24

181 8 12
                                    

Quella notte dormii agitata; ci misi un'ora buona a prendere sonno. Avevo mille pensieri che affollavano la mia mente e nel mio cuore.
Se, all'inizio, mi ero promessa di ricoprire il ruolo di punto di riferimento per i sette e di non farmi coinvolgere troppo, ora mi trovavo ad essere del tutto compromessa.
Non solo mi ero presa una cottarella per Jimin, ma ero diventata l'amante di Hobi e adesso ero uscita con Yoongi.
Se il capitolo Jimin era chiuso, quello a nome Jung Hoseok era più che aperto e non sapevo come comportarmi.
Ne avevo aperto un altro con Suga? Non riuscivo a dimenticare quel bacio e, al mattino, lo avrei rivisto per tornare a Cremona a visitare il Duomo.
Saremmo stati di nuovo soli, io e lui. Come potevo gestirla?
Se Tae era rientrato, e volevo ben sperare che lo fosse, forse avrei potuto coinvolgere anche lui nella gitarella ed evitare così momenti imbarazzanti.

Mi svegliai alle nove e, subito, ricordai il programma. Ansia a mille.
Tergiversai qualche minuto nel letto, ma la mia vescica mi implorò di alzarmi.
Passai davanti alla camera di Yoongi e Taehyung, notando la porta socchiusa e il buio. Stavano ancora dormendo, meglio così.

Mi sbagliavo. Quando scesi le scale, trovai Yoongi in cucina, intento a prepararsi un caffè.
«Buongiorno.» Accennò un sorriso assonnato.
«Buongiorno.»
«So che non bevi il caffè, ti preparo un tè?»
Annuii con uno sbadiglio. Cercai di sembrare rilassata e disinvolta, ma ero un fascio di nervi.

«Tae è rientrato?» chiesi, un po' in apprensione.
«Sì, l'ho sentito venire in camera intorno alle tre.» Sbadigliò a sua volta, portandomi la tazza di tè.
Lo ringraziai e chiesi se il cantante stesse ancora dormendo.
«Sì. Tu hai dormito bene?»
«Al solito; faccio fatica a prendere sonno e mi sveglio spesso durante la notte.»
«A che ora vuoi partire? Ricorda che chiudono alle 12:30.» Ecco, se lo ricordava. Certo, ero stata un po' stupida a pensare che potesse dimenticare l'appuntamento.
«Non aspettiamo che si alzi Tae? Magari vuole venire anche lui» azzardai.
Notai una smorfia di disappunto sul suo volto. Sospirò e, alzandosi per riporre le tazze in cucina, fece un sorriso, accarezzandomi una guancia. «Okay, se lo preferisci facciamo così.»
Mi sentii un po' in colpa poiché, di certo, gli fu chiaro che stavo evitando di rimanere sola con lui.
Di sicuro, però, non poteva sapere che era perché mi piaceva, e non il contrario.

Tae riemerse dall'Ade una mezz'ora dopo. Sembrava davvero sopravvissuto a una qualche impresa eroica. Aveva sempre un'aria buffa appena sveglio, ma quel mattino era peggio del solito.
«Ehi, latin lover, esisti?»
«Ah?»
«Pronto? Sei fra noi?»
Mi guardò con gli occhi ridotti a due fessure.
Yoongi rise, dicendogli qualcosa nel loro idioma.
«Aaah! Sì, tutto bene. Ho sonno» disse, finalmente.
«Allora perché ti sei alzato?» gli chiese il rapper.
«Non lo so» ammise Tae, fissando un punto indefinito.
Lo filmai; faceva troppo ridere, e lo mandai sulla chat di gruppo.

"Ha fatto le ore piccole, il nostro TaeTae!" scrisse Jimin, con un sacco di faccine sorridenti.
"Come state?"
"Bene, facciamo ancora un giro stamattina, poi alle due abbiamo il treno" rispose JK.
"Che faccia che ha! È uscito con quella ragazza?" scrisse Jin.
"Sì. È tornato tardissimo" commentò Suga.
"Buoooongiorno!" scrisse Hobi. "Si sarà divertito, a giudicare da quanto sembra morto oggi. Voi tutto bene?"
Ecco l'esatto momento in cui mi sentii una merda. Alzai lo sguardo su Yoongi, sperando che il mio sguardo fosse sufficiente a fargli capire di non scrivere della nostra uscita.
"Sì, tutto okay. Ci vediamo più tardi."

«Taehyung, noi fra poco torneremo a Cremona, per visitare l'interno del duomo e il Torrazzo. Vuoi venire?» gli chiese Yoongi.
L'amico lo guardò storto. «Scherzi? Devo ancora capire su quale pianeta sono! Andateci voi, io torno nel letto. Tanto prima delle quattro gli altri non arriveranno.»
«Sicuro? Mi spiace lasciarti qua da solo per il pranzo» insistei.
«Grazie, Chiara, ma sono distrutto. Andate pure. Potete stare fuori anche un po' di più. Se Aria dovesse tornare prima, ci sarò qui io. Un po' morto, ma ci sono.»

7 in più sotto il tettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora