Capitolo 59

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Buon Natale!
Un piccolo regalino per voi♥️

Alexa

Non fanno che urlare.
Ogni secondo è uno strazio che non ha fine. Il suono delle loro voci è sempre più alto, e non capisco come io faccia a sopportarlo. Mi lascia senza fiato.
Non so quanto tempo sia passato, ma non hanno mai ceduto, nemmeno per un istante. È più probabile che lo faccia io per prima, se solo riuscissi a capire come. Le loro urla affondano le unghie nella mia testa, immobilizzandomi. Non riesco a fare un passo, né alzarmi da questa nicchia che mi sono trovata in un angolo della mia mente. L'unico posto che non hanno colonizzato, in cui mi è consentito esistere. Mi sono chiusa in trappola di nuovo, è come se fosse il mio habitat naturale ormai, non riesco a immaginarmi fuori. Esiste un fuori?

-Certo che esiste, amore- ribatte una voce che conosco bene, la prima che non strilla nelle mie orecchie, ma che anzi sussurra. Rivolgo un veloce occhiata ad Ian, materializzatosi al mio fianco, seduto a gambe incrociate.

-Non sei reale, va' via- questa tortura che mi sto infliggendo è ben peggiore di quegli stupidi schiamazzi. Le urla di dolore non riescono a formulare niente di comprensibile, ma il volto del mio compagno porta con sé un bagaglio di conseguenze non indifferente.

-Lo sono eccome, e non è nemmeno facile rimanere qui al tuo fianco al momento. Quindi per favore, dammi il tuo consenso e permettimi di rimanere nella tua testa- lo sento appena, le sue parole sfumano tra i versi affilati del futuro. Non riesco a pensare. Eppure se provo a concentrarmi meglio sulla sua figura, sembra lontano. Ho l'impressione che se lo sfiorassi potrebbe sparire. Non so se lo desidero sul serio.
Potrebbe essere uno scherzo del mio cervello, non sarebbe la prima volta.

-Puoi anche mandarmi via se vuoi eh, ma mi offenderei parecchio se cacciassi prima me di quello che invece ti tormenta- mi lancia un'occhiata divertita, una di quelle che nasconde una sfida. Una di quelle che solo Ian riesce a rivolgermi. Per una volta non mi guarda come se fossi una bestia ferita, proprio adesso che avrebbe tutto il diritto di farlo. Le voci continuano a dibattersi intorno a me, ma più caute, in attesa di un nuovo agguato. A breve ricominceranno, non hanno intenzione di lasciarmi in pace questa sera.

-Puoi rimanere- sussurro senza rifletterci troppo, non ne avrei le forze comunque. Forse è un errore mostrarmi così vulnerabile con lui, le altre volte che è successo la situazione non ha preso una bella piega.
Il mio compagno fa un respiro profondo di sollievo, la sua immagine al mio fianco inizia ad assumere concretezza.

-Iniziava a fare male, ma a guardarti non credo che dovrei lamentarmi con te- storce le labbra leggermente, ma non mi mostra quanto è preoccupato. E non ho ancora deciso se questo mi innervosisce o mi dà sollievo.

-Perché faceva male?-

-Non posso stare nella tua testa senza il tuo permesso, lo sai.- fa un piccolo sorriso e allunga le dita per accarezzarmi il braccio. Sembra reale.

-Sei veramente tu- mormoro senza fiato. Sento voci scalpitare con prepotenza, pronte a ricominciare. Ma per un solo attimo rimango in silenzio ad osservare le dita di Ian sulla mia pelle, mentre percorre dal gomito fino a poco prima del mio polso.

-Perché, ne dubitavi?-

-Compari spesso nelle mie visioni, ma di solito sei morto- ribatto caustica, non ho le forze per essere più delicata. Eppure Ian non si scompone, o se quello che gli ho detto gli fa paura, è deciso a non mostrarmelo.
È veramente lui.
Sto per innervosirmi di nuovo, come accade nel mondo reale, uno dei nostri schemi da cui non riusciamo ad uscire. O forse non vogliamo farlo.

Quasi l'avessi chiamato in causa, il futuro ritorna a urlare, adesso è come se tutte le voci fossero sintonizzate sulla stessa frequenza, e appartengono tutte alla persona che mi sta accanto.
Non è solo il suono il problema, ma il dolore che si dirama dal petto, talmente forte che non riesco a respirare. Annaspo mentre cerco di trattenere le lacrime, ma l'angoscia continua a crescere, si nutre delle mie paure.

Progetto 27|| Broken SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora