CAPITOLO 6

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CAPITOLO 6

Arrivo a casa aspettando le urla di mio padre ma quando apro la porta di casa e noto che la luce del soggiorno è spenta capisco che papà non è in casa.

Anche questa volta lui non c'è.

non c'è mai dopratutto dopo la morte di mia madre.

mi chiedo dove vada sempre se lui lavora prevalentemente da casa, dal suo portatile.

ci rinuncio e mi rifugio in 'camera mia',mi metto il pigiama e spero che arrivi prima che vada a dormire.

faccio tutto molto lentamente.

apro l'armadio, prendo pigiama dal suo interno,vado in bagno a fare una doccia e poi lo indosso.

Ritorno in camera mia e prima di uscire spero che mio padre sia tornato.

Abbassi la maniglia della mia camera da letto e cammino nel lungo corridoio fino ad arrivare in cucina.

La luce è spenta quindi presumo lì non ci sia.

Provo nel suo studio ma anche lì la luce non è accesa.

Ci rinuncio. Non è in casa.

Ritorno in camera mia e prendo un libro dalla libreria.

'meno male che ci sei'.Questo è quello che c'è scritto sulla copertina.

Lo prendo e mi rifugio sotto le coperte del mio letto con la lampada che illumina la zona.

mi piace leggere la sera, con il silenzio.

mi rilassa totalmente e poi a me piace tantissimo leggere.

questo libro lo avrò letto 10 volte circa ma non mi importa.

mi piace troppo.

apro il libro e inizio a leggere le prime parole.

'sono trasparente''

a volte penso di essere come la protagonista.Sento di essere trasparente.Nessuno mi considera e io penso di essere un peso per le persone.

mio padre non ha mai voluto crescermi da solo e proprio questa sua paura adesso si è avverata e quindi per lui sono un peso.Anche per questo non ho insistito molto nel trasferimento,non volevo dargli più peso di quello che già ha.

non voglio dire che mio padre meriti tutto l'oro di questo mondo e che sia perfetto perchè anche lui ha commesso errori,molti errori ma nonostante questo io non voglio che la mia presenza sia per lui un peso anche se io ho sofferto più di lui dopo la morte di mia madre.

Non voglio dire che lui non amasse mia madre ma penso che forse ho sofferto più io di lui e non mi scrollerò mai di dosso il peso di aver visto morire mia madre davanti i miei occhi.

Sì,esatto. Ho visto morire mia madre perchè io durante la malattia non mi sono mai allontanata e questo ha fatto si che mia madre morisse in mia presenza.

Dopo aver rinunciato al libro ed essermi torturata con i ricordi orrendi decido di addormentarmi tanto ormai è certo che mio padre non metterà piede in casa per questa notte e sarò costretta a dormire da sola anche stanotte.

******

E' mattina.

sono le 6.30 e io sono ancora sotto le coperte.

Non ho voglia di andare a scuola oggi, ho ancora gli occhi rossi dei pianti fatti ieri e non voglio alzarmi per paura che mio padre sia in casa.

non voglio farmi vedere mentre sono in lacrime.

Sono sempre stata così. Far vedere agli altri mentre piango lo trovo troppo vulnerabile e non mi piace che gli altri mi guardino come se fossi debole. La debolezza non fa per me. Io sono un leone anche se non lo dimostro, anzi VOGLIO essere un leone perchè i leoni a mio parere sono degli animali bellissimi.

Sono liberi,forti e hanno una bella idea sull'amicizia perchè girano in branco.

Io non ho un branco,sono sola.

Sono un bruco io.Sono debole, indifesa e da sola in una piccola cupola formata da me stessa in attesa di divetare farfalla.

Aspetto la persona che mi farà uscire da questa cupola.

Le 6.40.

meglio alzarsi adesso.

alzo le calde coperte e mi immetto nel freddo appartamento.

vado in cucina e finalmente vedo che mio padre è tornato.

non mi importa a che ora è tornato o con chi è stato,non sono sua madre.

non voglio entrare in questo argomento.

può stare con chi vuole ma deve sapere che da me non avrà nessuna approvazione.

Mi avvicino al frigo e prendo un succo di mela.

una volta finito metto lo zaino sulle spalle e cammino verso l'uscita prendendo le chiavi.

esco e chiudo la porta per poi mettere le chiavi in tasca.

finalmente sono arrivata a scuola dopo circa 5 minuti di cammino.

Sembra poco ma con lo zaino che sembra un mattone non è molto facile camminare.

Arrivo in classe e mi siedo al primo banco visto che sembra che Ashley non sia ancora arrivata.

Mi siedo,apro lo zaino, prendo il libro di fisica e inizio a ripetere per l'interrogazione quando sento una mano appoggiarsi sulla spalla.

Mi giro e........

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Ehehe cosa mai succederà??
Approfitto di questo messaggio per chiedervi se i capitoli sono di vostro gradimento.
Ci ho pensato molto e poi,grazie al consiglio e l'aiuto di una persona speciale ho deciso di pubblicarla comunque.
Graziee Black_skinny_jeans ❤️

STUPID,CRAZY LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora