capitolo 45

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dopo essermi confrontata con kylian per la sua probabile partenza sono uscita di casa per non pensarci, per capire cosa davvero voglio e sono andata a casa di sua madre.
abbiamo un rapporto bellissimo e sono sicura che mi potrà aiutare anche in questo caso dandomi i migliori consigli.
suono subito il campanello e mi ritrovo ethan con un sorriso smagliante ad aspettarmi sulla
porta.
"ciao ethanito!" "ciao bella, come mai qui?" mi chiede con la borsa da calcio tra le spalle pronto per andare agli allenamenti con Wilfried.
"devo dire delle cose a tua mamma"
"ti fermi a cena?" mi chiede con occhi dolci
"non lo so"
detto questo chiude la porta e va via lasciando la casa solo per me e Fayza che si sta avvicinando.
"bellezza, non ti fai mai sentire, come va?"
"potrebbe andare meglio, kylian mi ha appena detto del suo probabile trasferimento"
"ahia, vieni sediamoci" propone con atteggiamento materno poggiandomi una mano sulla spalla mentre io piano piano ho gli occhi sempre più lucidi.
"come l'hai presa?" "non poteva andare peggio, due giorni prima avevamo parlato di voler costruire una famiglia insieme e ora siamo in questa situazione" non mi vergogno a dire tutti i miei progetti futuri con kylian (o meglio fino a poco tempo fa) davanti a lei, mi capisce e soprattutto è la prima a sostenerci.
"amore, non pensare in negativo, questa cosa vi farà capire tante cose, se vi amate veramente come dite non credo che vi lascerete andare facilmente" "ma cosa dovrei fare? andare in spagna con lui?" "capisco che per te possa essere un sacrificio enorme, ma se lo ami fallo, la vita è una e se sei affianco della persona giusta non conta dove sei" queste parole, queste fottutissime parole mi entrano in testa fino a farmi immaginare in casa a madrid con lui a divertirci insieme e immaginarmi tutta la vita al suo fianco.
"e se ci lasciassimo? lui si potrebbe rifare una vita perché ha un lavoro mentre io no"
"non ti preoccupare, in qualsiasi caso la nostra famiglia ti aiuterebbe, teniamo a te e non solo perché sei la fidanzata di nostro figlio"
"come farei senza di voi?" accenno un piccolo sorriso e la stringo in un abbraccio restando in silenzio.
abbiamo parlato per un altro pochino fino a che è rientrato anche Wilfried che si è seduto vicino a noi.
"di che parlavano le mie donnine?"
"del trasferimento di kylian"
"credo sia un colpo basso per tutti, l'idea che se ne vada da questa città dove è cresciuto mi uccide" ammette suo babbo che forse è quello che patirà di più la sua assenza, dedica completamente la sua vita al calcio e alla sua famiglia e vedere kylian andarsene potrebbe costargli tante lacrime.
"ma sarà obbligato ad andare?" chiedo volendo più informazioni.
"ancora non si sa, dipende da quanto offrono, il psg vuole tanti soldi per lui ma credo che il real riesca a fare una proposta molto alta"
"capisco, quanto avremo la certezza di tutto?"
"due settimane, ma in caso se ne dovesse andare tutto ciò accadrebbe a gennaio, già dal 12 lui dovrà andare al real"
sono consapevole che se questa cosa accadesse sarebbe un incubo, non abbiamo neanche il tempo materiale per decidere cosa fare.
"lynda tu che hai deciso?"
"ancora non lo so, voglio capire tutte le intenzioni di kylian con me, se vedesse la nostra relazione duratura potrei anche andare con lui, sempre se lo voglia"
"su questo non ti posso aiutare, devi parlarci seriamente e capire cosa volete entrambe"
"già.." rispondo un po' delusa.
l'atmosfera si faceva sempre più triste, se questa notizia non ci fosse mai stata sarebbe tutto bellissimo, passerei il pomeriggio come tutti gli altri insieme alle persone che amo a parlare di cose piacevoli mentre ora sono seduta su un divano a parlare di come la mia vita possa cambiare tra un mese.
"dov'è ora kylian?" chiede sua madre.
"è rimasto a casa"
"torna da lui e capisci veramente cosa vuole, appena puoi vieni da noi così ne parliamo"
"okey, vado e torno"
non prendo nemmeno la borsa, tengo in mano il telefono e vado subito a casa di kylian che probabilmente ora starà sul letto a pensare a cosa fare.
[...]

"kylian, sono andata dai tuoi"
"cosa ti hanno detto?" dice alzandosi dal letto e sedendosi nel bordo.
"dobbiamo capire cosa vogliamo, tu cosa vuoi?"
ci riflette un po' a sguardo basso e poi alzando gli occhi e rivolgendoli verso di me ammette:
"non lo so cosa voglio, non so se sia la cosa giusta portarti li e non so se sia giusto intrappolarti nella mia vita"
"che intendi dire scusa?"
"è meglio chiuderla ora piuttosto che tra un mese in aereoporto"
"sei serio?" ho le lacrime agli occhi, come poteva fino a due ore fa dirmi che avrebbe fatto di tutto per me, che voleva costruire una famiglia e vivere con me ed ora lasciarmi così.
annuisce alla mia domanda voltandosi, non so se lo abbia fatto perché gli stava venendo da piangere anche a lui o perché non voleva più vedermi, d'un tratto il mondo mi è cascato addosso e avrei voluto morire all'istante.

esco da casa sua e torno subito dai suoi asciugandomi le lacrime dato che non volevo che mi vedessero così, non sono andata lì per fare la vittima davanti ai genitori del ragazzo che mi aveva appena lasciata bensì per capire cosa dovevo fare.
mi aprono la porta e nonostante non stessi piangendo vedono il mio sguardo spento e si preoccupano subito.
"amore, che succede?" si allarma subito Fayza.
" mi ha lasciato dicendo che non poteva intrappolarmi nella sua vita"
"questo qui è proprio coglione"
dice suo padre
"wilfried, datti una calmata" ansima sua moglie.
"scusa ma che vuol dire che non voleva intrappolarti nella sua vita?"
"non lo so nemmeno io, non sono stata in grado di chiederglielo."
"non preoccuparti, vedrai si risolverà tutto" mi stringe a se sua mamma quasi più affranta di me.
per qualche strano motivo non ci credevo, non contano le sue parole che per me avevano avuto sempre tantissima importanza, ho visto lo sguardo di kylian quando ha detto quelle cose ed era certo di quello che stava facendo.
credo proprio che questa volta le cose non si risolveranno..

mon amour | kylian mbappèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora