CAPITOLO 12
Niall mi vede e si allontana dai suoi amici per venire verso di me.Mi sale il panico.Cosa faccio?
''allora,andiamo?'' dice senza salutare
io scuoto la testa.
mi prende la mano e mi trascina letteralmente fuori visto che le mie gambe ormai hanno smesso di fare il loro lavoro e stanno rendendo tutto questo estremamente difficile.
''sali in moto'' dice una volta arrivati di fronte alla sua moto.
io faccio come mi ha detto e salgo su di essa.
Pochi secondi dopo la moto parte e io cerco di trovare un aggeggio dove aggrapparmi ma non ce ne sono così sono costretta a mantenermi a lui per non cadere.
Quando arriviamo scendiamo entrambi dalla moto e ci dirigiamo verso l'entrata dell'edificio.
quando entriamo in ascensore ho una paura tremenda e spero solo che mio padre sia a casa cosi da stare un po' più tranquilla sapendo che qualcun'altro apparte noi sia in casa.
Quando ci troviamo davanti alla porta di entrata del mio appartamento ho un tremolio alle braccia e ho una paura tremenda a prendere le chiavi dalla mia borsa e aprire quella porta.
Sto prendendo l'idea di scappare ma so che non ne uscirò viva poi quindi lascio stare ma nella mia mente corrono sempre idee nel caso di emergenza.
Ho appena preso le chiavi dalla mia borsa e le sto inserendo lentamente nella serratura sperando di recuperare più tempo possibile anche se so che non serve a niente.
Dopo un po' lo vedo sbuffare e prende con violenza le chiavi dalle mie mani e le inserisce velocemente lui.
Oh no! ha capito quale era il mio obbiettivo.
Entrati nell'appartamento vedo che le luci sono tutte spente quindi capisco che anche questa volta mio padre non c'è e la mia idea è già svanita.
Cerco di cacciare via i brutti presentimenti e spero solo che infondo lui voglia solo parlare ,ma una parte di me,quella più realista, sa che non è così perchè per parlare potevamo farlo in un qualsiasi altro posto.
spero solo che non faccia cio' che io ho pensato sennò scappo via di qui dalla finestra e mi rifugio nel bosco di fronte.
Entriamo in camera mia e lui chiude la porta e poi si dirige verso di me.
ODDIO NO! NON PUO' STAR SUCCEDENDO REALMENTE.NON QUELLO CHE STO PENSANDO.
io indietreggio fino a quando incontro il muro e ci vado a sbattere.
rimango schiacciata tra il muro e il corpo di Niall
Niall si avvicina a me e prova a baciarmi ma io mi dimeno nonostante le privazione del muro e del suo corpo sul mio.
dopo un po',arrabbiato e stanco mi prende la testa con due mano e mi consente di stare ferma per poi bacirmi.
E' stato il bacio piu' brutto che io abbia mai dato.
dopo con un sorriso mi butta sul letto e io cerco di rialzarmi il più velocemente possibile e mettere in atto l'idea di scappare dalla finestra ma lui mi precede e si precipita da me e si appoggia sul mio corpo come eravamo pochi minuti fa.
Prova a toccarmi ma io provo a divincolarmi ma invano perchè lui è più forte e non mi permette di muovere.
Quando capisco che è tutto inutile scoppio in lacrime e tra urli e lacrime riesco a chiedere quale sia il motivo per cui faccia questo.
Ricevo risposta solo alla terza volta
''Perché ?Tu non sai quale cazzo è il mio passato quindi sta zitta''urla letteralmente e si allontana da me riprendendo fiato sedendosi sul bordo del letto
Rimangio in silenzio.Non sapevo avesse avuto un brutto passato e tantomeno non volevo farlo arrabbiare.
''scusa,non vole-''
''sta zitta'' dice ma non sembra arrabbiato.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto
''Mio padre ha abbandonato me e mi madre quando ero appena nato quindi non lo ho mai conosciuto e mia madre non vuole dirmi un cazzo di niente su quel bastardo''
non pensavo avesse un passato del genere e non pensavo avesse questo lato 'dolce'.
''scusa,non volevo tirar fuori questo argomento'' risco a dire e lui resta immobile
''ma perchè ti comporti cosi'?'' dico con un po' di coraggio e un po' di paura per la sua reazione.
Lui prima mi lancia uno sguardo di fuoco e sembra pensarci un po' ma poi si addolcisce e dice evitando il mio sguardo e guardando il pavimento.
''Quando ero piccolo non mi importava di mio padre,dove fosse o cosa facesse ma crescendo, quando i miei amici mi chiedevano dove fosse mio padre io non li rispondevo perchè nemmeno io sapevo dove fosse così, dopo qualche anno,diventato maggiorenne ho voluto andare a cercarlo ma non l'ho mai trovato,ho chiesto aiuto a mia madre ma lei non voleva dirmi un cazzo su di lui''
Si ferma per qualche secondo per paura di dirmi troppo ma io lo incoraggio a continuare,insomma è un brutto passato e magari da qui posso capire perchè si comporta in questo modo
''Così l'ho mandato a fanculo e ho lasciato mia madre a Londra e sono venuto qui. Non so perchè e per quale fottuta ragione abbia scelto questo posto ma sono venuto qui e ,non avendo soldi con me ho iniziato a frequentare cattive compagnie e...mettermi nei guai''
Rimango in silenzio per molto ma poi continua
''Non pensare che a me piaccia fare qusto tipo di cose e di certo non piacerebbe nemmeno a mia madre me è l'unico motivo che ho per continuare a stare qui e continuare a cercare mio padre'' dice con rancore
''ma perchè ti importa tanto di tuo padre se ti ha abbandonato alla nascita?e poi come sai che si trova qui e magari non da un'altra parte?'' riesco a dire incuriosita da questa 'storia'.
''Non lo so Alexa va bene?NON LO SO'' dice scandendo meglio l'ultimo 'non lo so'.
Poco dopo sento un rumore provenire dall'ingresso e ci alziamo di scatto entrambi.

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STUPID,CRAZY LOVE
RomansaLei è una ragazza italiana di origini irlandesi che dopo la morte della madre si trasferisce in Irlanda con il padre. Nella sua nuova scuola conoscerà un ragazzo dal carattere un po' rude ma riuscirà a scoprire il suo brutto passato e inizieranno a...