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Non dissi nulla, nessun suono uscì dalla mia bocca. In compenso, alzai lentamente la mano destra verso di lui, la chiusi a pugno e alzai il dito medio, accennando un sorriso. Ricevetti un calcio in bocca che mi costrinse a sputare sangue ma, l'unica cosa che lui ottenne in risposta fu una risata bassa

La potenza della maledizione aumentò, aumentò e aumentò ancora con il passare dei minuti. Iniziai a sentirmi intorpidita, la mia mente iniziò a scollegarsi lentamente

P: mio sign... un uso.... prolung.... ggerebbe... irreparab... vello -sentì dire ma non riuscii a distinguere bene le parole

Voldemort non rispose per un lungo momento. Non seppi quanto passò, ma quando ormai la mia mente stava andando alla deriva, il dolore scemò. Spalancai gli occhi, fissando il cielo scuro sopra di me

V: alzati -ordinò, da qualche parte a pochi metri

Ma io non mi mossi, rimasi ferma a guardare il cielo. Sentivo tutto il corpo ancora bruciare per la lunga esposizione alla maledizione, faticavo a respirare e la mia mente era ancora in parte sconnessa, intorpidita dal dolore

V: alzati, Safira. Adesso -ripeté, con un tono chiaramente infastidito

Sa: fottiti -replicai senza muovermi di un millimetro -mi alzerò quando vorrò farlo, ovvero quando il mio cervello riprenderà a funzionare decentemente

V: te l'ho danneggiato? Che peccato -commentò, per nulla dispiaciuto

Sa: sei un padrino di merda, sappilo -replicai, tirandomi lentamente a sedere e alzando lo sguardo sull'uomo -e comunque avevo detto tortura, non calci in faccia... come un misero Babbano

Il dolore fu improvviso e forte, chiusi gli occhi di scatto cadendo nuovamente sul terreno. Questa volta fu più breve e poco dopo la maledizione s'interruppe

Sa: sei un bastardo fatto e finito -borbottai, tirandomi su a sedere con lentezza. Tentai di tirarmi in piedi ma quasi persi l'equilibrio, perciò alla fine mi accasciai contro una lapide, osservando torva il mio padrino

V: hai finito di insultarmi?

Sa: no. Secondo Sirius sono capace di inventare insulti piuttosto interessanti, e ho tutta l'intenzione di farlo con te

V: ricordo che me lo hai proposto tu questo metodo, di che ti lamenti esattamente? -chiese alzando un sopracciglio

Sa: non avevo tenuto in conto che l'avresti portata avanti per così tanto

V: perché vuoi diventare una Mangiamorte? -domandò incolore, ignorandomi completamente

Sa: ...il Lato Oscuro mi ha sempre attirato, sarei libera di torturare e uccidere le persone senza ripercussioni della legge. Con il tuo regime, le regole che opprimono la vera libertà verranno tolte. Voglio ovviamente rendere orgogliosi i miei genitori, anche se non sono presenti al momento. Desidero inoltre vendicarmi per ciò che ho subito da piccola. E punto a diventare la strega più potente mai esistita e a prendere lo stesso comando che vuoi tu -dissi dopo qualche istante, senza distogliere gli occhi dai suoi

V: quindi, quando ne avrai la possibilità, ti metterai contro di me per prendere il comando?

Sa: no. Diventerò la tua erede. Quando vorrai che io prenda la tua eredità, io la prenderò -risposi semplicemente, guadagnandomi occhiate curiose e sorprese dai presenti

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