capitolo 46

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KYLIAN MBAPPE
non chiedetemi perché l'ho fatto, mi sto facendo schifo da solo, ma l'ho fatto solo per lei, se fosse per me io me la porterei dietro tutta la vita in qualsiasi posto del mondo, ma sono talmente innamorato di lei che non riuscirei a sopportare di cambiare radicalmente la sua vita, è venuta a parigi per fare l'anno all'estero e così sarà.
non so cosa succederà ora, a dire la verità credo che non sarò felice come lo ero prima con lei, per quanto sia bella la vita da calciatore in questo caso fa proprio schifo, riesco finalmente a trovare la persona della mia vita e mi colpiscono subito dandomi un trasferimento.
quando lei mi ha detto "sei serio?" con le lacrime agli occhi il mio cuore non reggeva piu, non riuscivo a vederla così e a immaginarmi che non sarebbe stata più mia.
mi sono voltato per non far si che il mio cuore si spezzasse completamente in due ma così è stato, se n'è andata senza dirmi più niente e forse non ci parleremo mai più.
spero che capisca con tutto il mio cuore che quello che ho fatto l'ho fatto per lei, per il bene che le volevo e che le vorrò, se fossi un egoista avrei potuto tranquillamente restare con lei e continuare la nostra vita a Madrid, ma non posso farle questo.

non so come faremo a natale, avevamo programmato tutto per far sì che le nostre famiglie lo passassero insieme perciò devo trovare un modo.
vado dalla mi famiglia che credo sia a conoscenza di quello che sia successo data la enorme confidenza che lynda ha con i miei, spero di non trovarla lì, mi mancherebbe il fiato sicuramente.
prendo la macchina e mi fiondo dai miei genitori in totale silenzio, senza musica e senza radio a pensare alla mia vita senza lynda, senza la persona che mi faceva stare bene e mi faceva sentire amato.
[...]
"kylian ciao, vieni" mi invita subito mia mamma che è più tesa a triste di me, sapeva quanto lynda valesse per me e sa che in qualsiasi momento avrei dato tutto pur di vederla felice.
non dico niente, mi limito solo ad abbracciarla e iniziare a singhiozzare tra le sue braccia e lasciarmi andare.
"calmati amore" "mamma non c'è la faccio, ho perso la donna che avrei voluto sposare"
"tu l'hai voluta perdere"
"fidati l'ho fatto per lei, sapevo che sarebbe stato un cambio troppo grande"
"ma che ne sai kylian, fai sempre di testa tua senza ascoltare gli altri"
"dov'è ora?" "ha chiamato Achraf per rimanere da lui in questi giorni"
"merda" "vattela a riprendere"
"no mamma, sono convinto che ho fatto la cosa più giusta per lei, soffrirà adesso ma almeno tra pochi mesi si godrà la sua vita da ragazzina" "e tu?" "e io credo di soffrire per più di mesi, forse anche anni, era quella giusta per me, ma la vita mi odia"
"non dire mai più una cosa del genere, hai tutto e puoi fare tutto, per una volta ascolta il tuo cuore e non la tua mente"
ha ragione, uso sempre e solo là mente per fare le cose perché secondo me la mente riesce a vedere una prospettiva più ragionevole.
"ti vuoi fermare qui per sta sera? almeno stai un po' con noi" "si" vado su nella cameretta che mi ha visto crescere, che mi ha visto ridere e piangere nello stesso momento, ha ancora appesi i poster di ronaldo da quando sono piccolo e nell'angolino c'è una piccola foto del mio primo goal con il psg.

"ti vuoi fermare qui per sta sera? almeno stai un po' con noi" "si" vado su nella cameretta che mi ha visto crescere, che mi ha visto ridere e piangere nello stesso momento, ha ancora appesi i poster di ronaldo da quando sono piccolo e nell'angoli...

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ecco cosa ricevo appena apro il cellulare, qualsiasi cosa io guardi o faccia ritorno con la testa a lei, QUALSIASI.
perfortuna non tarda ad arrivare ethan che almeno mi terrà un po' di compagnia.
"ehy, come stai?"
mi giro verso di lui e alzo il pollice per fare capire che sto bene.
"vuoi fare una partitella? almeno non ci penserai"
"va bene, andiamo fuori"
prende uno dei tantissimi palloni che sono in camera mia e mi segue fuori dove facciamo dei semplici passaggi e lo aiuto a migliorare con i dribbling, ma nemmeno questo serve, anzi, l'ultima volta che ho giocato in questo campo è stata con lynda quando è venuta dai miei per la prima volta.
"che ti prende?" mi chiede incuriosito è dispiaciuto
"nulla nulla continuiamo, se vedi che il tuo avversario è alla tua sinistra e un altro avanti fa un passaggio raso terra puntando il tuo compagno dietro facendoglielo capire così ti libererai."
"kylian sono cresciuto da quando te ne sei andato, sono in grado di capire le situazioni"
"meglio se non crescevi, la vita da grande fa schifo, soprattutto se sei un calciatore"
"fino a due giorni fa amavi la tua vita"
"ora non più" "vorrei innamorarmi anche io di una ragazza come hai fatto tu" ammette timido
"non ci si innamora apposta purtroppo, sarebbe tutto più facile, mi sono innamorato per caso, ma forse non era quella giusta"
"si che era giusta, vi guardavo ogni volta che eravate qui ed entrambe non riuscivate a fare a meno dell'altro"
"avrei preferito non saperlo ma grazie"
"scusa"
mio fratello è davvero cresciuto, quando me ne sono andato a vivere da solo era ancora un bamboccio che non capiva mai le situazioni invece ora è lui ad aiutare me e spendere delle parole bellissime.
"non preoccuparti"
"kylian ti squilla il telefono!!" urla mia mamma dalla finestra dato che avevo lasciato il telefono in casa.
"chi è?" "achraf" appena sento quel nome mio fiondo dentro chiedendo scusa a mio fratello e rispondo in un secondo, hakimi non era uno che ti chiamava spesso, ma se lo faceva era importante.

la chiamata
-oi che c'è
-kylian vieni al più presto
-perché
-lynda si è chiusa in bagno piangendo e continuo a sentire che piange, va avanti da più di un ora e credo si stia tagliando con qualcosa
-sfonda la porta
-ho provato ma è troppo dura, vieni a te sicuramente aprirà
-si
butto giù e prendo al più presto la macchina dicendo a ethan di avvertire la mamma, lynda non stava bene e si sentiva dalla voce di hakimi.
lei quando è triste perde la testa e non ragiona più perciò è veramente pericoloso lasciarla sola.
sfioro i 90 nelle piccole strade di parigi pur di fare veloce e dopo dodici minuti sono dentro casa di achraf.

mon amour | kylian mbappèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora