CAPITOLO 42

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CAPITOLO 42

"Non posso credere di aver fatto una cosa del genere Alexa" sento dire a Niall dall'altra parte della stanza mentre si mette le mani sul viso dalla vergogna.

"Ma Niall, tu hai solo cercato di difendermi, non hai fatto niente di male" dico al mio ragazzo ancora rannicchiato in un angolo della stanza.

Finalmente posso poter dire che lui è il mio ragazzo.
Sì, MIO, mio e di nessun'altro.

È una bellissima sensazione.
Nella mia testa questa frase mi sta facendo impazzire.

"Il tuo ragazzo! Il tuo ragazzo! Il tuo ragazzo!"

Nella mia testa si sta ripetendo come un disco rotto che non vorrei mai aggiustare.
Vorrei che continuasse all'infinito.

"Ho picchiato una persona Alexa! Com'è puoi dire che non ho fatto niente di male?" Dice il ragazzo biondo per auto-colpevolizzarsi.

"Ma lo hai fatto per difendere me!" Dico e mi avvicino sedendomi accanto al ragazzo con le mani sul viso.

Gli prendo il viso con le mie mani costringendolo a guardarmi e una volta che la missione è compiuta continuo a parlare.

"E non c'è cosa più dolce di questa" dico e mi avvicino a lui per baciarlo per non farlo sentire colpevole.

Lui sembra sciogliersi un po' e mi mette una mano sulla vita per farmi avvicinare a lui per essere più vicini e più comodi.

Il bacio dura più del previsto ma non mi importa.

Vorrei le sue labbra sulle mie all'infinito.
Non ho la forza per allontanarmi da lui e sinceramente non voglio.
Dopo sei anni ho risentito le sue labbra morbide e sottili sulle mie, ho risentito il calore e la dolcezza che emana, ho risentito il suo corpo caldo a contatto con il mio.

Dopo però lui si stacca per non so quale motivo e mi guarda.
Non so per quale motivo lo abbia fatto ma non mi dispiace, almeno così posso guardarlo meglio anche io.
Posso guardare meglio i suoi occhi azzurri nel cui mi perdo e posso guardare la sua infinita e immensa bellezza.

Non so come faccia una persona a essere così bella senza nessuno sforzo.

Dopo mi prende per mano e mi conduce sul letto.

Ci sdraiamo su quel letto decisamente piccolo per due persone e passiamo il resto della serata così, con le sue mani pronte ad accarezzare i miei capelli e io con le mie mani sulla sua vita per tenerlo stretto a me ed evitare di cadere entrambi.

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La mattina seguente mi sveglio con ancora Niall al mio fianco che dorme beatamente sul mio petto.

Sembra un bimbo di sei anni crollato sul petto della mamma dopo una estenuante partita a calcio.

E in questo momento non posso fare altro che guardarlo.
Passerei la mia intera vita a guardarlo perché di lui non ne avrò mai abbastanza.

Non passa molto tempo però prima di vedere i suoi meravigliosi occhi aprirsi e mostrare quel meraviglioso azzurro che anche di prima mattina è maledettamente perfetto.

Non può farmi morire soltando aprendo gli occhi.

"Buongiorno bellezza" dice con la voce ancora impregnata di sonno e alza la testa dal mio petto.

"Buongiorno" ripeto io.

"Abbiamo veramente dormito qui stanotte?" Dice con un sorriso sul viso.

"Sembra di sì" rispondo io pensando che potremmo dormire qui per sempre.

"Sarebbe meglio se vada via prima che arrivi qualche infermiera" dice "Non vorremmo che ci scoprissero qui" continua mentre inizia ad alzarsi facendo attenzione a non farmi cadere visto che stiamo talmente stretti che un movimento indesiderato può far cadere tutti e due.

Niall nel frattempo si alza e si dirige in bagno per darsi una sciacquata ma esce poco dopo pronunciando le seguenti parole: "sarebbe meglio se vado a casa a darmi una sciacquata. Qui non ho niente tra cui spazzolino e vestiti"

Dopo queste parole prende le sue cose ed si dirige verso l'uscita ma poi si gira verso la mia direzione e mi guarda.
Io faccio finta di mettere il broncio e lui si avvicina nuovamente e mi sussurra in un'orecchio "tornerò presto, tranquilla" per poi darmi un bacio sulle labbra e andare via.

Passo i successivi secondi alla sua uscita in silenzio pensando se quello che è appena successo è reale.
Può veramente essere successa una cosa del genere a una persona come me?
Dopo questo stato di trance decido di prendere le mie cose e andare a fare una doccia e poi vestirmi aspettando l'arrivo di Niall.
Spero solo non ci metta molto.

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"Che bel tempo oggi" dico io rivolto al ragazzo biondo accanto a me.

Adesso siamo al parco e ci stiamo godendo il sole.

Finalmente sono potuta uscire da quel posto, anche se solo per qualche ora.
Non hanno voluto dimettermi perché secondo loro ho bisogno di fare altri analisi visto che il tempo in cui sono stata in coma etilico è stato abbatanza lungo ma Niall è riuscito a convincere i medici a farmi uscire un paio d'ore dicendo frasi tipo "un po' di aria fresca le farebbe bene" e "non può certo stare chiusa qua dentro per sempre".
E così Niall, grazie alla sua tenacia e autorità è riuscito a farmi uscire da quel posto.

"Sì, oggi fa davvero caldo" risponde il mio ragazzo.

In realtà sono solo 25 Gradi ma stiamo in Inghilterra quindi qui le temperature non sono molto alte ma devo dire che si sa realmente bene.

Stiamo seduti su una panchina un po' lontana dal centro del parco, isolata a parte qualche altra coppietta di ragazzi che si stanno baciando in modo spinto seduti a qualche panchina più in là.

E poi ci siamo noi, abbracciati a coccolarci e baciarci.
Passerei le mie giornate sempre così, basta che ci sia lui.

STUPID,CRAZY LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora