~Nox~

~80~

Finito di leggere la lettera, con in sottofondo i singhiozzi di Safira, Voldemort ripassò la pergamena a Bellatrix che lesse a sua volta

Bella: Sax...

Sa: lui lo sapeva... -mormorò senza alzare la testa -sapeva tutto... e ha continuato a volermi bene... salvandomi la vita...

Tom lanciò a Bellatrix uno sguardo eloquente e lei annuì, alzandosi e andandosene in silenzio

V: è stato intelligente a capirlo -commentò -ma ti ha chiesto di andare avanti e non disperarti per lui, dovresti farlo e prenderlo come il suo ultimo desiderio. Vivere la tua vita felicemente

Non appena sentì la voce del suo padrino, Safira alzò appena la testa per guardarlo. Gli occhi della corvina erano rossi e irritati, così come le sue guance, che avevano strisce rosse dove erano passate le lacrime

Sa: non è così facile. Anzi, a dirla tutta, mi sembra impossibile senza di lui -mormorò appoggiando il mento sulle braccia e guardando davanti a sé -forse avevi ragione a pensare che ero debole, dopo il mio crollo dell'estate scorsa alla base

Voldemort lo sapeva meglio di chiunque altro: Safira, dalla morte di Sirius, aveva sempre indossato una maschera. Aveva sorriso, riso, fatto battute e si era comportata come la solita ragazza allegra, ma non lo era più stata davvero. Le notti in cui lei entrava nella camera del padrino ne erano la prova lampante, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, qualcuno che poteva capire ciò che provava, e lui ne era capace grazie al loro legame

V: sei la persona più forte che abbia mai incontrato -ribatté -basta vedere ciò che hai fatto finora, Safira. Una ragazza così giovane, dopo 11 anni di stupri e torture, non sarebbe mai capace di torturare e uccidere qualcuno senza il minimo senso di colpa ed esitazione. I tuoi sentimenti non ti rendono debole, solo più forte se riesci ad incanalarli nel modo corretto

Sa: non credo che proverò mai più amore dopo Felpato, non quell'amore -mormorai dopo molto tempo passato in silenzio, ad osservare l'acqua calma del lago

V: secondo Silente io non sarei capace di provare amore, e in passato non l'ho mai provato per nessuna forma di vita. Poi, però, sei spuntata te. Prima nella Camera dei Segreti, poi in quel cimitero... Non ti sto dichiarando il mio amore -precisò -non quel genere di amore, ma quello di un padrino per la sua figlioccia e allo stesso tempo quello per un'amante

V: abbiamo passato tanto tempo insieme, tu mi hai sfidato talmente tante volte che ormai ne ho perso il conto, il nostro legame ci permette di capire e sentire i sentimenti l'uno dell'altro, abbiamo fatto sesso più di quante un padrino e la sua figlioccia dovrebbero fare. Vieni da me quando ne hai bisogno perché sai che non fraintenderò mai i tuoi sentimenti, né che ti rifiuterò mai, perché non sei la sola ad aver bisogno di una valvola di sfogo. E, insieme, abbiamo deciso di essere questa valvola l'uno per l'altro

V: ciò che hai provato alla morte di Sirius, io l'ho provato sulla mia pelle nello stesso identico momento grazie a quell'incantesimo che ti avevo imposto quando i tuoi genitori mi avevano chiesto di essere il tuo padrino. Quella sensazione di cadere nel vuoto, senza avere nessuno intorno, senza sentire nulla. Quel dolore che ti faceva venire voglia di rimettere anche l'anima, che ti portava a pensare solo a raggiungerlo. Quella furia cieca, incontrollata, potente e pericolosa. Le urla che volevi solo lasciar uscire. Ho provato tutto quanto sulla mia pelle, ho sentito le stesse emozioni e sensazioni... posso dire di sapere come ci si sente a perdere la persone che si considera come la propria àncora, il proprio centro

Tom si zittì improvvisamente ed io portai lo sguardo su di lui, trovandolo ad osservarmi intensamente

V: ...il tuo arrivo, la tua esuberanza, il tuo carattere, la tua sola presenza mi ha cambiato più di quanto chiunque possa immaginare. Mi hai reso una sanità mentale che avevo perso con la creazione dei miei sette Horcrux, mi hai permesso di capire ciò che stavo sbagliando con i miei ideali e, soprattutto, mi hai permesso di conoscere l'unica cosa che prima mi era oscura, l'amore