Seoul. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei mangiato in un ristorante a migliaia di chilometri da casa, bevendo magkeolli fino quasi a sbronzarmi?
Quando, alcuni mesi prima, mi avevano proposto di venire in Corea del Sud per tenere alcuni seminari e corsi sulla consulenza d'immagine, rimasi senza parole.
Il mio lavoro stava andando bene e, di recente, avevo girato l'Italia per insegnare il mio metodo di consulenza. Mai, però, avrei pensato di essere chiamata da una località tanto remota.Si trattava di un istituto di moda prestigioso della capitale coreana che, tenendo d'occhio il lavoro di colleghi di altri Paesi, mi aveva notata. Per un po' di tempo mi avevano seguita in sordina e avevano deciso di proporre il mio metodo di lavoro anche nella loro scuola.
«Ci rendiamo conto che per lei, Seoul, non è proprio dietro l'angolo e il nostro budget non è altissimo, ma avrà tutte le spese coperte e l'opportunità di farsi conoscere fuori confine. Inoltre, le assicuriamo che il nostro Paese merita di essere visitato» così mi aveva detto Lee Ha Yoon, il dirigente dell'istituto.Ci avevo riflettuto per un mese, prima di accettare. Parlavo bene l'inglese ma, l'idea di parlare per ore in una lingua che non era la mia, mi spaventava. Inoltre, il pensiero di partire da sola, fare ore e ore di volo e trovarmi dall'altra parte del globo senza conoscere nessuno, mi terrorizzava.
Poco importava se avrei perso qualche migliaio di euro e l'occasione di viaggiare gratis; me la facevo sotto.Alla fine accettai, ma a una condizione: mi avrebbe accompagnata la mia amica Elsa, viaggio e spese pagate anche per lei, o non se ne sarebbe fatto nulla.
Lee Ha Yoon mi avvisò che, in tal caso, il mio compenso sarebbe stato inferiore, ma lo rassicurai che andava bene. Preferivo avere un conto in banca più esiguo, anziché vivere dieci giorni di terrore.
La presenza di Elsa mi avrebbe rassicurata e avrei potuto parlare in italiano, rilassando un po' la mia mente.Non avevo mai preso un volo intercontinentale. I miei spostamenti, fino ad allora, si erano limitati a viaggi di poche ore. Elsa, invece, era un'esperta: era stata negli States, in Australia, in Giappone e aveva girato tutta l'Europa. Sì, ero decisamente contenta che mi accompagnasse.
«Sicura che non ti annoierai durante le ore di corso?» le chiesi, un po' apprensiva.
«No, tranquilla. Imparerò qualcosa di nuovo anche io, senza sborsare un centesimo!» ridacchiò.«Se qui sono le dieci del mattino, là sono le diciotto, giusto?»
Elsa annuì.«Dio mio, so già che, una volta là, non capirò un tubo. Sarò confusa a mille. Quindi? A che ora arriveremo?»
«Ci aspettano dodici ore di volo, mettiti l'anima in pace, Chiara» mi disse, picchiettandomi il dorso della mano con la sua.
«Sì, ma quando arriveremo, che ore saranno là? E qua?»
«Arriveremo più o meno all'orario in cui siamo partite. Non chiedermi come. Sarà un viaggio lungo, santo cielo...» sospirò Elsa, roteando gli occhi e tirando fuori dalla borsa un ebook reader.Ero agitata, non riuscivo a stare ferma... o zitta, per la gioia della mia amica.
«Secondo te quale Paese stiamo sorvolando?» chiesi, dopo qualche ora, guardando dal finestrino le nuvole che, ogni tanto, lasciavano intravedere un paesaggio montuoso sotto di noi. «Elsa? Ci sei?» No, non c'era, stava dormendo come un sasso, russando anche un po', fra l'altro.
«Okay, provo a dormire anche io» dissi ad alta voce, come se, così facendo, ci sarei senz'altro riuscita.
Niente da fare. Mi addormentai quando mancava poco all'atterraggio negli Emirati Arabi, dove avremmo fatto scalo, in attesa del volo diretto per la capitale Sud Coreana.«Arriverò là così stravolta che Lee Ha Yoon mi rispedirà immediatamente a casa, vedrai» mi lamentai, trascinandomi le due valige. In una avevo stipato vestiti ed effetti personali, nell'altra il materiale da lavoro. «Beata te che hai dormito; ma come fai?»
«Chiudo gli occhi e mi rilasso. Semplice.»
«Sì, semplice, come no?»
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7 in più sotto il tetto
FanfictionAccetteresti di ospitare a casa tua un'intera boy-band? È l'offerta che viene fatta a Chiara, un'italiana che, poche settimane prima, si trovava in Corea per lavoro e ha passato alcune serate spensierate in compagnia della sua amica Elsa e di due mi...