Capitolo 19

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Pov. Viola
Suona la sveglia. Sono le 08:00. Mi alzo. Oggi niente lavoro. Mi alzo. Mi lavo e vesto. Vado in cucina. Non c'è nessuno. Faccio colazione. Dopo pulisco un po' la casa. Quando ho finito sono le 11:00. Cucino qualcosa di sbrigativo. Si fanno le 13:00. Torna mamma.
Io: Bentornata.
Mamma: Ciao Viola.
Ci mettiamo a mangiare. Metto tutto apposto. Sono le 13:50. Vado in camera mia. Mi cambio. Metto un vestito semplice blu elettrico che mi arriva alle ginocchia stretto al seno. Lascio i capelli sciolti. Infine metto un filo di mascara. Si sono fatte le 14:30. Vado nel salotto.
Mamma: Dove vai così?
Io: Ho un'appuntamento.
Mamma: D'accordo. Stai attenta e non fare tardi.
Io: Ricevuto. Stai tranquilla.
Poi esco di casa. Vado al parco. Appena arrivo Ciro è lì. Mi avvicino a lui. È molto bello. Ha una camicia bianca dove si intravedono gli addominali e un pantalone nero.
Ciro: Ciao Viola. Wow. Sei bellissima.
Io: Ciao Ciro. Grazie per il complimento. Anche tu. Dove mi porti?
Ciro: Prego. Lo so. È una sorpresa.
Io: D'accordo.
Mi porta a Mergellina. Dove c'è un panorama stupendo. Lì abbiamo fatto una lunga passeggiata. Ho visto il Castel Dell'Ovo. Andando più avanti ho visto la Piazza Plebiscito, il Maschio Angioino, il teatro San Carlo, il palazzo reale dei re e la galleria Umberto. Poi mi ha portato a vedere Toledo e i Quartieri Spagnoli. Poi infine mi ha portato nel centro storico di Napoli. Dove mi fa vedere un palazzo molto importante. Si chiama Palazzo dello spagnolo. Fra un posto all'altro ho fatto tante foto.
Io: Grazie a te. Mi sono un po' acculturata. Mi sono piaciuti tutti i posti.
Ciro: Prego. Menomale. Mi fa piacere.
Si erano fatte le 20:00.
Ciro: Vieni. Andiamo a mangiare.
Io: Va bene.
Andiamo in una pizzeria. Ci mettiamo in un tavolo appartato. Viene una cameriera. Guarda solo Ciro.
Io: La smetti di guardarlo che fai venire il voltastomaco? Grazie.
Cameriera: Mi scusi tanto signorina. Cosa vi porto?
Io: Pepsi e una margherita.
Ciro: Aranciata e una margherita.
Cameriera: Perfetto.
Poi va via. Speriamo che non ritorna. Si dovrebbe pure vergognare alla sua età. Possiamo benissimamente essere suoi figli.
Ciro: Cos'é sei gelosa?
Io: Veramente no. C'è l'hai vista? Sembrava che ti doveva saltare addosso da un momento all'altro. Che inquietudine.
Ciro: D'accordo. Ad essere sincero no.
Mezz'ora dopo arrivano le nostre ordinazioni. Ci mettiamo a mangiare. Quando finiamo sono le 21:30. Paghiamo e usciamo. Poi mi porta a vedere napolisotteranea. Dove ci sono cose antiche. Si fanno le 23:00.
Ciro: Andiamo dai. Ti accompagno a casa.
Io: D'accordo.
Dopo un po' arriviamo a casa.
Io: Grazie per oggi. Sono stata molto bene.
Ciro: Ma figurati. Grazie a te. Ora vado. Ci vediamo. Buonanotte.
Io: D'accordo. Ci vediamo. Buonanotte.
Mi da un bacio sulla fronte e va via. Entro in casa. Sono le 00:00.
Io: Sono tornata.
Papà: Bentornata.
Mamma: Brava. Com'è andata?
Io: Benissimo. Buonanotte.
Loro: Buonanotte.
Dopo vado in camera mia. Mi metto il pigiama. Vado a letto. Mi addormento subito.

Il giorno seguente

Suona la sveglia. Sono le 07:00. Mi alzo. Mi lavo e vesto. Anche se è domenica si lavora lo stesso. Vado in cucina.
Io: Buongiorno.
Mamma: Buongiorno.
Facciamo colazione insieme. Metto apposto. Poi esco di casa. Vado a lavorare. Si fanno le 14:00. Mangio qualcosa. Poi ritorno a lavoro. Smetto alle 22:00. Saluto i miei colleghi e vado via. Torno a casa.
Io: Sono tornata.
Mamma: Ciao Viola.
Papà: Bentornata.
Ci mettiamo a mangiare. Metto apposto. Sono le 23:50.
Io: Buonanotte.
Loro: Buonanotte.
Vado in camera mia. Mi metto il pigiama. Vado a letto. Mi addormento subito. Pensando a Ciro.

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