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Richiuse la porta della saletta. Ora eravamo davvero soli. Non riuscivo ad alzare lo sguardo su di lui; erano successe troppe cose in troppo poco tempo.

«Guardami, Chiara, per favore.»
Scossi la testa.
«Come faccio a parlarti, se non mi guardi in faccia?» Provò a sollevarmi il mento con una mano ma, nel momento in cui i nostri sguardi si incrociarono, gli occhi mi si riempirono di nuovo di lacrime.
«No, non piangere ancora, ti prego! Ti prego, ti prego, ti prego» mi implorò, giungendo le mani. «Altrimenti, poi, piango anche io. Non vorrai farmi piangere?»
Sospirai, cercando di trattenermi.
«Yoongi mi ha spiegato tutto» esordì.
«Mi spiace così tanto, Hobi... Non avrei mai voluto trovarmi a dover fare una scelta simile» singhiozzai, cacciando indietro le lacrime.
«Ehi, va tutto bene. Non si può prevedere il futuro, ce lo eravamo detti, ricordi?»
Annuii, poco convinta.
«Anche se è durato poco, è stato bello. Ne avremo un bel ricordo, non credi?»
«Sì... ma ho paura di perderti del tutto. Non so che mi sia preso. Sono venuta meno a tutte le promesse che mi ero fatta» dissi, sconsolata.
«A me non avevi promesso niente, non sentirti in colpa.»
«Tu sei troppo buono, Hobi. Mi sento come se avessi approfittato di te.» Mi asciugai una lacrima. A quanto pare, non si erano ancora esaurite.
«No. Scherzi? Non pensarlo nemmeno.»
«Non so come comportarmi, cosa fare.» Mi sentivo confusa. Se, da una parte ero entusiasta di Yoongi e non vedevo l'ora di conoscerlo meglio, dall'altra mi sentivo a disagio nei confronti di Hobi e degli altri. Chissà cosa pensavano di me. Li avevo delusi? «Ti ho delusa, non è così?»
Hoseok sospirò e mi fece sedere sul divano dove dormiva Namjoon, poi si mise accanto a me.

«Sono più deluso da me stesso, a dire il vero» confessò.
«In che senso?» Ero stata io quella che gli era saltata addosso e che aveva proseguito, fino a mettersi con un altro.
«Sono felice per Yoongi e anche per te. Entrambi meritate di stare bene. Lui ha sofferto tanto in passato e ha bisogno di una persona come te. Una sopravvissuta, proprio come lui. Avete così tanto in comune... Mi ha detto quello che prova ed è sincero. Vuole solo il meglio per te, e anche io.» Tentava di sorridere ma le sue labbra tremavano.
«Perché, allora, dici di essere deluso da te stesso?» Non capivo.
Scrollò le spalle. «Non ha importanza, ora.»
«Sì che ce l'ha, per me!» alzai un po' il tono di voce.

Mi guardò con occhi lucidi. «Perché non ho sfruttato bene il nostro tempo. Ho pensato solo a cogliere l'attimo, prendendo tutto ciò che di buono il presente aveva da offrirci. Mi sono fatto prendere dalla paura del futuro. Ho pensato che, tanto, a gennaio ci saremmo salutati e non avrebbe avuto senso coinvolgerci quando poi non ci saremmo visti che per chissà quanto tempo. Mi hanno fatto paura la differenza d'età, le culture diverse, la distanza. Così ho vissuto alla giornata e, forse, ho sbagliato. Non ho pensato a come mi sarei sentito quando avrei dovuto dirti addio.» Alcune lacrime cominciarono a solcargli il volto. Non potevo vederlo così. Lo abbracciai, piangendo con lui.
«Sono così addolorata. Mi sento in colpa, non avrei voluto andasse così.»
«Nemmeno io, ma va bene lo stesso. Davvero. Se metto da parte quello che sento, sono davvero felice per voi due» disse, fra i singulti.
«Non voglio perderti, Hobi.» Il suo sorriso mi sarebbe mancato da morire.
«Devi solo darmi un po' di tempo, okay? Non mi perderai, te lo prometto. Non voglio perderti neanche io. Devo solo metabolizzare la novità.» Si staccò da me e si soffiò il naso.
«Lo capisco e non posso biasimarti. Comunque, quel posto sul divano rimarrà sempre tuo. Non di Yoongi e non di qualcun altro. Quel posto è tuo.»
Accennò un sorriso malinconico. «Vorrei ben vedere.»
«Mi spiace. Davvero. Non so più cosa dire, se non che ti voglio davvero bene e che, comunque andranno le cose, sarai sempre qui» indicai il mio cuore.
«Ti voglio bene anche io.»
«Temo che dirlo ad Aria sarà ancora più complicato...» osservai, un po' preoccupata.
«Puoi dirlo forte!» ridacchiò. «Ehi, Chiara.»
«Sì?»
«Fra me e te è stato grandioso, comunque. Ci siamo divertiti alla grande. Yoongi è un uomo fortunato» ammiccò.
Scossi la testa, ridendo. «Cerca di stare bene, Hoseok. Forse non sono la persona migliore con cui sfogarti, in questo momento, ma ci sono i tuoi amici. Mi prometti che non ti terrai tutto dentro?»

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