Capitolo 35

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Sorpresa! Buon Natale~~

Drew

Ho l'impressione che il cuore mi possa esplodere da un momento all'altro. Per quanto cerchi di rilassarmi, non sembra intenzionato a cedere. È un suono assordante, impossibile da ignorare. Lo sento perfino in gola, quasi a strozzarmi con i miei stessi sentimenti.
Sono steso sul letto perché in piedi non riuscivo a stare. Continuavo ad agitarmi e a muovermi da un lato all'altro; ero così preoccupato di sudare che mi sono tolto pure la camicia.
Non ho mai avuto un'ansia del genere, nemmeno quando sono salito su un palco per la prima volta, a cinque anni con in spalla un violino più grande di me.
Quanto tempo ci mette per passare?
Se ne andrà prima o poi. Spero.
L'unica cosa a cui riesco a pensare è l'incontro di ieri con Nicholas. Quando mi ha invitato a uscire.
-Ti ricordo che non puoi andare oltre il giardino- questo gli avevo risposto in fretta nel tentativo di farlo ragionare.
-Non è un problema per me, ho vissuto sottoterra per una vita, si diceva "uscire insieme" anche lì, sai-
E un sorriso spavaldo gli si era dipinto sul volto, consapevole di avermi messo alle strette.
E se una parte di me vuole nascondersi da questo appuntamento, il mio cuore invece sembra scandire il tempo in modo diverso, accelerandolo con i suoi battiti frenetici.
È innegabile che io voglia andarci. Forse è questo mio desiderio che mi spaventa. La volontà di rendere le cose reali, di farle uscire dalla mia testa.
E quando tra poco Nick si presenterà alla mia porta, non potrò più sottrarmi. Né di fronte ai miei sentimenti né di fronte alla situazione.
Credevo che nessuno di noi due avrebbe mai fatto un passo verso l'altro, che la mia insicurezza lo avrebbe spinto a lasciarmi andare, relegando il nostro rapporto ad una situazione di stasi.
Invece Nick ha fatto l'esatto opposto: mi sta venendo a cercare.

Quando bussa sulla superficie di legno sono costretto a resistere alla tentazione di nascondermi sotto le coperte come un bambino.
-Avanti- il mio tono esce impastato, quasi incomprensibile.
Non sono pronto.
Nick apre la porta con calma, lasciando solo lo spazio necessario per passare.
Dovrei alzarmi dal letto e mettermi la camicia, ma continuo ad essere vittima della mia paura. Sono bloccato, incapace di reagire.
Eppure la figura esile di Nick, avvolta in un maglione decisamente troppo grande, riesce a lenire l'agitazione.
Non ho motivo per preoccuparmi. Ho passato diverso tempo con lui da solo, in ogni tipo di circostanza, dalla più drammatica a quella assurda.
Perché adesso sono così nervoso?
Il ragazzino biondo annusa l'aria, come se potesse percepire i miei pensieri che aleggiano tra noi.
-Non pensavo di averti messo così tanto in difficoltà- commenta senza trattenere un sorriso, e mi chiedo perché lo trovi divertente.
-Sto bene-
So che dal momento stesso in cui ha messo piede nella mia camera ha sentito che non è per nulla vero, ma fingere mi concede del tempo per provare ad alzarmi.
Non so che odore abbia la mia anima adesso, ma immagino che non sia piacevole.

Nicholas si avvicina con passo lento ma sicuro, insaccato in una giacca beige pesante. Se fossi lucido riderei per il contrasto tra il suo abbigliamento pesante e la mia schiena nuda.
Deve aver notato il cigolio delle molle del letto, perché sa benissimo dove trovarmi. Mi porge la mano in silenzio, mentre io rimango seduto con la testa bassa.
-Scusami- mormora, e non so perché questa parola mi fa stare peggio.
-È da ieri che cerchi di scusarti, non c'è motivo-
-Non è che se qualcosa riguarda i tuoi sentimenti automaticamente non è un motivo valido, Drew. Mettitelo in testa e accetta queste scuse-
Alzo lo sguardo per incontrare un'espressione seria che gli ho visto usare raramente.
-Sono troppo impulsivo, mi dispiace. Faccio sempre di testa mia e alcune volte non mi fermo nemmeno a pensare. Volevo solo passare del tempo con te, non metterti in difficoltà- anche quando finisce di parlare, non accenna ad abbassare il palmo della mano.
-Lascia che sia io a guidarti, oggi- sussurra dolcemente, e i miei muscoli non possono fare a meno di rilassarsi sotto il tocco delle sue parole.
Perché avevo paura?
Tutte le volte che sto male lui trova un modo per sedare le mie preoccupazioni.

Progetto 27|| Broken SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora