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Voldemort si materializzò davanti a noi pochissimi istanti dopo, si guardò un po' intorno con gli occhi ridotti a due fessure e il suo potere magico tenuto sotto controllo a malapena. Era chiaramente furioso, e non solo per essere stato chiamato

V: perché mi avete chiamato? -domandò con voce bassa e pericolosa, guardando mia madre e mio zio senza nemmeno accorgersi di me

Ma nessuno gli rispose, poiché io intervenì avvicinandomi a lui e spingendo le mie labbra contro le sue in un bacio rabbioso. Istantaneamente, lei sue mani finirono sui miei fianchi a stringermi prepotentemente e lasciarmi probabilmente anche dei segni

Non dissi nulla, semplicemente lo tirai verso camera sua e lo spinsi dentro. Lo afferrai per il collo della camicia e lo attirai nuovamente verso di me. Di casto e romantico non ci fu nulla, in quel bacio. Gettai rapidamente le braccia intorno al suo collo, mentre l'uomo si chiudeva la porta alle sue spalle. Un attimo dopo le sue mani stavano già correndo lungo la mia spina dorsale, ed io dischiusi le labbra per poter assaporare ancora di più il sapore dei suoi baci

Mi fiondai con le mani sulla sua camicia, iniziando a sbottonare rapidamente l'indumento, mentre lui mi imitava togliendo i miei di vestiti. La maglietta cadde sul pavimento e qualche secondo dopo la sua camicia lo raggiunse. Le sue mani correvano per tutte le mie curve stringendo e attirando a se ogni centimetro della mia pelle. Lasciai che la passione mi travolgesse completamente quando mi prese per i fianchi e mi sbattè con forza contro la porta

La sua lingua danzava con la mia, i respiri di entrambi sembravano essersi sincronizzati su quella brutale eccitazione e non mi stupii quando Tom si abbassò rapidamente i pantaloni, per poi tornare a premere sul mio corpo bloccato dalla porta

V: ti voglio da morire -sussurrò, prima di fiondarsi sul mio collo

Un formicolio di piacere si propagò per tutto il mio corpo quando sentii quelle parole. Mi stava lasciando dei voraci baci lungo tutto il petto, partendo dalle clavicole per poi soffermarsi sul seno mentre con le mani mi toglieva anche i pantaloni. Risalì rapidamente, tornando a torturare le mie labbra con le sue. Strinsi i suoi capelli e, in preda all'eccitazione, lo spinsi verso il basso. Lui non si lo fece ripetere due volte e si inginocchió a terra, di fronte a me

Il mio corpo era coperto solo dall'intimo, il suo dai boxer. Pelle contro pelle, una pressione che avevamo tentato di sedare per troppo tempo, in assenza l'uno dell'altro. Così, quando scostò con un dito le mie mutande e si fiondò su di me con le sue labbra calde, rischiai di venire all'istante

Sa: Merlino -esclamai, sentendo la sua lingua muoversi abilmente dentro di me

La porta mi obbligava a non indietreggiare e Tom mi teneva saldamente, mentre mi donava piacere senza tregua. Sapevo che, da quella posizione, i suoi occhi scuri mi stavano fissando. Nonostante questo, io non riuscii a incrociare il suo sguardo ma intrecciai le dita ai suoi capelli mentre gettavo la testa all'indietro. Ogni movimento mi donava una scarica di piacere, ogni volta che la sua lingua entrava in me credevo di perdere il controllo

V: dimmi che mi vuoi -sussurrò, inserendo due dita dentro di me. Mi morsi un labbro per non gemere rumorosamente

La sua lingua continuava a muoversi, mentre le dita entravano e uscivano incessantemente dentro di me. Non riuscivo a parlare, temendo di aprire la bocca e far uscire solamente dei suoni di piacere. Lui sorrise soddisfatto e infilò un terzo dito, continuando a succhiare e assaporare la mia intimità

V: dimmelo

Sa: fammi quello che vuoi -dissi tutto d'un fiato, sentendo l'orgasmo montare tra le mie gambe

Era quanto più vicino a un implorazione avessi mai detto a qualcuno. Lui si fermò all'istante e si alzò in piedi, lasciandomi un attimo prima dell'esplosione. Alzò un sopracciglio e mi fece un sorrisetto famelico

~Nox~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora