Beatrix pov
Sto aspettando da dieci minuti buoni ormai che il monologo di Helene tramite FaceTime finisca. È a southampton e anche se in chiamata eravamo originariamente solo io e lei, dopo le sue grida alla chiamata si sono aggiunti Liam, Kevin e Stuart. È come se l'urlo iniziato da me e Max a Las Vegas si fosse prolungato e come un elastico si stia allungando lungo tutto il globo terrestre.
"Hel mi fai parlare?" provo a dire ma il monologo continua, è un insieme di parole sconnesse intervallate da ridolini e parole degli altri tre amici.
"bea dimmi solo una cosa, ti prego" mi dice Hel ora più calma
"cosa?"
"come cazzo ti è saltato in menteeeeee?" no non è calma
"ascoltate ragazzi, va tutto bene, al momento sto bene"
"appunto! Al momento! Anche tu sai come finirà vero?"
"cazzo! Forse hel finirà male o se Dio mi aiuta bene, comunque sia non posso tornare indietro ora e quello che so è che sono felice adesso, mi voglio godere il momento per una cazzo di volta nella mia vita, senza pensare più di tanto. Vorrei solo che voi ci siate per me in caso abbia bisogno di voi"
Esplodo a un certo punto
I quattro mi fissano attraverso lo schermo
"su questo puoi contarci bambina" mi dice Liam
"ovvio che si" mi risponde kevin
"baby non devi neanche chiederlo, ci saremo sempre per te baby" il mio Stuart
"Helen?" chiedo spaventata, lei è Tutto per me e senza di lei non ce la farei mai
"sciocca, non devi neanche chiederlo. Ci sarò sempre per te e lo sai e se mi incazzo è uno perché volevo esserci e due perché mi preoccupo per te. Di solo a Verstappen che se ti fa del male anche solo a un'unghia del tuo fottuto piede, si ritroverà senza palle e a cantare nel coro delle voci bianche! "
Dopo un attimo di stupore tutti e cinque, ancora una volta uniti ci ritroviamo a ridere. Ci salutiamo per il momento più tranquilli.
La seconda chiamata della giornata è ai miei genitori ed è stata molto più serena.
I miei sono sempre stati molto riflessivi, sorpresi certo della notizia, scioccati ovviamente ma fiduciosi della mia scelta. Mi hanno sempre lasciato libera di fare la mia vita e le mie scelte, fidandosi del mio giudizio e non giudicandomi mai. Mio padre mi aveva solo strappato la promessa di stare attenta e di chiamarli e tornare a casa immediatamente in caso di bisogno, il bisogno a cui si riferiva, e lo sapevo benissimo, era se il mio cuore non avesse retto alla fine della mia storia con Max.
Tutti erano convinti che sarebbe finita male, solo io no, solo io speravo e sentivo nel cuore che sarebbe andato tutto bene, io, Christian, Gian, Charles e Pierre. Gli altri? Non che mi importasse poi, mi importava solo di max. Che pensava? Gli sarebbero bastate queste settimane? Cosa gli stava passando per la testa? E nel cuore? Ero in ansia, felicemente in ansia...Max pov
OK eravamo sopravvissuti all'apocalisse, ero vivo, Christian e mio padre non mi avevano crocifisso.
Sono un uomo sposato, un povero diavolo legato al suo demone, un legame sancito da quelle tre semplici parole
Si lo voglio
Lo volevo! Cazzo se lo volevo! Non me l'ero ricordato subito ma quando sul volo per Austin i ricordi del buco nero erano tornati, mi ero sentito il cuore battere talmente forte da farmi male. Ero felice, sono felice, fottutamente felice e innamorato.
Prima di chiudermi in palestra ero passato in reception. Io e Bex ne avremmo parlato a Monaco, a casa, ma fino ad allora avevo tutta l'intenzione di vivermi il nostro matrimonio fino in fondo, fanculo alla discrezione, non mi importava nulla se non di lei, di noi. Speravo solo che le sarebbero bastate le prossime settimane per amarmi e avrei fatto di tutto, l'impossibile e oltre.
All'addetto della reception avevo chiesto di cambiare la stanza di Bex in una matrimoniale e di far spostare tutte le mie cose da lei. Non avrei passato un minuto in più diviso da lei.
Quando la vedo entrare in palestra smetto di fare le flessioni e mi alzo da terra.
"ehy Bex"
"cavolo che giornata Max"
"dai siamo sopravvissuti, Christian sta bene, mio padre non mi ha ammazzato e i nostri amici hanno promesso di non dire nulla, andrà tutto bene Bex"
Vorrei abbracciarla ma non so se posso, si è mia moglie, Cazzo com'è strano dirlo, ma non so se lei vuole.
Come ormai succede spesso, lei mi sorprende volando praticamente tra le mie braccia.
La stringo forte cercando di infonderle tutto il mio silenzioso amore per lei.
"che c'è Max? Hai qualcosa" mi dice spiazzandomi.
Cristo, come mi conosce bene! E va bene Bex, te lo dico
"senti ho fatto una cosa che probabilmente ti farà incazzare"
Mi guarda con gli occhi socchiusi e le labbra strette in un ghigno omicida, eccola, la mia Harley è qui.
"che hai combinato?"
"ho portato il lago di Como a Austin"
"che???? Hai fumato pesante Verstappen?"
"Non fumo e lo sai strega"
"e allora? Spiega! Hai meno di un minuto prima che ti strozzi con le mie mani"
Aiuto! Deglutisco la saliva e mi faccio coraggio
"ho fatto cambiare la tua stanza, ora hai una matrimoniale e ho fatto portare le mie cose da te"
Ora mi ammazza
Conto... Uno... Due... Sono pronto alla guerra... Tre!
"hai fatto bene Maxie"Fermi tutti! È uno scherzo? Le sta bene? Lo voleva?
C'è qualcuno che può accertarsi che non stia sognando? Maxie... Di nuovo Maxie...
"dopotutto siamo sposati no Maxie?"
Vale come allenamento fare l'amore con la propria moglie? Oh siiiiiiiii, vale vale! Avoglia se vale!
"Signora Verstappen preparati"
"a cosa?"
"a questo" le dico soltanto e la prendo in braccio mettendola sulla mia spalla
"Max che fai? Mettimi giù! So camminare!!!"
"facciamo prima così harley, ti voglio da quando eravamo in hospitality"
"Maxie..." mi sussurra
"dillo ancora Bex"
"Maxie"
"ancora Bex"
"Maxie"
Ormai sto correndo, non pesa, la porterei così in giro per il mondo, ma ora mi basta la nostra camera.
"lo urlerai Bex, urlerai il mio nomignolo molto presto"
"e tu il mio signor Verstappen"
Oh piccola, questo lo so perfettamente, sei dentro di me, impressa a fuoco nella mia testa e nel mio cuore.
La faccio scendere davanti la porta della camera e apro la porta
Appena entriamo la richiudo con un calcio e finalmente mi butto sulle sue labbra.
Non trovo resistenza ma un bellissimo e provocante invito. Quando il suo dannatissimo ed eccitante piercing sbatte nella mia bocca, ho smesso di ragionare e sono sopraffatto da quelle meravigliose sensazioni che solo lei riesce a farmi provare.
Lei... Harley
Lei... Bex
Lei... Il mio demone
Lei... La mia droga
Lei... Mia moglieeeeeeeeeee
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Heart And Hate
Short StoryNon è cosi difficile passare dall'amore all'odio, molti pensano che non sia possibile ma è molto più semplice di quanto si pensi. Come? Semplice, bastano poche parole, misurate, calibrate, bastano due cuori spezzati, due caratteri orgogliosi e il gi...