capitolo 26

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"allora ti piacciono i miei?"
domando 
a lynda mentre sbadiglia nel tragitto per tornare a casa.
si sono fatte oramai le 23:30 e in teoria lei domani dovrà andare a scuola, non le ho ancora chiesto se si vorrà fermare a dormire da me ma credo che tra poco verrà fuori il discorso.
"si tantissimo, non vedo l'ora di rivederli, sono troppo gentili."
"quando vuoi, credo che a loro faccia solo che piacere averti accanto"

il suo trucco è ormai scomparso e dalla stanchezza si appoggia sulla mia spalla.
"ti riporto a casa o vuoi fermarti da me?"
le prendo la sua mano fredda per aver giocato fuori la sera senza nemmeno accettare la mia felpa e la riscaldo racchiudendola nella mie.
"domani devo andare a scuola, non so"
"okey allora decido io; vieni da me e domani mattina ti porterò a scuola"
mi guarda con una faccia come per dire -sappiamo tutti che non ci andrò- ed io ricambio con la stessa moneta sfidando il suo sguardo
"va bene ma non ho i libri"
"li passiamo a prendere ora"
annuisce e socchiude gli occhi per addormentarsi accanto a me in auto.
osservo nel frattempo le sue labbra sottili, mi viene voglia di baciarle e vorrei tanto che questa sera possa succedere quel che spero, non fraintendetemi, non voglio esagerare subito con lei, però voglio farla mia e voglio che almeno per una notte i nostri corpi si possiedano l'un l'altro.
ci andrò piano, se vedo che non sarà il momento lascerò perdere, lynda non si è mai fatta nemmeno toccare o guardare da nessuno quindi credo che sia meglio non affrettare troppo.
l'autista ci lascia a casa sua e la sveglio per dirle di dover scendere, lui ci attenderà qua di sotto appena 10 metri più avanti e quando avremo finito ci riporterà a casa mia.

è tardi e dubito la sua famiglia sia ancora sveglia anche se mi farebbe piacere conoscere la sua host mum, so solamente che si chiama katy e niente più.
come non detto lynda ha le chiavi perciò in men che non si dica riusciamo in estremo silenzio a prendere tutto senza svegliare nessuno.
sta facendo la cartella con tutto il necessario io sono steso nel suo letto a pancia in giù a guardare ogni suo movimento e, appena chiusa la zip dello zaino si avvicina verso di me e si stende anch'essa, appoggio una mano nel suo didietro e lei sorride subito dall'imbarazzo abbassando lo sguardo, non è abituata, si vede, si sente in soggezione non appena le tocchi qualcosa di più intimo così per togliere l'imbarazzo la ritraggo e le do un bacio alzandomi dal letto per ritornare in auto.
le prendo lo zaino, e lei prende solo un paio di jeans che si metterà domani e dei trucchi.
"scusaci rick, siamo stati più lenti del previsto"
mi rivolgo al mio autista.
"no problem, vi lascio a casa tua ora?"
chiede facendo retromarcia e imboccando la strada principale.
"si grazie"

