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Sorrisi bloccandomi in mezzo alla battaglia e mi trasfigurai immediatamente. Presi a correre per i corridoi, schivando ogni genere di incantesimo mi venisse indirizzato. Arrivai preso al giardino di Hogwarts, ma andare al Platano era troppo complicato vista la battaglia, perciò presi a correre verso Hogsmeade alla mia massima velocità

La stanza era poco illuminata, individuai subito il mio padrino intento a rigirarsi la sua nuova bacchetta tra le dita e mi avvicinai a lui, ronfando alle sue carezze. Poi puntai i miei occhi rossi sull'uomo che era a pochi centimetri dalla botola del passaggio segreto

P: mio Signore, la resistenza sta crollando...

V: e il tuo aiuto non serve -ribatté -per quanto tu sia un abile mago, Piton, non credo che tu possa fare molta differenza, ormai. Ci siamo quasi... quasi

P: lasciatemi cercare il ragazzo. Consentitemi di portarvi Potter. So che posso trovarlo, mio Signore. Vi prego

Voldemort si alzò dalla poltrona su cui poco prima era seduto

V: ho un problema, Severus -mormorò

P: mio Signore?

V: c'è una spia tra i miei ranghi -lo informò continuando a rigirarsi la bacchetta tra le dita

P: mio.. mio Signore -tentò di dire, senza mostrare alcuna espressione, ma tenendo d'occhio il Tenebrae Ossis che girava intorno a Voldemort

V: ...qualcuno che, fino all'arrivo della mia figlioccia, avevo ritenuto affidabile -continuò, come se non lo avesse sentito, ma Piton non ebbe alcuna reazione evidente

Era bianco come il marmo e così immobile che quando parlò, fu una sorpresa scoprire che c'era qualcuno di vivo dietro quegli occhi vuoti

P: mio Signore... lasciatemi andare dal ragazzo...

V: sono passati quasi 3 anni da quando ho scoperto questo tradimento, ed è la prima volta che lascio vivere così a lungo qualcuno che, invece, merita di morire -disse, rinfoderando la sua bacchetta e puntando lo sguardo sul seguace -ma è stato merito di Safira se tu hai potuto servirmi in questo tempo, purtroppo la tua lealtà è chiara a chi appartiene

P: mio Signore! -protestò, alzando la bacchetta

V: non può essere altrimenti. Mi hai tradito dopo la morte della tua amata, sei andato strisciando ai piedi di quel Babbanofilo e, così, hai dichiarato la tua fine -concluse per poi darmi una carezza -divertiti, mia cara

Ruggì felice e mi avventai sul corvino, la mia velocità era abbastanza da non dargli tempo di usare il bastoncino che teneva in mano. L'uomo urlò, perse quel poco di colore che aveva e gli occhi neri si dilatarono questo si ritrovò scaraventato contro la parete, con me sul petto e i miei denti affondati nella sua giugulare, gliela strappai di netto e mi allontanai

Pochi secondi e sarebbe morto

Mi voltai verso il mio padrino, leccandomi il sangue dalle labbra e lo seguì fuori dalla Stramberga. Una volta lontani, Voldemort rifece lo stesso incantesimo di prima e parlò con tutta Hogwarts

V: avete combattuto valorosamente, Lord Voldemort sa apprezzare il coraggio, ma avete subito pesanti perdite. Se continuerete a resistermi, morirete tutti, uno per uno. Io non desidero che ciò accada. Ogni goccia di sangue magico versata è una perdita e uno spreco. Lord Voldemort è misericordioso. Ordino alle mie forze di ritirarsi, immediatamente. Avete un'ora. Disponete dei vostri morti con dignità. Curati i vostri feriti

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