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Era una domenica mattina, intorno alle 8 del mattino. Ciò significava che non c'era nessuno in giro a parte me e qualche pazzoide che si svegliava così preso la domenica mattina, e questo andava a mio favore. Approfittai della assenza di persone in giro per dirigermi nella Foresta Proibita

Camminai in cerca di una particolare grotta, quando finalmente ne trovai una, dure ore più tardi, sorrisi e mi misi al lavoro. La particolarità di quella grotta erano delle specifiche radici che crescevano tra le rocce, ovvero l'oggetto della mia ricerca

Dopo aver preso tutte quelle all'esterno, provai ad entrare ma, non appena illuminai l'ambiente, mi ritrovai davanti un Bedim che dormiva: un demone di media lega, era praticamente impossibile sfuggirgli e i pochi che erano riusciti a sopravvivere...

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Dopo aver preso tutte quelle all'esterno, provai ad entrare ma, non appena illuminai l'ambiente, mi ritrovai davanti un Bedim che dormiva: un demone di media lega, era praticamente impossibile sfuggirgli e i pochi che erano riusciti a sopravvivere avevano dovuto evitare che avesse qualsiasi contatto con il terreno o delle pareti

Dopo aver preso tutte quelle all'esterno, provai ad entrare ma, non appena illuminai l'ambiente, mi ritrovai davanti un Bedim che dormiva: un demone di media lega, era praticamente impossibile sfuggirgli e i pochi che erano riusciti a sopravvivere...

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(Sarebbe questo e personalmente amo il suo aspetto, è stra figo e sì, so di avere strani gusti)

I Bedim erano in grado di smaterializzarsi, erano veloci, furtivi, imprevedibili ed erano capaci di sfuggire ai sensi di chiunque perché avevano la capacità di mischiarsi alle ombre, inoltre si nutrivano del sangue di maghi e streghe

Feci il più piano possibile e iniziai a raccogliere l'ingrediente che mi serviva, non appena riempì 10 boccette mi voltai per andarmene ma per sbaglio ruppi un rametto e il rumore fece aprire gli occhi dell'essere, i quali si fissarono immediatamente su di me

Sa: Salazar! -ringhiai correndo fuori dalla grotta il più velocemente possibile, superando tronco dopo tronco, scivolando sotto un ramo caduto e saltando delle radici che mi avrebbero fatta cadere facilmente

Ma poco dopo, la creatura mi saltò addosso bloccandomi a terra. Sentì che i suoi denti aguzzi si infilavano prepotentemente nella mia spalla, provocandomi un enorme dolore che mi astenni dal rivelare a voce. Intanto il Bedim leccava il liquido rosso che mi scivolava lungo la pelle e ne succhiava altro dalla spalla

Sa: p-parli il linguaggio umano..? -chiesi a fatica

Con la coda dell'occhio vidi che la creatura mi stava fissando, senza però smettere di prendersi il suo sangue

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