ok?"
Annuisco soltanto, ancora la sento addosso a me.

~~~~~~~

🇧🇭 Manama city

La città di Manama è molto bella, io e Sebastien abbiamo passeggiato parlando molto, rilassati per fortuna i nostri discorsi non sono mai caduti sul pupillo d'oro della Scuderia. Abbiamo mangiato in un piccolo ristorante e io ovviamente mi sono divorata due enormi fette di torta al cioccolato.
"hai un corpo perfetto e mangi tantissimo, ma come fai?" mi chiede Sébastien
"credo sia tutto merito del mio metabolismo accelerato"
"vorrei averlo anch'io, almeno eviterei tutte quelle ore in palestra"
"credo si stia facendo tardi Seb, torniamo?"
Gli chiedo
"si, anche se non corro, devo essere puntuale e se non lo sono mi metteranno sulla croce e non sono Gesù"
ridiamo della sua battuta mentre saliamo di nuovo in macchina, si è veramente molto simpatico e finalmente ho passato qualche ora in relax
"grazie Seb, ne avevo davvero bisogno"
"figurati, quando vuoi lo rifacciamo, è bello avere un amico in più no?"
"assolutamente"
Anche se è sera inoltrata, la città è piena di gente e macchine. Stiamo percorrendo una strada a due corsie per tornare in hotel, quando una macchina che cammina in senso opposto al nostro sbanda e ci acceca con i fari.
"Seb attento!" grido
"cazzo!" sento urlare Seb prima si sentire l'urto violento e la macchina sbandare alla mia destra.
"Beaaaa!" sento di nuovo Seb urlare prima di sentirmi schiacciata contro lo sportello sbattendo la testa contro il montante. Poi il buio più totale.

~~~~~~~~

Daniel's pov

Quei due sono due mine vaganti, due calamite, si attraggono e si respingono continuamente. Quanto ci metteranno a capire che sono perdutamente innamorati? Come posso aiutarli? Mi faccio tutte queste domande mentre finisco di prepararmi. La più malleabile è Bea, con lei ci si può parlare, con Max... Beh con lui è un po' più difficile.
Apro la porta per uscire ma mi trovo davanti Christian, Gianpiero e Pierre. Da quando ho lasciato la Red Bull nessuno dei due è venuto in camera mia, Pierre si, siamo amici. Deve essere successo qualcosa di grave.
"Max sta bene?" chiedo subito, ieri sera era abbastanza sconvolto ma non così tanto da fare qualche cazzata delle sue.
"si Daniel, sta bene ma dobbiamo parlarti urgentemente. Possiamo entrare?"
"certo" mi sposto per farli passare e guardo Pierre in viso, è preoccupato e... Ma ha pianto? Che cazzo succede?
Sto per sedermi quando bussano di nuovo
Riapro la porta e stavolta è Charles
"ciao Dan, Pierre è qui. Posso?"
Annuisco sempre più confuso
"Charles non ora per favore, dobbiamo discutere di una cosa seria con Daniel" gli dice Christian
"l'ho chiamato io Christian. Charles è il mio migliore amico e io ora ho bisogno di lui. Per favore" gli risponde Pierre
Christian annuisce e io guardo Charles, capisco che anche lui non sa cosa aspettarsi.
"Christian per favore, che c'è?" gli chiedo sulle spine
Christian si passa una mano sul viso, sembra stanco e preoccupato
"Daniel, stanotte è successa una cosa seria che se detta in modo sbagliato a Max creerebbe un disastro. Lui come tu saprai ha un rapporto molto particolare con Bea"
Annuisco, lo sappiamo tutti.
"ieri sera Bea è uscita con Sébastien. Hanno avuto un incidente in macchina durante il rientro. Sébastien sta bene, mi ha chiamato dall'ospedale, solo un braccio rotto e qualche escoriazione. Una macchina ha sbandato e gli è andato contro, un frontale violento. La macchina è sbandata sul lato del passeggero finendo contro un albero"
Scatto dal letto imitato da Charles
"oddio! Bea era in macchina?"
"si purtroppo"
Non riesco più a parlare, è Charles che lo fa
"come sta? È..." non riesce a finire la frase e io tremo
"ha sbattuto forte la testa, non è cosciente. Una costola rotta e parecchi lividi. Helmut è da lei ora"
"Dio mio!" urla Charles andando da Pierre e abbracciandolo, è il suo migliore amico, sta malissimo lo vedo.
"ora ragazzi, abbiamo pensato che voi dovevate saperlo,conosco Bea e per quel poco che ho capito avrebbe voluto che voi lo sapeste subito, vi conosco tutti e so che avete il giusto carattere per affrontare la cosa e la gara di oggi. Siete tutti e tre molto forti. Max per ovvie ragioni note a tutti, in questo particolare momento no. Ecco perché vi chiedo di non dirgli nulla per ora. Lo faremo al termine della gara. Daniel so che ti chiedo molto, tu sei il suo migliore amico, probabilmente Max si chiederà dov'è Bea. Ovviamente gli diremo che oggi ha avuto un imprevisto personale e vorrei che tu gli fossi vicino e cerchi di farlo stare più calmo possibile. Solo tu puoi riuscirci in assenza di Bea"
Lì guardo senza espressione, ho davanti agli occhi la bellissima ragazza che è, che mi sorride mostrandomi i suoi tatuaggi e che mi racconta del bambino perduto.
Cristo santo, Max impazzira' specialmente dopo la notte scorsa.
"a Max ci penso io, andrò da lui come sempre. La storia dell'impegno personale non regge Christian. Max è troppo in gamba e conosce benissimo Bea. È meglio che sappiate la verità. Bea e Max ieri sera hanno avuto un Chiarimento se così si può chiamare, su una cosa importante del loro passato e... Beh ecco... Sono stati insieme. È più plausibile che lei si sia presa un giorno di permesso per stare da sola. Lui lo capirà, lo so. Ti chiedo solo di informarci immediatamente su qualsiasi cosa Marko ti farà sapere, in qualsiasi momento, anche in radio durante la gara"
Guardo gli altri due che annuiscono
"certo, lo farò. Grazie ragazzi"
Usciamo dalla mia camera in silenzio tutti preoccupati per una situazione che ci Scuote e ci fa male, tanto male.

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