CAPITOLO 23

247 23 1
                                        

CAPITOLO 23

Sono le 7.45 e Niall sta andando via per andare a scuola e io sono in cucina per fare colazione.

Non andrò a scuola visto che l'infermiera mi ha consigliato di stare a riposo così faccio colazione con molta calma.

Mio padre è andato via stamattina presto e Niall se ne sta andando quindi rimarrò da sola a casa.

"Beh io vado principessa" dice Niall dandomi un bacio sulle guancie.

"Non combinate danni" continua e io gli do una pacca sulla spalla.

"Piuttosto TU non combinare danni" dico io con in sorriso e facendogli l'occhiolino.

Lui fa una leggera risata e poi va via sbattendo appena la porta.

Adesso sono da sola.

Cosa farò?

Inizio mettendo quelle poche stoviglie della colazione nel lavandino e poi vado in camera mia.

Prendo il mio cellulare, inserisco gli auricolari, mi sdraio sul letto e faccio partire la prima canzone della mia playlist.

Ah, relax

È da tanto che non mi rilasso in questo modo.

Anzi.... diciamo che da un po' non mi rilasso proprio per niente.

È già passata un'ora e ho finito di sentire per la seconda volta la mia playlist così decido di smetterla.

Mi alzo dal letto e vado verso la mia libreria.

Ho così tanti libri che sicuramente il vicinato per le tante volte che ci sono entrata mi avrà scambiato per una dipendente.

Rido leggermente per la mia affermazione ma mi ricompongo subito puntando i miei occhi in quello spazio mancante al centro della massa di libri colorati.

Dopo qualche istante mi rendo conto che il libro mancante è proprio il mio preferito: 'meno male che ci sei'.

Quel libro è molto importante per ne.
È stato l'ultimo regalo di mia madre prima di morire .

Me lo aveva regalato il giorno del mio compleanno senza sapere che quello sarebbe stato l'ultimo libro .

Mia madre mi regalava un libro ogni anno, a ogni compleanno era d'obbligo aspettarsi un libro.

E per me, anche quel piccolo gesto valeva tantissimo.

Vedevo le altre ragazze chiedere per il proprio compleanni cellulare, vestiti, scarpe e molte altre cose ma io non volevo tutto ciò.

Io volevo una madre al mio fianco, una madre che mi regalasse ogni anno un libro diverso.

Io gli ho letti tutti e non mi stancherò mai di leggerli, in particolare questo libro perché è l'unico e l'ultimo ricordo di lei.

Questa dovrebbe essere la quarta volta che lo leggo ma non importa.

"Dove può essere?" Dico a me stessa.

Provo a cercare ovunque e quando sto cercando nella scatola accanto al letto dal suo interno cade un diario.

Il mio diario.

Tutti hanno avuto quel periodo della propria vita in cui scrivevano gli eventi, anche banali e insignificanti su un diario.... beh, anche io ho avuto quella fase.

Quella era la fase più bella della mia vita.

Inizio a leggere.

"Caro Diario,
Oggi ti scrivo per parlarti del mio migliore amico,Liam.
Sai già che gli voglio un bene indescrivibile ma oggi credo di essermi innamorata di lui.
Oggi a scuola ho tentato di diglielo ma non ne ho avuto il coraggio.
Ho paura di rovinare la nostra amicizia e sopratutto, di non piacergli.
Caro Diario, è più forte di me.
Domani credo glielo dirò.
A domani,tua per sempre amica Alexandra"

Oddio mi ero completamente dimenticata di questo diario e sopratutto di questa pagina.

E mi sono anche dimenticato di Liam.
Come ho fatto a dimenticarmi del mio migliore amico, della persona che mi è stata vicino più di tutti, forse anche più di mio padre.

Se litigavo con mia madre lo chiamavo e lui arrivava velocissimo da me e mi consolava.
Poi stavamo ore a parlare e ridere insieme.

Questa pagina era stata la più impegnativa da scrivere.Lo ricordo perfettamente.

Quel giorno,il giorno che capii di provare qualcosa per Liam avevo timore persino di scriverlo sul mio diario.
Per un momento ho avuto persino paura che lui lo leggesse, visto che ci confidavamo tutto ma poi, cacciando le mie paure ho deciso di scriverlo sul mio diario e così ho fatto.

"Chissà se ho ancora il numero di Liam" dico tra me e me.

Prendo il cellulare, vado in rubrica e trovo la lettera 'L'.

'Lewis'
'Leyla'
'Liam'

Finalmente. Per fortuna ce l'ho ancora.
Non riesco a pensarlo veramente che la mia mano ha già premuto il pulsante verde utilizzato per chiamare.

No troppo tardi.

Chissà se mi risponderà.Infondo sono le 11 e aggiungendo l'ora del fuso orario lì dovrebbero essere le 12 circa quindi dovrebbe essere già uscito da scuola e non mi preoccupo se non mi risponde perché so che non sarebbe capace di non rispondermi.

Lui è troppo dolce.

Non lo farebbe mai.

"Pronto?"

STUPID,CRAZY LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora