Quella notte Michelangelo Martini non riusciva a dormire. Mille pensieri gli ronzavano per la testa e il silenzio in cui era avvolta la casa sembrava concedergli il permesso di dar loro spazio.
Non riusciva a smettere di pensare al pomeriggio appena trascorso e a Ginevra che volteggiava sul tetto del manicomio abbandonato. Era come se quell'immagine fosse impressa a fuoco nella sua mente e non ci fosse modo di cancellarla.
Non che lui la volesse cancellare...
Il ragazzo sospirò e si girò per l'ennesima volta nel letto. A un certo punto, stanco di non riuscire a prendere sonno, si alzò e andò in bagno per bere qualche sorso d'acqua.
Infine tornò in camera e controllò il suo cellulare. Almeno quello gli avrebbe tenuto un po' di compagnia nell'attesa che il sonno si decidesse ad arrivare.
Quasi sussultò nel vedere una notifica di Instagram da parte di Zeno. Non si ricordava di avergli detto quale fosse il nome del suo profilo, quindi probabilmente il ragazzo era riuscito a trovarlo da sé.
Hey Martini, sei tu, vero?
Dato che aveva tempo, Michelangelo decise di rispondere al suo vecchio compagno delle medie. Prima, però, pensò a quanto fosse assurdo il fatto che si fossero incontrati per puro caso il giorno prima e che fossero arrivati perfino a scriversi su Instagram.
Sì, sono io
Zeno era online, nonostante la mezzanotte fosse passata da un pezzo e il giorno dopo entrambi dovessero andare a scuola.
Oh, mi fa piacere che sia tu! Avevo paura di aver scritto a un perfetto sconosciuto ahah
Michelangelo sbuffò divertito e pensò a che cosa rispondergli per portare avanti la conversazione.
Non ce ne fu bisogno. Nel giro di pochi secondi infatti Zeno condivise con lui una cosa che gli fece accelerare il battito del cuore: il profilo Instagram di Ginevra.
Nel caso ti interessasse scriverle...
Michelangelo aggrottò la fronte. Era ovvio che gli interessasse scriverle, però gli sembrava strano che Zeno avesse voluto di sua iniziativa condividere con lui l'account di Ginevra. Non ne vedeva il motivo.
Inoltre non era riuscito a dimenticare l'espressione infastidita che il ragazzo aveva avuto quel pomeriggio, durante la breve lezione di danza di Ginevra. Se l'era solo immaginato o Zeno era geloso?
Però, riflettendoci meglio, poteva essere che fosse stata Ginevra a chiedere a Zeno di condividere il suo profilo con Michelangelo, forse perché lui le stava simpatico.
A quel pensiero il ragazzo non riuscì a trattenere un sorriso.
Okay, grazie
Poi visualizzò il profilo della corvina, mentre il suo cuore continuava a battere all'impazzata.
La maggior parte dei suoi post riguardava la danza e su questo non c'era da stupirsi. Molti contenevano citazioni e foto di ballerini o balletti famosi, mentre in altri c'era lei, con addosso un tutù, che ballava sul palco di un teatro.
In certi indossava dei veri e propri costumi di scena e le didascalie spiegavano che si trattava di alcuni saggi degli anni passati.
In altri si vedeva Ginevra in sala prove, accanto a una sbarra o di fronte a una parete interamente coperta di specchi. Certe erano a colori, altre in bianco e nero.
In ogni foto in cui appariva Ginevra, il ragazzo si soffermò a osservarla attentamente e ne rimase ancora più incantato.
Era bellissima. La sua aura di mistero appariva in quegli scatti ancora più evidente. Il suo sguardo, il suo aspetto e il suo portamento esprimevano una passione incredibile per ciò che stava facendo e un atteggiamento nei confronti della vita e della realtà a dir poco ispiranti.
Michelangelo si rese conto che provava un pizzico di invidia verso quella ragazza.
Ginevra sembrava così felice e a suo agio con addosso il tutù e le scarpette che rispetto a lei il castano si sentiva una triste nullità.
Ginevra era esattamente ciò che Michelangelo non aveva mai avuto la forza e il coraggio di essere: un'anima libera, con una grande passione e un carattere forte e indipendente. Lei non aveva paura di essere se stessa e di essere diversa dalle sue coetanee.
Michelangelo sentiva di essere agli antipodi rispetto a quella ragazza.
Lui era dedito allo studio e ambiva a una professione seria e ben pagata. Lui non era un artista. Per lui l'arte era sempre stata soltanto una materia scolastica.
Accanto a Ginevra si sentiva spento, perché non aveva nessuna passione ad accendergli l'animo e nessun sogno che lo ispirasse e desse un senso alla sua vita.
Michelangelo era un diciottenne che voleva soltanto essere simile agli altri, così da venir accettato da tutti. Nessuno gli aveva insegnato a valorizzare le peculiarità del suo carattere, nessuno gli aveva insegnato a rincorrere un sogno.
Lui viveva nel presente, nello studio e nella ricerca della perfezione.
Ginevra, invece, sembrava vivere in un mondo tutto suo, fatto di danza e di posti abbandonati e suggestivi. Lei era in grado di trovare la bellezza e l'arte in cose che lui riteneva comuni, o perfino sgradevoli. Lei era alla costante ricerca della felicità.
Michelangelo tornò a osservare i post sul profilo Instagram di Ginevra, ma i pensieri che aveva appena avuto sulla personalità della corvina lo avevano lasciato a bocca aperta. Era sicuro di non essere mai riuscito ad analizzare tanto lucidamente l'indole di una persona come aveva appena fatto nei confronti di quella ragazza.
Era assurdo pensare che la conosceva soltanto dal giorno prima e che non aveva avuto con lei chissà quale conversazione.
Continuò ad ammirare i suoi post. Ne vide perfino alcuni che non riguardavano la danza.
In un paio di essi Ginevra stringeva al petto un gatto, mentre in altri c'erano lei e Zeno che sorridevano e si divertivano insieme.
Vedendoli, Michelangelo provò una fitta al cuore e si rese conto che avrebbe voluto essere lui al posto di Zeno, a ridere insieme a quella ragazza e a darle un bacio sulla guancia, proprio come aveva fatto il moro in una foto.
Non riusciva a sopportare quella sensazione, perciò, dopo aver cliccato "Segui" sul profilo della corvina, decise di salutare Zeno con un breve messaggio e uscire in fretta da Instagram.
Era stanco e aveva voglia di dormire, ma la sua mente si rifiutava di abbandonarsi al sonno.
Doveva rivedere quella ragazza. Doveva scriverle. Non gli importava più di nulla, ormai, se non di lei.
Si scervellò per un po' su come iniziare una conversazione con lei il giorno dopo e presto capì che la danza era la cosa migliore di cui parlare.
Oltre a essere di sicuro l'argomento preferito di lei, era anche uno stimolo per lui.
Quel mondo lo interessava e Ginevra lo attraeva. Michelangelo non riusciva ancora ad ammetterlo pienamente a se stesso, ma aveva capito benissimo nel giro di neanche due giorni la sua vita era cambiata.
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Forever
Teen Fiction• Completa • Michelangelo Martini non ha mai cercato l'amore. Per lui contano soltanto la scuola, lo studio, la famiglia e i suoi migliori amici Tommaso e Federico. Le cose cambiano quando incontra Ginevra, una ragazza misteriosa e con una sfrenata...