capitolo 22

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KYLIAN MBAPPÈ
oggi è il giorno della partita per la qualificazione ai mondiali, giocheremo qui a parigi contro il kazakistan e anche se credo sarà una partita abbastanza semplice bisogna tenere sempre la testa alta e qualificarci, lynda sta dormendo anche se sono già le 11:30 ed io sono già andato ad allenarmi.
ora sono in pausa pranzo e fino alle 14:20 posso passare del tempo con lei.
mi fa impazzire anche quando dorme, il suo corpo coperto solo da una maglietta lunga e l'intimo fa scorgere alcune parti della sua pelle che amo, vorrei solo avere il coraggio di riuscire a farsì che lei diventi solo mia, credo che stasera se tutto andrà bene al termine della partita le chiederò di mettersi con me nonostante abbia la costante paura che lei mi chieda ancora del tempo.
la sento mugugnare e spero si stia svegliando, si gira nel letto fino a che si mette seduta e si stiracchia.
"ma buongiorno principessa" vado da lei dandole un bacio
"giorno kyky, agitato per la partita di oggi?"
domanda ancora con voce addormentata e gli occhi semichiusi.
"prontissimo, a proposito ecco una mia maglia, se vuoi potrai indossarla stasera"
prendo la maglietta dall'armadio e la apro per fargliela vedere, stasera lei starà in uno dei primi posti ed ho assolutamente bisogno di vederla vicino a me.
"grazie, la metterò di sicuro!"
"nulla, vogliamo fare qualcosa prima che io debba andare allo stadio per prepararmi?"
"sono troppo stancaaa"
dice lynda ristendendosi disperata nel letto.
"va bene allora ci guardiamo un film qui in camera"
"siii, guardiamo il titanic?"
"un po' troppo sdolcinato ma va bene dai"
rispondo poi io prendendo il telecomando e stendendomi vicino a lei.
ha appoggiato la sua testa sulla mia spalla e rimane concentrata tutto il tempo a guardare il film facendo scendere ogni tanto qualche lacrima dal suo viso ancora assonnato.
sono passate circa tre ore e il film è appena finito, io sono in mega ritardo perché non mi sono accorto dell'orario, dovevo essere di sotto alle 14:20 e si sono fatte ormai le 14:45, sono uno stupido e ora non so nemmeno se il mister mi farà giocare.
"sono un deficente"  dico quasi urlando e preso dalla rabbia lynda non sapendo nulla mi domanda presa anche lei dal panico il motivo del mio attacco di nervoso.
"perché? cosa è successo?"
"dovevo essere di sotto venti minuti fa che il pullman partiva e ci portava allo stadio"
"o merda! kylian corri di sotto in qualsiasi condizione e scusati"
"si ma non bastano le scusa per il mio mister, non mi farà giocare" mi metto le mani nei capelli e iniziò a fissare l'orologio sperando che sia solo un illusione, dopo un po' vedendo che mi stavo sbagliando corro di sotto con il borsone e vado dai miei compagni che ormai mi aspettavano da tanto.
"bro cosa hai combinato di sopra?" chiede paul
"nulla, mi ero totalmente dimenticato, dove è il mister?"
"è dietro al pullman che ti aspettava"
"vado da lui sperando non mi uccida allora"
"si, non agitarti però" mi tranquillizza griz dandomi una pacca sulla spalla.
corro da lui, che mi stava attendendo e che pochi giorni fa si era complimentato con me per la mia costanza nel lavorare, sono una frana e l'ho sicuramente deluso.

"mi scusi mister non so come farmi perdonare"
"kylian ti stavamo aspettando da più di venti minuti, mi ero raccomandato prima di accettare che venisse qui lynda che non ti distraessi e guarda qui"
mi riprende lui con tono deluso, non è tipo che si arrabbia, ma talvolta sembra così deluso dal mio comportamento che mi crolla il mondo addosso.
non so nemmeno che rispondergli, abbasso solo lo sguardo e aspetto che lui mi riparli.
"non credo che sia il caso di tenerti in panchina per stasera, ma kylian sono serio non accetterò un'altra distrazione di questo tipo, sei la stella della squadra però non puoi comportarti come vuoi"
"certo, so di aver sbagliato e non ricapiterà più"
"va bene, ora sali sul pullman e dimentichiamoci tutto"

salgo e mi siedo in uno degli ultimi posti, vicino a griz che mi guarda e mi sorride dicendo:
"sai ieri ho parlato con lynda e mi ha detto che lei non vede l'ora vi mettiate insieme, però ovviamente io questa cosa non te la dovrei dire quindi acqua in bocca"
"credo che sta sera le chiederò di mettersi con me se tutto andrà bene, grazie per avermi avvisato anche perché ho paura che mi chieda ancora del tempo"
"non penso a sentire da quello che mi ha detto ieri"
mi conferma ciò e poi mi fa il segno di stare in silenzio perché ovviamente io non dovrei saperle queste cose, però mi hanno tirato su il morale e non vedo l'ora di poterglielo chiedere.

————ore dopo———
mi sto riscaldando e sono negli spogliatoi, non so se lynda sia già arrivata e nemmeno se stia indossando la mia maglia.
l'agitazione prevale in me, sarà per la partita o per la presenza di lynda ma resta il fatto che non riesco a darmi pace, voglio riscattarmi con il mister perché mi da sempre fiducia nonostante spesso non la meriti e soprattutto voglio riscattarmi con i tifosi che ancora non sembrano essersi dimenticato del mio rigore sbagliato con la svizzera.
entra il mister nello spogliatoio per farci il classico discorso pre-partita per nulla banale, è sempre incoraggiante e riesce a togliere lo stress.
è proprio lui a venire da me e per darmi una stretta di mano e augurarmi una buona fortuna e poi per farmi stare tranquillo dice:
"ho visto lynda seduta nei primi posti, vedrai che andrà tutto per il meglio, stai tranquillo e focalizzati sull'obbiettivo, devi essere consapevole che non tutti ora crederanno in te ma tu dimostra a ognuno di loro che si sbagliano, io credo in te"
"grazie mister, spero di dare il mio meglio"

è arrivato il momento, ci hanno avvisato di dover entrare in campo, la gente esulta e sventola le bandiere, c'è chi fischia e chi canta i cori e alle mie spalle c'è lynda che indossa la mia maglia, non posso chiedere di meglio, riconosco il suo sorriso tra tutte quelle persone e lei appena nota che la sto guardando mi fa un cuore con le mani e mi saluta.
vorrei urlare al mondo intero quanto io la amo e correre lì a baciarla, ma non posso distrarmi ora, devo pensare alla partita e essere sicuri di qualificarci ai mondiali.
l'arbitro fischia e per i primi minuti riusciamo ad avere un ottimo possesso palla, abbiamo avuto varie occasioni ma solo al 12 esimo riesco a tirare la palla dentro la porta, il mio sguardo si gira subito verso i miei compagni che mi vengono ad abbracciare per esultare e poi dopo aver ricevuto un cinque dal mister mi avvicino il più possibile a lynda e ricambio il cuore che mi aveva dedicato prima della partita.
la partita continua così, sempre noi con la palla tra i piedi, riesco a segnare altre ben due volte durante il primo tempo e la mia felicità è alle stelle, sto credendo più in me e ora anche gli altri stanno iniziando a crederci di più.
nel secondo tempo invece regalo un po' di assist a benzema che riesce a fare goal e riesco a segnare un' altra volta, quattro goal in nazionale, il mio riscatto, il mister mi lancia uno sguardo orgoglioso e devo dire che senza di lui ora non sarei niente, è stato il primo a credere in me anche quando io non ci credevo, sono grato per tutto quello che fa per me.

questo è un capitolo che non riguarda molto la coppia in sè, scusatemi ma devo preparare l'atmosfera per il booom.

mon amour | kylian mbappèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora