capitolo 48

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la vigilia di Natale

LYNDA

dopo finalmente tre giorni di continui pianti e
notti insonni è arrivata la vigilia di Natale e la trascorreremo a casa del mio ex con tutta la sua famiglia e la mia che ancora non sa nulla di tutto ciò.
i miei sono arrivati da 2 giorni e li ho già presentati a Fayza e Wilfried ai quali anche a loro ho chiesto di fare come se niente fosse successo, non è stato facile, ogni volta che facevo un passo in quella casa le lacrime spingevano ad uscirmi ma non dovevo far sospettare nulla ai miei.
kylian fortunatamente non c'è  stato in quei momenti con la scusa che portasse leo ai campi così conosceva tutti i calciatori, ma non credo che stasera riusciremo a stare distanti, saremo nella stessa stanza ed io anche solo a vederlo potrei scoppiare in un pianto interminabile davanti a tutti.
in questi giorni sono sempre stata da Achraf e dio solo sa quanto mi abbia aiutato, era sempre lì per me e appena tornava dagli allenamenti cercava di trovare una qualsiasi attività per distrarmi, abbiamo chiamato Hiba, la moglie di achraf che questo mese è fuori città per lavoro, e l'abbiamo avvisata di tutto così che non sospettasse di nulla.
[...]
"achraf io vado, ciao"
"no ti porto io tranquilla"
"grazie"
prende le chiavi della macchina e mi da un bacio sulla guancia accompagnandomi dal suo migliore amico per poi incoraggiarmi a stare calma.
[..]
suono con un'ansia indescrivibile per la paura che in quella porta si possa affacciare lui ma fortunatamente non tarda ad aprirmi sua madre che stava chiacchierando amabilmente con i miei genitori.
"che splendore che sei!" mi dice per tirarmi su il morale
"grazie mille, ciao a tutti" entro facendo un passo molto piccolo data la difficoltà che ho trovato a camminare con i tacchi altissimi e saluto uno ad uno lasciando per ultimo kylian.
era arrivato il momento, fingere di stare ancora insieme ed essere innamorati come quando siamo andati in italia, chi glielo dice a mia
mamma che sono ancora più innamorata di lui ma non stiamo più insieme?
bene io no quindi tocca fingere.
"ciao kylian" saluto fingendo fosse tutto okey
"ehy" mi risponde lui guardandomi e sorridendomi.
"che timidoni che siete!!" ammette mia madre
"si sono sempre così quando vengono da noi, ma credo che a casa non siano proprio così" risponde Fayza per trovare una scusa alla nostra freddezza.
[..]
ci siediamo a tavola e come ogni coppia che si rispetti io e kylian ci mettiamo vicini e Leo si mette di fianco a lui.
"kylian domani mi riporti dai tuoi amici??"
"certo tato, però devi mangiare tuuutto quello che c'è"
"promesso."
noi due siamo cambiati, ma il modo in quei quel ragazzo che avrei voluto diventasse il padre dei miei figli tratta mio fratello è il medesimo di un paio di settimane fa e più guardò quella scena più sento il respiro mancare.
"scusate vado un attimo in bagno"
mi alzo e mi dirigo al piano di sopra in quel bagno che di esperienze ne aveva viste tante con me e kylian.
mi guardò allo specchio e non mi riconosco più, sembra stupido da dire ma grazie a kylian avevo imparato ad accettarmi e ora che non è più al mio fianco guardandomi piango e l'unica cosa che mi fa sentire bene è fumare o tagliarmi.
non faccio in tempo ad accendere una sigaretta che kylian apre la porta del bagno che avevo dimenticato di chiudere a chiave ed io cerco in tutti i modi di nascondere ciò che avevo in mano.
"che cazzo fai lynda sei seria?" mi chiede sbraitandomi contro, se c'era una cosa che non sopportava era il fumo, non riusciva a capirne il senso e diceva che lo infastidiva che le persone a cui tenesse fumassero.
"non sono affari tuoi"
"che ti prende? fumi e ti tagli, ti sembra normale?"
"non sono tua figlia 1, 2 non impicciarti e torna di sotto"
"non me ne vado finché non butti quella roba insieme al pacchetto intero"
mi blocca le mani vedendo che me ne stavo andando e mi trattiene dal polso, quello dove avevo tutte le ferite, faccio un piccolo cenno di dolore e lui capendo tutto alza la manica del vestito e vede tutto il sangue colare.
"vaffanculo lynda"
dopo tutto quello che mi aveva fatto si permette anche di riprendermi per dirmi cosa posso e cosa non posso fare quando non capisce che è lui la causa di tutto ciò.
"ti senti quando parli? mi lasci e poi pretendi che faccia quello che vuoi tu!"
"non pretendo un bel niente, ma voglio che non ti rovini con quello schifo"
"non fai più parte della mia vita quindi vattene"
ammetto con le lacrime dal nervoso.
"intendi dire che quindi è tutto chiuso qui, che il bene è finito anche se non stiamo più insieme?" mi chiede dispiaciuto provando a capirmi e abbassando il tono della sua voce dato che nell'ultimo minuto lo aveva alzato esageratamente.
"no, ma non ti voglio più vedere"
ho detto la cosa peggiore nel momento peggiore, come posso credere di non vederlo mai più?
"lynda perfavore calmati" dice lui con le lacrime agli occhi ferito da quello che gli ho appena detto.
"come te lo faccio capire che non ce la faccio? che ti amo ancora e che non riesco a vivere senza di te che mi aiuti?" mi faccio uscire dalla bocca senza volerlo velocemente.
mi guarda, con occhi lucidi spenti e poi si avvicina a me spostandomi una ciocca di capelli e mi bacia, uno di quei baci che ci davamo ogni giorno prima di esserci lasciati, sento nuovamente le sue labbra sulle mie e il mio cuore si ricuce piano piano..

mon amour | kylian mbappèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora