I primi teaser della serie andarono in onda solo un paio di giorni dopo che la troupe se n'era andata, suscitando grande clamore e aspettativa.
Non veniva rivelato molto: solo il titolo e un'immagine dei Bangtan che salivano su un aereo.
La fan base impazzì. Si successero mille speculazioni, una dopo l'altra, dalle più assurde alle più plausibili.
Gli Army cominciarono a tenere d'occhio gli aeroporti, non sapendo che, il tutto, si era già svolto e, i loro idoli, erano rinchiusi in studio a fare gli ultimi ritocchi all'album in uscita e a preparare le coreografie per il nuovo tour.
Aria ci godeva un sacco a sapere tutto e a fare la misteriosa con gli amici.
Ancora non eravamo consce quanto le nostre vite sarebbero cambiate nel giro di pochi giorni.La prima puntata fu messa in rete il 15 gennaio. Raccontò la nascita del progetto e veniva mostrata la reazione dei ragazzi alla notizia.
Fu così strano vederli prima che tutto accadesse, prima che ci fosse un "noi"!
Jungkook aveva storto il naso. «Non mi va di partire per così tanto tempo. Scherzate?»
Namjoon, invece, era entusiasta. «Dai, sarà una bella esperienza. La padrona di casa è simpatica.»
«Non mi interessa,» si era lamentato Jimin, «io ho grosse difficoltà con la lingua. Non voglio partire.» Aveva incrociato le labbra e messo il broncio.
Hobi, invece, batteva le mani e continuava a ripetere che non vedeva l'ora. Gli altri sembravano un po' perplessi, ma non espressero particolari contrarietà in video. Notai lo sguardo buio di Jin e ne riconoscevo il motivo: la lontananza forzata da Hae. Non potevo biasimarlo.
Osservai Yoongi; ascoltava in silenzio, grattandosi la nuca con aria seria. Ancora non aveva idea di ciò che sarebbe accaduto in futuro. Eravamo ancora due sconosciuti. Mi piacque guardarlo nel momento in cui le nostre strade stavano per incrociarsi.
Nell'episodio non era stato detto quale fosse la meta; era stato tutto accuratamente censurato per lasciare la sorpresa a quello successivo, così da creare ancora più aspettative nel pubblico.Sui social, oltre a discutere di quale fosse la destinazione dei BTS, si era puntato molto alla "padrona di casa".
"Saranno ospiti di una donna!" scrivevano gli Army, come se fosse una cosa orribile.
"Forse è la proprietaria di un hotel."
"E se fosse giovane?"
"E se fosse famosa?"
"Com'è che Namjoon e J-Hope la conoscono già?"
Sperai di non deludere i fan che speculavano sulla mia identità e cominciai ad avere timore del momento in cui sarei apparsa in video.Non aspettai molto, giusto una settimana. Notai un picco di follower al mio profilo Instagram lavorativo, che avevo lasciato pubblico per ovvie ragioni, ma non avevo collegato i fatti. Fu solo dopo aver visto la puntata che realizzai.
Nella serie non veniva detto il mio cognome, ma era facile risalire alla mia identità: bastava cercare "Chiara consulente d'immagine Italia" e, fra i i risultati, apparivo anche io.
Nell'episodio venivano mostrati alcuni spezzoni del loro viaggio in aereo e del loro arrivo in terra italica.
«Namjoon, tu che ci sei già stato: ne vale la pena?» aveva chiesto Jungkook.
«Oh, l'Italia è bellissima, così piena di arte a ogni angolo...»
«Sì ma noi andremo in un posto dimenticato da Dio» era intervenuto Yoongi. «In mezzo alle mucche, con ogni probabilità.» "Eh, la mucca l'hai proprio trovata" pensai, divertita.
«L'Italia è stata al centro della storia per secoli. Ci sono opere d'arte ovunque. Anche nei piccoli paesi di campagna» lo corresse il leader.
«Io ho un po' paura» aveva confessato JK.
Non mi ero accorta che Jimin avesse ripreso il nostro primo incontro.
«Oddio, mamma, siete tu ed Elsa!» gridò Aria, indicando lo schermo. Seppur con un'inquadratura un po' traballante, ci si vedeva tenere il cartello col mio cognome che, com'era giusto, era stato censurato. Avevo un'aria spaurita e avevo fatto un sorriso tiratissimo quando mi si erano avvicinati.
Quel furbo di Jimin ci aveva ripresi anche durante il tragitto in auto; ecco perché continuava a usare il cellulare! Rividi con piacere Hobi che continuava a fare domande, e dire "wow" a ogni cosa che vedeva, e fu ancora più strano vedere Yoongi seduto proprio dietro di me, che sembrava un'anima in pena. Chissà a cosa stava pensando. Chissà cosa pensava di me, in quel momento. Forse mi stava detestando. Glielo avrei chiesto.
Nei filmati erano stati cancellati i nomi dei paesi, dei negozi, delle vie e dei numeri civici ma, per chi conosceva la zona, era tutto riconoscibile. Era difficile pensare che, anche ciò che veniva nascosto, non potesse essere scoperto.
Non immaginavo un tale impatto già dopo quell'episodio.
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7 in più sotto il tetto
FanfictionAccetteresti di ospitare a casa tua un'intera boy-band? È l'offerta che viene fatta a Chiara, un'italiana che, poche settimane prima, si trovava in Corea per lavoro e ha passato alcune serate spensierate in compagnia della sua amica Elsa e di due mi...