arriviamo a casa mia e lynda appena entra si appoggia sul divano ormai sfinita dall'orario.
"vai di sopra a cambiarti così quando arrivo sei pronta e non dovrò girarmi" le consiglio sapendo che non mi lascerebbe mai guardarla mentre si spoglia.
"e chi ti ha detto che ti farò girare?"
controbatte provocandomi e suscitando in me una reazione solo che positiva
"ah fa pure io guardo con piacere"
vado da lei e la prendo in braccio per portarla al piano di sopra, lei si racchiude in me e si stringe proprio come una bimba e poi appena entriamo in camera mia si inizia a cambiare.
non mi dice nulla, né di girarmi ne di uscire dalla stanza e io sono convinto che voglia provare a lasciarsi andare, ma lo fa a piccoli passi.
io mi tolgo la maglia e resto solo con i jeans, mi stendo sul letto con le braccia dietro la testa e la aspetto.
lei è rimasta solo con l'intimo, rigorosamente nero di pizzo ed io la guardo, perdendomici dentro,
noto la sua indecisione, se venire da me in quelle condizioni o rimandare ad un altra volta, rimango zitto, non voglio assolutamente cercare di convincerla a fare nulla, voglio che lei si senta solo pronta.
si raccoglie i capelli in una piccolissima coda bassa e con sguardo insicuro si avvicina a me stendendosi accanto.
"so cosa stai pensando e provando, sentiti libera di fare ogni cosa e non vergognarti di nulla, la scelta è la tua e io accetterò qualsiasi cosa tu voglia fare" dico guardandola e avvicinandola al mio corpo prendendola per la vita.
lei non dice nulla, prende fiato e dopo una sospensione di due o tre secondi unisce le mie labbra alle sue.
le nostre lingue giocano sensualmente ed io per la prima volta tocco il suo corpo anche nelle zone che prima non avevo mai visto, ha la
pelle d'oca ed io non faccio altro che accarezzare tutto, è lei che si decide poi a slacciarsi il reggiseno vedendo che io non avrei fatto nulla senza il suo consenso.
il suo piccolo seno ora è totalmente scoperto come tutto il suo corpo, si è anche sfilata l'intimo inferiore ed ora è totalmente libera da tutto.
per quanti corpi io abbia visto in vita mia e sia riuscito a conquistare, quello di lynda è diverso, mi da una percezione diversa di quella che è la passione, i suoi movimenti, il suo imbarazzo e l'atmosfera che si sta creando è tutta complicità che c'è tra noi due, piano piano si lascia andare e inizia a slacciarmi là zip dei miei pantaloni e continuando il bacio li sfila.
una volta rimasti completamente nudi entrambe lei si ferma e mi guarda intensamente, il suo sguardo penetra nei miei occhi e le sue labbra prendono una linea più curva.
"sei sicura di tutto quello che stiamo facendo?"
le chiedo premuroso del fatto che non sarà una passeggiata se per lei è la prima volta.
non riferisce parola, annuisce solo ma so che non è convinta fino infondo.
"lynda, è una cosa seria e non voglio partire in quarta con te, se non te la senti rimandiamo, io non ho fretta"
"sono sicura" ammette questa volta con tono più convinto.
iniziamo dalle 'piccole' cose anche se piccole si fa per dire essendo che per lei è la prima volta.
prendo posizione io e facendola stendere con la testa sul cuscino per non avere alcuna tensione inizio con le mani, anche solo al primo tocco il suo corpo fa un piccolo scatto non essendo abituato e si ritrae un poco.
per farla stare tranquilla le stampo un bacio sulla fronte e le sussurrò nell'orecchio di stare tranquilla, lei deglutisce la poca saliva che le è rimasta e dopo aver fatto un ultimo respiro mi ha fatto cenno di poter iniziare.
parto con un dito e poi mano a mano che vedo prende confidenza ne aggiungo un secondo, emette dei piccoli gemiti e piano piano vedo che la cosa inizia a piacerle, continuiamo in questa direzione per una decina di minuti e dopo aver ottenuto una serie di gemiti abbastanza forti ci fermiamo.
passano altri cinque/ dieci minuti dove i nostri corpi si avvicinano e si toccano e poi lei afferma di sentirsi pronta a diventare totalmente mia.
ci andiamo piano, il momento in cui i corpi si uniscono e il mio diventa anche il suo è stato abbastanza lento, cosa che mi aspettavo poiché la prima volta è sempre così, si vede dalla sua faccia che sta provando un po' di dolore perciò prima di 'iniziare completamente' mi assicuro nuovamente che anche dopo questa cosa lei si senta veramente pronta, a me bastava anche così, certo non nego che completare del tutto il momento sarebbe qualcosa di perfetto però ha già fatto molti passi avanti con se stessa e credo che non ci sia ulteriore bisogno di sottoporla a del dolore.
"kylian voglio essere tua, a tutti i costi" sussurra altamente convinta di quello che sto per fare, lei è così, un secondo prima è in un modo e quello dopo l'opposto, inizio a fare avanti e indietro e lei non smette nemmeno un secondo di distogliere il suo sguardo sulla mie labbra, le riprende, come aveva fatto pochi minuti prima e facendomi appoggiare totalmente sopra di lei mi sfiora il collo e la schiena mentre i nostri corpi continuano a possedersi.
cambiamo posizione varie volte ed ognuna da adesso in poi avrà significato diverso, tutto con lei è diverso,vivo in un modo isolato dal solito, mi sento su un altro pianeta e il suo corpo è droga per i miei occhi.

mon amour | kylian mbappèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora