capitolo 10

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KYLIAN MBAPPE

questa giornata è stata molto intensa, a partire dall'essere andato a prenderla a scuola con una giustificazione falsa ad arrivare alla sua solita provocazione giornaliera.
ho portato lynda allo zoo sapendo che era un suo sogno, l'ho vista felicissima e sono contento di averla resa tale, abbiamo scherzato e riso tantissimo insieme, ci siamo tenuti la mano anche se per poco e soprattutto mi ha abbracciato per ringraziarmi, voi penserete che non sia niente, ma quell'abbraccio per me voleva dire tanto e spero anche per lei, mi sono sentito come da scudo verso il suo piccolo cuore e lei continuava ad appoggiarsi su di me; quella ragazza deve assolutamente essere mia.
scorro un po' sul suo profilo instangram e noto la sua bellezza, la sua semplicità, non è una di quelle ragazze fighe che dopo un ora ti passano dalla testa, lei è diversa ti entra in testa e non riesce più ad uscire, il suo sguardo e il suo sorriso sincero.

vorrei farle ogni giorno una sorpresa diversa, sarei disposto a tutto ma ammetto che potrebbe essere esagerato quindi oggi mi devo accontentare di andare a prenderla a scuola e poi le chiederò se le va di venire ai miei allenamenti.

sono qui nel cortile della sua scuola ad aspettarla e in quell'arco di tempo alcune persone mi riconoscono e mi chiedono un autografo, la vedo uscire e sta parlando con un suo amico, stanno ridendo insieme e mi si spezza un po' il cuore vedere che lei ride anche con altri e non solo con me, non posso essere geloso perché per ora non siamo ancora nulla e quindi devo solo accettare la cosa e dimenticarla.
appena mi vede lo saluta e mi corre ad abbracciare, ecco quello che desideravo...
ho già dimenticato tutto, l'effetto che lei mi fa e qualcosa di veramente incredibile è una droga, non riesco a fare a meno di vederla e di abbracciarla, non oso pensare a quando (magari) staremo insieme e potrò baciarla, le sue labbra sulle mie, non riuscirei più a fermare il bacio perché questa ragazza mi fa veramente impazzire.

"eccoti finalmente, mi eri mancata" le dico stampandole un piccolo bacio sulla fronte.
"anche tu mi eri mancato, e questo inizia ad essere un serio problema" ammette lynda con il suo solito sorriso e toccandomi il petto.
sembro suo padre, che sta aspettando che la bimba esca da scuola e appena esce la stritola dal bene che le vuole.

ci dirigiamo in macchina e io le prendo lo zaino dato che è abbastanza pesante, lei mi ringrazia e in cambio mi da un bacio sulla guancia, se lo avessi saputo prima lo avrei fatto altre mille volte, un suo bacio, anche sulla guancia lo pagherei oro, e lei ha apprezzato il mio piccolo gesto di gentilezza.

"sai non pensavo che saresti sceso, ti hanno visto tutti lo sai vero?"
mi chiede un po' stupita dal fatto che uno come me si sia fatto vedere a prendere una ragazza a scuola.
"lo so, ma non ho nulla da nascondere, fai parte della mia vita"
"ma.. grazie kyky, ti voglio veramente troppo bene"
"figurati, anche io te ne voglio.
ti va di andarci a mangiare qualcosa e venire ai miei allenamenti? se preferisci ti riporto a casa"
gli propongo sfruttando il suo momento di dolcezza.
"si, volentieri però mi accompagni a casa che mi cambio, sono vestita come una barbona e sono tutta sudata"
ah, ora addirittura mi chiede di andare a casa sua, non sto nella pelle anche se solo per poco entrerò a casa sua e potrò scoprire alcune cose che magari lei non mi ha ancora raccontato.
"certo"


—arriviamo a casa sua e ad accoglierci c'è maurice, suo fratello, mi saluta e mentre lynda va in camera sua per prepararsi mi chiede dolcemente di non trattarla male e mi avvisa del fatto che quando si sarà aperta con me riuscirò a vedere che persona speciale sia, di questo ne sono convinto, anche solo dopo poco sono riuscito ad apprezzare ogni suo piccolo particolare.
lo rassicurò dicendo di stare tranquillo che sono l'ultimo a volerla ferire e lui come segno di affetto mi da una pacca sulla spalla per poi dirmi dirmi di raggiungerla su.

busso alla porta di camera sua per assicurarmi di non metterla in imbarazzo e lei nonostante non sia ancora pronta mi apre, indossa solo una maglia lunga e per quanto uno possa sforzarsi a non immaginare nulla è abbastanza difficile, le si vede la fine del fondoschiena e l'unica cosa che riesco a fare e dirle "vuoi iniziare a provocarmi già da ora?" facendole l'occhiolino, ricevo solo un cuscino in faccia da lei che dice "scemo, c'è mio fratello e poi sei tu che sei voluto entrare"
"si sì inutile che fai la santarella, potevi non aprirmi e ti avrei aspettato fuori" dico stuzzicandola ancora di più.

lei vuole farsi desiderare e allora mi dice di girarmi così che non la possa vedere e io per non metterla in soggezione mi giro sbuffando.
intanto guardo le foto appese sul letto di quando era in italia con la sua famiglia e i suoi amici e scorrendole una ad uno ne vedo anche una dove si bacia con un ragazzo, in preda al panico non riesco a stare zitto e le domando chi fosse,
"è il mio migliore amico, tranquillo è gay" risponde pettinandosi i capelli e mettendosi a ridere vedendo la mia reazione
"cavolo c'è lui ti può baciare così a caso e io devo aspettare" dico mettendomi steso nel letto rinunciando al fatto che lei prima o poi mi vorrà
"ma sentì questo cretino" dice lei ridendo ancora di più "non ti bacio ora perché voglio che nasca da un momento importante, se però preferisci te lo do ora senza un significato importante"
questa volta è lei a provocare me e a farmi l'occhiolino e devo ammettere che è alquanto difficile resisterle.
"quanto devo aspettare?" decido di domandarle per provocarla a mia volta
"vedremo come vanno le cose, magari un anno o magari domani, chissà" dice infilandosi i leggins.
"non so se lo sai ma è inevitabile che ti guarderò il culo se ti metti quei pantaloni" le affermo guardandola dal basso all'alto.

"fa pure, ma più me lo guardi più ci rimarrai male dato che non puoi ancora averlo"
azz questa volta ci è andata dura eh, mi fa impazzire veramente troppo questa ragazza vi giuro, ha un perfetto equilibrio di provocazione e dolcezza.

"non ti do neanche un mese e sarai caduta ai miei piedi" le affermo toccandole leggermente il suo sedere perfettamente perfetto.

usciamo di casa e maurice prima di uscire ci lancia un pacco di preservativi, lynda le dice che non ci serviranno perché non faremo mai niente e invece io lo ringrazio dicendo che non fa mai male portarsene uno dietro...

mon amour | kylian mbappèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora